L'esperienza di viaggio per la partecipazione alla giornata Metzeler del 26/11/2010, in qualità di rappresentante del Tingavert...

Salve a tutti gli utenti, questo articolo è scritto dopo aver partecipato a un evento Metzeler organizzato a Londra per presentare il calendario 2011 e fare un riepilogo dell'attività svolta durante l'anno.

Ho deciso che avrei scritto 2 articoli sull'argomento in quanto ho del materiale video girato personalmente da tradurre e ci vorrà un po' di tempo, in questa parte scriverò della mia personale esperienza di questo viaggio che ha visto alcune "prime volte" per il sottoscritto.

Tutto è iniziato con l'invito per il Ting'Avert ad inviare un rappresentante per presenziare la serata, mi sento onorato del fatto che dopo aver dato la mia disponibilità lo staff ha deciso di mandare me.

Tralascerò alcuni dettagli dicendo solo che il personale che mi ha contattato è stato molto cortese e professionale assicurandosi che io avessi ricevuto tutte le istruzioni necessarie al viaggio e organizzando i voli in modo che fossero compatibili con le mie esigenze.

La notte di giovedì 25 arriva in un baleno e come mio solito vado a dormire alle 2, l'agitazione per il giorno dopo mi gioca un brutto scherzo e passo la notte quasi in bianco arrivando in Malpensa senza aver chiuso occhio dalle 10 della mattina prima.

Arrivo alle 9 ovvero 2 ore prima del volo e molto celermente sbrigo le pratiche d'imbarco e passo il tempo ciondolando in giro con una certa apprensione fino al momento di salire a bordo.
Per la prima volta in vita mia salgo su un aereo da passeggero e non per caricarne o scaricarne i bagagli, rimango nervoso per quasi tutto il tempo mentre il mio vicino molto gentile mi parla aiutandomi a tenere sotto controllo l'agitazione, arriva il decollo e il cuore mi và a mille, non di paura ma di esaltazione nel sentire la spinta e allora capisco coloro che amano volare.

Avevo scelto un posto col finestrino e passo molto tempo a guardare fuori appena la spinta sul sedile si allenta, vivo nella zona "dei laghi" e sò che è un paesaggio stupendo, ma vederlo coi miei occhi dal finestrino dell'aereo mi ha dato un emozione così piena che non riesco a trovare le parole per descriverla.

Per tutto il volo si alternano inquietudine, noia ed esaltazione per l'esperienza completamente nuova che vivo, sono 2 ore di volo che passano praticamente in un attimo nelle quali ci portano uno snack da mangiare e da bere.
Sono fortunato dato che a Londra c'è un bel sole e il pilota ci fà fare un paio di giri sopra la città permettendo di darle un occhiata mozzafiato e le virate mi ricordano molto le pieghe in moto.

Il nervosismo sale quando il pilota per iniziare l'atterraggio toglie il motore causando delle forti vibrazioni, il mio posto è posteriore all'ala e riesco a vedere ogni dettaglio della manovra compiuta dalla stessa.
Mi meraviglio che componenti così piccoli riescano a fare un lavoro così grande.
Tocchiamo la pista con un colpo secco e la decelerazione si fà sentire, inutile dirlo ma sono esaltato dall'esperienza.

L'emozione è forte dato che ecco la mia seconda "prima volta" del viaggio, sono in Inghilterra a Londra e fatico un pò a crederlo.
Una volta uscito dal terminal cerco l'autista per l'albergo senza trovarlo, ci troviamo dopo un'ora e solo perché un altro partecipante mi chiede "Metzeler?", la ragazza venuta a prenderci era in ritardo per colpa del traffico e non riusciva a trovarmi, ero sembrato inglese sia a lei che al mio nuovo compagno di viaggio(Maurizio).

Velocemente la seguiamo ed ecco una sorpresa, l'aeroporto di Heatrow ha una metropolitana interna per unire i differenti terminal e solo allora capisco la sua grandezza.
Ci dirigiamo ad un altro terminal ad aspettare altri partecipanti il cui volo è in ritardo di ben 3 ore, lì ci aspetta una coppia e un'altra ragazza che aspettava gli altri.

Dopo una paziente attesa arrivano e finalmente saliamo sulla navetta diretta all'albergo.
Faccio un pò di amicizia con un paio di compagni di viaggio (Stefano e Giuseppe) e Stefano mi racconta la storia dell'Ace cafè (sarà nel prossimo articolo) dato che con sua sorpresa aveva scoperto che io la ignoravo, quindi il caso mi ha portato a compiere uno dei viaggi che sono nelle mia lista prima ancora che io scoprissi che dovevo inserirlo.
Faccio poco caso all'esterno dato che sono preso a chiacchierare ma le poche occhiate che lancio fuori mi fan strano nel vedere le auto "contromano" per strada.

Finalmente in albergo conosco qualche altro partecipante e decido di cambiare il mio programma che in origine era "Aereoporto-Ace-Aereoporto" aggregandomi a Maurizio e Lorenzo per una rapida incursione nel cuore di Londra, si opta per Piccadilly Circus prendendo la metropolitana, Maurizio mi paga il biglietto dato che ero sprovvisto di sterline e saliamo.

I treni del metrò sono molto puliti ma ad occhio mi sembrano più piccoli dei nostri, vediamo ragazzi appena usciti da scuola e un bel campionario di umanità (ammetto che mi ha affascinato la cosa) che non avevo mai visto.
Arriviamo e una volta fuori (la mia prima volta a Londra) rimango impressionato e affascinato dallo scorcio di Londra che vedo, se dovessi descrivere in ogni dettaglio non finirei più, quindi descrivo solo ciò che ho provato.

Mi ero portato dietro la videocamera e ho filmato un pò quà e un pò là con una certa emozione nel cuore, abbiam girato per un oretta nei dintorni prima di tornare verso la metrò.
Oltre che esser colpito dalla città (scusate sono uomo) rimango colpito anche dalle ragazze che vedo al punto di desiderare di vivere lì.

Alla fine arriviamo (prima volta all'Ace) al locale e mentre da fuori non dice molto mi colpisce che col freddo che fà ci siano almeno una ventina di moto che prima della fine della serata diventano una quarantina.
Una volta dentro sono troppo preso nel trovare le persone che ho incontrato e a farmi registrare, poi inizia la serata che descriverò nell'altro articolo, mi sono guardato intorno e il locale trasmette emozioni già solo nell'osservare le pareti e lo staff è straordinariamente gentile ed efficiente facendo sentire a casa perfino uno straniero come me.
L'organizzazione della Metzeler ha fatto un lavoro eccezionale portando in un locale così accogliente molti stranieri, sono stati anche molto efficienti.

Dato che ciò che manca lo scriverò nell'altro articolo passo al giorno successivo, non sapendo come era organizzato il rientro dall'albergo all'aeroporto m'informo e lì sorge un leggero intoppo... qualcuno si era dimenticato di me.
Notata la cosa l'intero staff e ci tengo a sottolineare L'INTERO si adopera per organizzare il mio trasferimento verso l'aeroporto con un'efficienza incredibile, rientro con una vettura a noleggio che porta uno dei loro sviluppatori molto gentile e di buona compagnia (Salvo) che scende prima di me.

Stavolta mi trovo ad osservare la circolazione e provo addirittura ad immedesimarmi nella guida con scarsi risultati, mi trovo quasi sempre ad imboccare le strade contromano agli incroci.
Il rientro è stato molto tranquillo e anche se ho provato qualche emozione ancora nel volo ormai la mia mente ha registrato l'esperienza e non ho provato quasi nessuna inquietudine.

Un sentito ringraziamento allo staff del Tinga che mi ha concesso l'onore di rappresentarlo e un ringraziamento allo staff Metzeler (in ordine alfabetico: Chiara, Francesco, Luca, Richard e Salvo)per la cordialità e professionalità dimostrata.