La prima moto enduro, le prime endurate, i primi sforzi, le prime botte (aihmè), ma che divertimento!

Fu Novembre quando acquistai la mia prima moto, una Derbi Senda 50, enduro, dopo cominciai a capire che anche se 50, la mia moto non era fatta solo per l'asfalto, e volli provare l'offroad.

La mia prima endurata seria durò sui 55 km, ho scalato una montagna e sono arrivato all'altro versante, mi ero perso ma fortunatamente sono riuscito a trovare il sentiero per la superstrada (fu bello però). Avantieri invece sono salito con un mio amico che ha un cr 125 da competizione, ed è ora che stiamo iniziando ad andare sul serio!

Le prime mulattiere, le prime botte, le radici che sporgono e devi evitarle, io mazzacani in mezzo al sentiero, quando li prendi sono sempre brividi che si scaricano direttamente sullo sterzo, i primi traversi, i salti, gli atterraggi che non sono sempre dei migliori (infatti è oggi che ho avuto la prima botta seria, non sono caduto ma dopo un salto mi son trovato un tronco tagliato davanti e ci ho sbattuto col piede, mi fa ancora un pò maluccio eheh), ma in compenso, un divertimento ed una soddisfazione immensa, poche cose appagano e divertono come l'enduro, e i più grandi mi capiscono bene, chi negli anni 80 non aveva la sua Gilera, o la sua Yamaha, ma anche una Transalp, chi non ha fatto o provato l'enduro? Ed è ora che mi ci sto davvero appassionando.

Fino a qualche giorno fa avrei desiderato un 125 4 tempi stradale, ora invece, già ho ordinato il casco da cross con un colore che si addice alla mia prossima moto, la Senda 125 4 tempi rigorosamente enduro, mi divertirò un mondo con quella e non dovrò aver paura dei consumi. Domani saliremo di nuovo, dove non si sa, infatti le strade ce le stiamo aprendo noi in un certo senso, ma non m'interessa il dove, oggi ci siamo divertiti un mondo, più volte ci siamo visti male, ma di cadere non ne vogliamo proprio sapere!!!

E tanto poi si sa che c'è la prima volta, nell'enduro poi non c'è n'è una sola di volta! Ahia, il piede fa davvero male, ma alla fine non andavo molto veloce, di rotto non c'è nulla, sarà solo la botta, ho avuto di peggio. Sentivo di dover scrivere un articolo, le prime endurate sono qualcosa di meraviglioso, ti butti dentro, e non vai neanche piano, sullo sterrato hai molti motivi in più per correre, ma più che motivi io li chiamerei stimoli, perché non so assolutamente cosa mi spinge ad accelerare su pietre, fossi e radici, sulla Sila Calabrese poi eheh!

Devo dire che le mulattiere non sono cosa facile, sei più a piedi che sulla moto, devi star lì a cercare la via più breve e facile per salire, è stupendo, ti mette alla prova sia mentalmente che fisicamente, l'enduro è qualcosa di stupendo!!! Io che da piccolo pensavo significasse solo fare i salti, ora so che non è solo quello! E quando si vedono quei piccoli avvallamenti che ci ricordano una rampa via coi giri e su con l'anteriore, la moto che urla e poi di nuovo a terra. Quando andiamo troppo veloce, freno posteriore e traverso, e la curva la si fa lo stesso! I dolori quando quello che ci sta davanti esagera col gas, e le pietre addosso (mi raccomando ragazzi, sempre casco e visiera!!!).

La moto che diventa la tua compagna migliore, inizi a guardarla non più come il mezzo che ti sale lassù ma come come il tuo migliore amico, e inizi a pensare che non si fermerà mai e ti porterà ovunque, la mia Derbi fa così e di fermarsi non ne vuole sapere! Quando ti fermi per riposarti, e poi vai a riaccenderla, non so ma è più bello delle altre volte, il semplice gesto di affondare la pedalina d'avviamento, diventa più bello, sentire che dopo tutto il casino che fai, dopo tutta la fatica che hai fatto per arrivare su, lei si riaccende, come per dire "Bhe, allora? Tutto quì?".

Quando dopo una salita faticosa si trovano le discese piatte, dove non vi è alcuna forma di roccia ma solo terra, allora lì si che si esagera col polso, per poi terminare il tutto col freno motore alla prossima curva, e se non ce la facciamo giù col piede al freno posteriore, il solito traverso, e via di gas di nuovo!!! E' bellissimo parlare di ciò! E i veri enduristi sanno di cosa parlo, ma credo che a qualunque motociclista queste parole colpirebbero. Ogni volta che scrivo qualcosa sulla moto, insieme alle parole, lascio le mie emozioni, emozioni che vengono raccolte da chi poi va a leggere.

Ora lei è sotto, sporca come piace a me, con qualche foglia o qualche rametto che si è incastrato sulle pedane d'appoggio, il fango sul e sotto il codino, il parafango scheggiato di terra, mascherina e carene ricoperte di un velo di polvere, tutte cose che ti fanno ricordare cos'hai fatto poche ore prima e quanto ti sei divertito!!!

Domani si andrà di nuovo, stavolta però basta farsi filmare, è stato per questo che ho sbattuto col piede al tronco, volevo farmi il grande su un salto, e il tronco proprio non l'ho visto, ma di cadere no!!! Mai!!! Non ora!!!

Un saluto a tutto il Tinga ed in particolare agli enduristi!!! ENDURO 4 LIFE!!! (O almeno fino a quando avremo tutte le costole sane ;-))

Lamps!!!