Commento di: Shangri-La
Purtroppo hai ragione.
La metamorfosi che si ha quando si comincia a prendere confidenza con il mezzo bisogna saperla governare.
Se penso a me che nei primissimi tempi mi irritavo al solo pensiero di manovre poco ortodosse nel traffico mentre ora...
(intendiamoci, niente slalom al limite o davvero stupidaggini simili - che so, qualche sorpasso di auto in fila al semaforo).
A mia "discolpa" posso dire, pero', che sono iperattento fino alla paranoia: non ho due occhi, ho uno scanner agli infrarossi che guardano a 360 gradi l'ambiente circostante e un sistema predittivo di pericoli imminenti sempre attivo.
In sostanza, quando si va in moto si fa solo quello. Non ci si distrae nemmeno un attimo.
Commento di: Johnny-Storm
tutto cio' è encomiabile ma una cosa non comprendo, le stesse cose perchè le noti ora che sei a bordo di una 4 ruote e non prima? vuoi dire che sfrecciand n mezzo alle auto su 2 ruote non ti rendevi conto che gli altri fanno esattamente la stessa cosa? davvero non capisco
LAMPS
Commento di: Ocsecnarf
Concordo: sembra un pò del genere "riesce a dare buoni consigli chi non è più in grado di dare cattivi esempi".
Commento di: pokerdidonne
quindi le stragi del sabato sera sono esempi da imitare?
Commento di: Shangri-La
No, e' una questione di presa di coscienza del "fragile" equilibrio di una 2 ruote.
Se uno ti apre uno sportello davanti e sei su un auto, male che ti va glielo porti via.
Se sei su due ruote, nel caso migliore che ti va male che succede ? Cadi. ?
E se non stai piu' in piedi ti va come ti va se non sei in pista.
Ci sono talmente tanti modi in cui ti puoi fare male anche nella migliore delle ipotesi, che
qualche scrupolo te lo fai.
Prevenire, prevenire e poi ancora prevenire.
Che non significa "spingere" la moto, significa non affidarsi sempre alla buona sorte ma invece fare di tutto perche' la cattiva non ti colpisca.
Commento di: The_Godfather
Vuoi che prima ero incosciente o più immaturo non mi rendevo davvero conto della pericolosità delle cose che si fanno quando si è in sella, e dei rischi che ci si prende. Guardando il tutto dall' esterno beh ti rendi conto (almeno nel mio caso) di tutte le cose che hai fatto e pensare e vedere con i tuoi occhi quanto hai rischiato, fà venire la pelle d' oca, per quello che voglio far capire agli altri il mio punto di vista, per "metterli" in guardia diciamo su comportamenti errati, che posso veramente distruggere una vita nel giro di qualche secondo.
Commento di: balivo
per lo stesso motivo di quando fai parte di una determinata categoria nel nostro caso i motociclisti li avvantaggi sempre quando puoi,cosa che prima tante cose ti passavano inosservate
Commento di: nitroita
Al momento in cui si bacia l'asfalto si diventa piu'coscienti su tante azioni;infatti appena si prende la moto ci si crede i re del mondo ma dopo...occhio e sempre prudenza sulle strade
Commento di: sigfrid786
Io invece ho la vaga impressione che sia tutto l'opposto ,( non sono di certo un santo , quando so di poter accelerare un pò l'andatura lo faccio ricordandomi tuttavia di mettere la sicurezza al primo posto e il divertimento al secondo ) ma mi capita di vedere tutti i giorni ragazzi neo-patentati poggiare con un pò troppa frenesia quel maledetto piede sull'acceleratore , e questo avviene ai semafori , vicino alle strisce pedonali , nelle rotonde , sarò di parte ma non ho mai visto un motociclista ( attenzione non parlo di colui che possiede una moto o di ragazzini che con i loro 50 o 125 si credono tali ) guidare con meno rispetto di quanto ne sia necessario.
Commento di: Gommeinfiamme
Ciao. Al dilà del fatto che non capisco come mai sia stato necessario essere passati dietro al parabrezza di un'auto per vedere certe cose (forse non filtra le stupidaggini, cosa che invece fa l'occhiale scuro da moto), se questo è servito per rendersi più coscente e attento, benvenga.
Purtroppo (e anche per fortuna per certi casi che però non sono questi) tendiamo a non appoggiarci a esperienze e consigli d'altri ma ci piace essere unici, sperimentatori e anche sentirci migliori d'altri.
Purtroppo però, l'asfalto è molto più vicino e duro di quanto si pensi.
A qualcuno la vita da il tempo di imparare, a qualcun'altro no.
Non si chiede di negare il divertimento e il piacere di guida, si chiede solo di farlo quando e dove si può!
In sintesi, di dare valore al casco e di usare la testa!!!
Commento di: Geims
Ciao,
curiosamente (neanche poi tanto!) io ho fatto il percorso inverso. Sarà che ho passato molto tempo in auto prima di mettermi su due ruote.
Usando la moto per spostamenti in città mi sono accorto di quanto spesso essa sia pericolosa, di quanti rischi si corrano in mezzo al traffico... Più di una volta mi son trovato a pensare a "cosa potrebbe essere successo se...", a cercare di leggere nella testa dell'automobilista davanti a me, a prevenire i possibili pericoli piuttosto che ad agire di conseguenza.
E questa ulteriore cautela è rimasta con me anche quando di ruote ne porto quattro, invece che due.
Un altra cosa per cui amare quella cosa (...cosa?) stupenda che è la Moto.
Commento di: Ospite
ciao, sono del tuo stesso parere, da lunedì guido la mia prima vera moto, e ieri ho guidato circa un'ora in città a verona, ...beh certi automobilisti...e scooteristi,sono terrificanti!tagliano la strada, mettono la freccia e poi girano dall'altra parte, scooter che ti stanno attaccati(specialmente i 50ini) e sorpassano a destra per fare i fighi, è dal 95 che guido l'auto, mi sono venuti addosso 6 volte, io mi fermo per i pedoni, sia in auto che in moto. ma la maggior parte accelera!!!comunque dai pochi giorni che guido la moto, vedo le cose in modo diverso, io farei un bel riesame a tutti i patentati (auto) e senza offesa per gli ultra 70enni, credo che ad una certa età se non ci sono i riflessi ...l'auto deve restare a casa...
Commento di: Ospite
La mano sulla coscienza bisogna mettersela ogni volta quando si ritorna a casa e si parcheggia la moto, non quando si prende l'automobile...
Commento di: pokerdidonne
questa non l'ho capita...ti riferisci allo stile di guida o allo stile di vita?
Commento di: biondob
Penso che ogni motociclista degno di quest'appellativo sia più che consapevole di quello che hai detto, perchè ogni motociclista sà che prima o poi metterà il sedere per terra.
Che sia per questo che si mette il casco, il pareschiena e tutte le altre protezioni????
Poi non è per fare polemica, ma tre mesi di patente mi sembrano un po' pochini per dispensare consigli a destra e a manca.
Questo non vuol dire che quello che hai detto è sbagliato, tuttaltro, solo non capisco come per accorgerti di certe cose tu abbia avuto bisogno di guidare da dietro al vetro.
Lamps
Commento di: B_VOX17
anch io ho guidato 4 anni l auto primi di prendermi la moto, purtroppo..ma allo stesso tempo , meglio!
Dopo 97000km su 4 ruote aspettando il fatidico giorno della moto,ne ho viste di cotte e di crude,spaventi,incidenti mancati e sempre x colpe altrui,non perché io sia perfetto ma perché ho sempre ragionato su 4 o 2 ruote allo stesso modo.. ovvero massima concentrazione, controllare ogni 2 secondi strada, veicoli davanti-fianco-dietro e cercare di non essere un ingombro..fluidi e decisi.. in moto dopo i primi 2500km anche se sono all inizio ammetto di andare un po' "allegro"..ma non per "tirare" ma per togliermi le auto di torno.. Sto dietro,guardo l automobilista/i e non le auto, e appena posso sfrutto le doti di una moto per togliermi di mezzo.. e se qualcuno si sente offeso dal mio sorpasso (gia' successo, 80% golf tdi e 147 jtd -_-) seguendo pensando fosse una sfida..
rallento,faccio cenno di passare e con il pollice alzato mi faccio da parte e lo lascio andare..poverini..;p
occhio in strada raga ;) LAMPS
Commento di: pokerdidonne
Un buon consiglio è un buon consiglio, indipendentemente da chi provenga. Uno si accorge di quello che gli accade intorno senza preavviso e senza esperienze particolari, 3 mesi, 30 anni...Mozarth suonava il violino a 5 anni ma nessuno si è sognato di dirgli che era un pivello.
Scendete dalle cattedre e ascoltate le parole di Goodfather, fatele vostre perchè sono sagge (a dispetto dell'età e dell'esperienza) e vengono dal cuore.
Un papà.
Commento di: strike
Un buon consiglio è un buon consiglio non c'è da ridire per carità, ciò non tolga che gli anni di esperienza contano ugualmente. Poi la maturità è un'altra cosa ancora. C'è chi ce l'ha, la l'acquisisce col tempo e chi non l'avrà mai nemmeno a 80 anni!
In ogni caso, non per far polemica, volevo dire a chi afferma che quando non va in moto non ha 2 occhi ma un radar a scansione infrarosso che con tutti gli accorgimenti che vogliamo non saremo mai al sicuro al 100%. Una buona dose di accortezza e il guidare con la testa è importante e aiuta ma il motociclista non potrà mai fare a meno di accettare una legge universale e incontrovertibile che purtroppo esiste la fatalità e quindi accettare il fatto che tutto puo' accadere nonostante tutto.
I pazzi, scorretti e imbecilli semmai al rischio di "base" si addosseranno un'altra buona dose di "rischi aggiuntivi" tutto qui. E' paradossalmente solo una legge matematica.
Il problema semmai è che spesso chi fa l'imbecille fa pagare anche a terzi estranei per le sue stronzate.
Lamps a tutti!
Commento di: Shangri-La
E chi ha detto che con il radar sei sicuro al 100%
Infatti parlavo di minimizzare il rischio che la cattiva sorte ti prenda, cosa che
non ti potra' mai riuscire se pensi che essere bravo sia sufficiente sempre a toglierti dai casini.
Pero', in tutta franchezza, non ho capito dove vuoi andare a parare.
Commento di: biondob
Non intendevo salire in cattedra.
Volevo solo dire che mi sembra un po' la scoperta dell'acqua calda.
Tutti i consigli di Goodfather sono giusti e sacrosanti, ma penso che siano anche estremamente ovvi.
Anche allacciatevi il casco è un consiglio saggio, ma scriverci un articolo mi sembra un po' eccessivo.
Quello che più mi sorprende è che abbia avuto bisogno di giudare le 4 ruote per accorgersi di queste cose.
lamps
Commento di: ducagreek
Tutto è ovvio e niente lo è...
Ci sono un sacco di cose che una volta sentite possono sembrare la scoperta dell' acqua calda ma che fanno parte di quel patrimonio genetico che ognuno di noi ha e che inconsapevolmente ignora, ecco perchè un suggerimento o un consiglio possono sembrare la scoperta dell' acqua calda...
Detto questo, può sembrar strano che un ragazzino di 18 anni possa dare un suggerimento ma forse lo fa perchè come tutti noi "chi è senza peccato scagli la prima pietra" fintanto che faceva quelle cose sul 50ino non ne era completamente consapevole...
Partecipo da poco al Forum e a volte mi chiedo se tutti i Motociclisti saggi, consapevoli, coscienti siano qua o se invece a volte anche qua qualche Smanettone che taglia i tornanti, che fa lo slalom in città, che impenna o accellera come un forsennato dato il luogo non faccia; "Il lupo che si staveste da Agnello"...
Io che giro per l' Italia in auto, con il furgone, in Moto non vedo miei simili Iper Protetti, Iper Attenti ect ect
Vedo dei Motociclisti consapevoli ed altri incoscentemente pazzi, così come per gli automobilisti...
Per cui ed è ovvio per quanto mi riguarda; Grazie di avermi ricordato di stare attento sempre Goodfather, anche se ammetto da 49enne che sentirlo dire da un 18enne mi fa comunque un certo effetto :-)
Lamps a tutti
Commento di: ironoxid
mi inserisco per dire che ho avuto le stesse sensazioni quando ho lasciato lo scooter per passare all'auto (8 anni fa), e le ho adesso quando mi rimetto in auto dopo settimane di moto. La moto la guido da 2 anni ( e 14000km). L'ho usata sempre anche per andare a lavoro finchè ho potuto (ora lavoro a 100km da casa). Purtroppo alle volte è difficile rendersi conto di quanto _siamo_ idioti (non voglio offendere nessuno, mi riferisco al genere umano ed in particolare a me stesso). Quando sono in moto ho il massimo rispetto e la massima attenzione, ma durante l'inverno scorso (tutto in auto) mi sono reso conto di quanto e facile farsi prendere la mano in auto, di quanto è facile non guardare gli specchietti, di quanto è facile scartare improvvisamente, di quanto è facile non mettere la freccia con il giusto preavviso, di quanto è facile frenare bruscamente perchè si era distratti, di quanto è facile guidare al cellulare, di quanto è facile guidare come idioti (appunto) perchè si è incazzati o in ritardo, ma soprattutto... perchè si è dentro un auto! Probabilmente il concetto è questo, ci si rende conto di quanto idioti si può essere con quella sensazione di sicurezza che garantisce l'auto (magari con un suv che può attraversare un edificio e ripagarsi i danni con la polizza cristalli). E questo fa pensare. Se io sono un motociclista e dovrei essere al top della coscienza, come cavolo sono gli altri?!?
Commento di: turlogh
non so se debba necessariamente venire prima la spericolatezza su due ruote e poi la paura di questa, ma sinceramente da quando vado su due ruote ho imparato a stare molto più attento anche quando vado a piedi, visto che quasi tutti i giorni mi tocca tornare a casa coi capelli dritti per aver schivato di un soffio il solito idiota che attraversa fuori dalle strisce in mezzo alle macchine in coda. quello che manca qua intorno (parlo da roma, chi gira in moto qua sa cosa vuol dire) è il senso del rischio, come se certe cose alla fine capitano sempre e solo agli altri. non credo si arriverà mai a una soluzione del problema, a meno che con una bacchetta magica si possano fondere i motori di tutti gli scooteristi indisciplinati, rimane il fatto che troppo spesso l'effetto antidepressivo dell'andare in moto sfuma nell'effetto ansiogeno causato da una mancanza di rispetto globale, su due e quattro ruote, a piedi, al bar e in fila alla posta. boh, grosso rammarico per non vivere in uno di quei posti così incredibilmente civili che si trovano subito oltre il confine nazionale
Commento di: LS70
Bravo , sei un ragazzo intelligente, non sono stati i 3 mesi di guida dell'auto che ti hanno fatto aprire gli occhi sui pericoli della strada ma la maturità che hai nonostante la tua età.
Il mio "maestro di moto"mi diceva che quando vai in moto devi conoscere i tuoi limiti, ilimiti della moto,i limiti della strada che stai percorrendo,avere 1000 occhi e cosa importante tantissima fortuna.
ciao
Commento di: BlackIce
Allora se non ho capito male, sei da poco 18enne e patentato e in 4 mesi dici di aver capito quanto pericolosi siano certi comportamente dei tuoi colleghi 50ntinisti.......
Nemmeno io voglio farti paternali o illuminare la tua coscienza, ma sebbene mi faccia piacere leggere queste cose, penso sia un pò presto perchè tu le possa affermare e non rifare.
Sicuramente ti capiterà di bere e metterti alla guida, di sfrecciare per qualche strada, di fare slalom in mezzo al traffico oppure macinare chilometri sulla linea di mezzeria.
Tutti questi comportamenti, seppur deprecabili, nel nostro piccolo tutti li abbiamo fatti; non siamo santi !
La mano sulla coscienza incominci a mettertela quando la coscienza ti pone delle domande: qualche tuo amico che ti lascia, oppure quando hai il primo incidente serio, o magari come nel mio caso, quando a casa hai quegli occhietti dei tuoi figli che aspettano di vederti per esplodere in un sorriso.
Penso che ci voglia un mix di maturità, responsabilità, rispetto per gli altri, amore per la vita (propria e degli altri) , esperienza nella guida e anche un pò di fortuna, per poter viaggiare tranquilli.
Io sicuramente queste cose a 18 anni non le avevo; adesso posso dire però di comprenderne bene il significato.
Lo apprezzo molto detto da un 18enne, ma attento, la vita ti metterà sempre più alla prova, e tu dovrai sempre farti trovare pronto.
Commento di: zen79ps
sei un ragazzo in gamba,complimenti,fino all'anno scorso avevo uno scooter 125 e andavo nel traffico senza paura slalom tra le auto e tante altre scorrettezze....adesso con la moto senza guanti e giacchetto manco fuori dal garage la porto e rispetto il codice della strada a puntino...ovvio se faccio un passo di montagna il ritmo e' diverso e i rischi aumentano,ma ne sono consapevole,sto' attento,ma so' che non basta.
Commento di: Commandor
Cari colleghi, in strada bisogna PREVEDERE le manovre delle 4 ruote e sopratutto dei pedoni, per evitare incidenti o cadute inutili.....,però c'è anche da dire che la fascia oraria più a rischio di incidenti è la mattina presto cioè dalle 3 fino alle 7, proprio perchè specialmente nelle prime ore tutti pensano che in strada non c'è nessuno, poi si aggiunge un calo di attenzione da parte della stanchezza.
Per mestiere faccio l'autista di bus turistici e vi posso assicurare che ti TDC e vedo a centinaia,specialmente quando vado a Napoli,che ho delle difficolta' nel muovermi specialmente durante le svolte, in quanto mi si infilano moto da tutte le parti, se potessero, mi sorpasserebbero anche sul tetto del bus. Per farla bene i 5 specchi che ho più la telecamera di retro associata con la cicalina , e il grande parabrezza non mi bastano.
Commento di: SunFun
Articolo fantastico complimenti! Questi articoli così meritano davvero di essere letti...mi piacciono un casino :D!
Commento di: MrFahrenheit
Hai ragione, ma non è sempre quello che tira che causa l'incidente... Sulla strada la regola è uguale per tutti dato che non sei sempre o per forza tu a causare l'incidente... è anche il resto delle persone dietro il cupolino o al volante a causarli... NON DEVI ESSERE PER FORZA TU IL PRIMO AD INAUGURARE L'INCIDENTE...
Commento di: ClaZblack
Ragazzi,non dobbiamo dimostrare niente a nessuno,la staccata all ultimo secondo,l impennata tra 2 auto,il sorpasso in una curva cieca,dobbiamo evitare queste scemenze,parlo perché mi hanno investito 2volte,senza avere colpe ed è terribile vedere genitori piangere poi per cosa?io vado ancora in moto ma sempre con la testa xkè la vita è troppo preziosa!!non esagerate non cè niente da dimostrare a nessuno.scusate se sono stato patetico,ma dobbiamo ragionare di +!
Commento di: ClaZblack
dopo 2 investimenti 40 giorni a letto e 60 di stampelle posso dirvi che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno!ragioniamo troppa gente amici parenti abbiamo perso in incidenti!usiamo la testa io ho 27 anni ma ho capito presto quanto é preziosa la vita!sempre in moto ma con la testa!
Commento di: pokerdidonne
qualcuno ha affermato che scrivere un post sulla sicurezza sia "banale";
qualcun altro ha detto che l'autore di questo post non aveva autorità per affermare la pericolosità della strada;
altri ancora si sono quasi scandalizzati di ricevere consigli così "scontati";
qualche veterano vi ha aggiunto la propria esperienza quasi svilendo quanto affermato da un 18ttino che ha "miracolosamente" aperto gli occhi.
altri, hanno apprezzato quanto detto dal ragazzo e lo hanno sostenuto nella sua presa di coscienza (d'ora innanzi ogni volta che terrà il gas aperto sarà "CONSAPEVOLE" DEI RISCHI CHE CORRE).