La Community Ting'Avert
Una storia da condividere (prima parte)
Scritto da Black76 - Pubblicato 08/08/2010 22:28
Ho postato questa mia esperienza sul forum GSR...

Dopo un po' di letture mi è stato consigliato di farlo diventare un articolo. Ad ogni modo credo che in molti ci si rivedranno...

Ho preso la GSR 1 anno e 3 mesi fa, 6000Km fa. Ero un po scettico perché nei confronti con altre bimbe della sua categoria spesso era quella che consumava di più, che pesava di più, che andava più piano ecc... ma poi con il tempo abbiamo imparato a volerci bene ed è questa la storia che voglio raccontare.

I primi mesi sono stati una frenesia di accessori da comprare, di regolazioni da fare, di forum da seguire, di tecnicismi da sperimentare, di esperimenti da fare, di corsi di guida da valutare, di filmati da vedere e vi garantisco che nessun approccio scientifico e meticoloso è stato tralasciato (solo per scegliere la catena da comprare ho impiegato 1 mese).

All'inizio tutti sembrano più esperti di te, più furbi, più bravi e più preparati e ti ritrovi a scassare le scatole a chi tra i tuoi amici guida da prima di te e non sai che sei solo al principio di quella dolce malattia che poi ti porterai sempre dentro.

Con il passare del tempo ti ritrovi il sabato mattina che sei disposto a sacrificare il sonno e il recupero da una settimana di lavoro per uscire con lei e vedere se tutto quello che ti è passato per la testa durante la settimana è davvero possibile che si realizzi stando seduto su quel sellino. Iniziano le fisse e provare la coppia su tutte le marce e vedere se si alza o se tiene o se piega o se cambia direzione o se fa tutto quello che vorresti facesse.

Poi arriva il giorno che compri le saponette e ti chiedi se davvero un giorno sarai così matto da grattarle. E senza nemmeno sapere quando hai iniziato ti ritrovi a fissare tutte le ginocchia delle tute degli altri. Ti rimetti in sella, parti, pieghi e apri il ginocchio, all'inizio un po' per scherzo, per vedere quanto si è ridicoli a fare quel movimento e poi quando capisci che c'è poco da ridere inizi a piegare con la gamba fuori per avere un riferimento, per abbassare il baricentro per sentire che sei tu che guidi e non lei che ti trasporta.

E pieghi e pieghi e stai giù, alza la testa, il busto dritto, senza arrotare il busto e l'asfalto è sempre li giù in fondo, lontano chilometri e non capisci davvero com'è possibile che ci siano così tanti folli che vanno in giro con quelle coperture abrase. Poi la rabbia, la frustrazione e il riscatto da ottenere e pieghi, pieghi, pieghi e quando ti sembra di essere a un millimetro senti che le gomme vogliano dirti basta e allora tiri su, rallenti e torni a casa salvo.

Non guardi più le pieghe su youtube e ti convinci che guidare bene è un'altra cosa, ci sono le traiettorie, le percorrenze, l'effetto giroscopico da perfezionare... e studia oggi e leggi domani ti vai pure a riprendere il libro di fisica, ma quando sei con la bimba sembra che tutta la teoria non sia nulla. Lei non ha molto da dirti, è di poche parole, o la conosci o niente ti perdona.

Risali in sella, oggi niente ginocchio, oggi si fanno le traiettorie, si pensa alla guida fluida e allegra, oggi si fanno i km e non si pensa troppo all'effimero, si piega si ma solo perché la velocità lo impone. E succede l'inaspettato. Un rumore come quando si va con la gomma su una striscia antinebbia ma non viene dalla gomma, è la saponetta che sta grattando sull'asfalto. La mente è libera e nemmeno sai cosa è successo, poi realizzi e capisci che il limite era solo e tutto tuo.

Fa molto caldo e le gomme sono calde, ci vogliono almeno 2 minuti per realizzare che il traguardo tanto cercato non era impossibile, semplicemente si doveva raggiungere facendo un'altra strada.
 
Alla Raticosa si spegne il motore e solo con la tua sensazione prendi il caffè, ti giri e guardi le saponette di chi come te o per altre vie hanno sentito quel brivido. Sorridi, respiri e torni giù in città. (...)
 

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Commento di: thegiorgionapo il 08-08-2010 23:33
epico! O_O
Commento di: DarkEma93 il 09-08-2010 00:24
Bellissimo articolo *_* very compliments !! (detto nel mio inglese)
Commento di: Nero69 il 09-08-2010 11:57
Adesso ti manca il passo successivo, ovvero renderti conto che il grattare le saponette NON è un traguardo e che sono piene sia le strade (purtroppo), che le piste, di persone che pur grattandole non vanno avanti ;)
Commento di: black76 il 10-08-2010 00:10
Toccare non è un traguardo né un limite da superare (specialmente in strada) è stato x me solo una gabbia mentale. Le moto piegano tutte e le saponette non fanno né il pilota né il divertimento. È solo la ricerca di un gesto che ti lega al mezzo. Sei tu che tocchi al posto suo il maledetto asfalto. Sei tu che fai un sacrificio per lei e la ripaghi di quel sorriso che hai e che lei ti da anche solo girando la chiave nel cruscotto.

E poi serve anche ricordare che toccare non è lo scopo ma solo uno dei tanti mezzi per sentirsi parte di un mondo un po strano e un po' folle che da ti da un senso di apparteneza tra marziani e bikers.
Commento di: Nero69 il 10-08-2010 00:49
Mi sfugge a questo punto il tuo pensiero, nell'articolo scrivi "traguardo tanto cercato" e nella risposta sostieni che non è un traguardo.
Forse lo ritenevi tale ed adesso non lo ritieni più?
Commento di: black76 il 10-08-2010 12:04
Esattamente. Definirlo traguardo era il segno della foga di fare. È un Po come quando fai le scalate in montagna, vedi la cima e fissi il traguardo, poi arrivato su ne vedi una più bella e più in alto e che da sotto non si vedeva. Quindi quello che era x te il tanto desiderato traguardo diventa il tuo punto di passaggio obligatorio x fare altro.
Commento di: Anci il 09-08-2010 13:54
articolo stupendo...mi sono immedesimato in tutte queste sensazioni che hai descritto in maniera perfetta...a volte facciamo tutti questi ragionamenti e giri di testa ma pio leggere che capitano a tutti è fantastico...
Commento di: Johnny-Storm il 11-08-2010 21:58
ottimissimo! straquoto, nella tua sintesi hai riepilogato tutte le tappe che anche io (tutti noi?) ho/abbiamo percorso
intrevedo il tuo prossimo probabile obiettivo .. la pista! altra malattia endemica da cui non ti liberi più
LAMPS
Commento di: AndreunO il 12-08-2010 10:59
Grande Black! Ancora non è arrivato il mio momento con le saponette ma arriverà,prima o poi arriverà..intanto guardo quelle degli altri e penso alle traettorie.
Grazie mille,ne farò tesoro.
Commento di: JO74 il 17-08-2010 00:36
Tantissimi complimenti per l'articolo...!!
Veramente bello, emozionante e coinvolgente...!!
Già... grattare la saponetta... questo traguardo tanto cercato... mi fa piacere che oltre ad aver grattato, tu abbia capito che c'è altro...
Raticosa... bellissima strada...
Lamps
Commento di: falcoghedi il 17-08-2010 10:47
meravigliosoo!! complimenti all'autore
Commento di: mikgsr il 18-08-2010 10:53
ciao Black76, ho avuto modo di leggere e commentare il tuo articolo nella sezione GSR, molto bello, ma li è stato chiuso dai mod per OT...ti chiedo qua dove hai postato la "seconda parte"?

Ciao e complimenti per il tuo racconto! ;)
Commento di: EvilDeeds il 19-08-2010 10:37
Ciao Black76 davvero complimenti per la storia che in un qualche modo racconta il passaggio obbligato per tutti noi, ora non vedo l'ora leggere la seconda parte.

Lamps
Commento di: Raiderbr8 il 19-08-2010 16:23
...secondo me...per "raschiare"le saponette,dovresti andare in pista più che per la strada....Rischi meno e fai rischiare meno la gente che se ne và per i fatti suoi a godersi il fine settimana.Da 38 anni vado in moto...e non me ne frega niente di mostrare le saponette abrase e tanto meno devo dimostrare niente a nessuno....a me interessa divertirmi e andare in sicurezza per la strada....e quando mi sento "Valentino"...vado in pista...!!!
Commento di: black76 il 28-08-2010 11:30
Tu hai perfettamente ragione. Grattare e rischiare x strada è da stupidi. Io sono molto prudente e se devo prendere dei rischi lo faccio solo in curve aperte, visibili, deserte e a bassa velocità. Sulla raticosa/futa spesso vedo dei trenini di moto che vanno su spediti, provo a seguirli e mi rendo immediatamente conto che saponette o no è da folli andare a quelle velocità. Tagliano le curve, si sorpassano in staccata, aprono il gas derapando ecc... Sono bravi? Si certamente ma riskiano troppo per i miei gusti. Ti assicuro quindi che quel che faccio io è ridicolo.

Entro in curva a 60km/h e esco a 65. Se la curva è cieca, lascio perdere subito, se ho il dubbio di sporco nemmeno piego ecc... Fidati che sono uno di quelli che quando li vedi per strada è perché li hai raggiunti da dietro.

Per tutto il resto ce la pista.

Black
Commento di: black76 il 28-08-2010 11:36
p.s. scusate il "ce" invece che il "c'è" ma sto cacchio di telefono a volte...