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Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Scritto da Jo195 - Pubblicato 15/11/2009 13:47
I corsi di guida stanno avendo un innegabile successo, anche se, commisurati con la popolazione di coloro che possiedono due ruote (trascuro la parola motociclisti) sono percentualmente poca cosa...

Chi vi ha partecipato esprime solitamente parole di gratitudine per gli organizzatori, gli insegnanti ed i compagni d'avventura per quella che e' stata un'esperienza utile ma anche carica di significato destinato a permanere nel tempo ( ... indimenticabile , come si suol dire ). Io sono tra coloro che si identificano in tale fortunato contesto, avendo partecipato per la prima volta al Gsss base nel settembre 2007 ed al Gsss special nel giugno 2009, entrambi organizzati dalla Federazione Motociclistica Italiana e dallo staff di Curve e Tornanti presso il Centro Tecnico Federale " Bruno Comanducci" sito a Polcanto, nel Mugello.

La cronaca : Abitando a Pistoia posso raggiungere il CTF in circa un'ora; ultimati i preparativi devo decidere che strada fare. Opzione 1, autostrada fino a Barberino di Mugello e poi verso S.Piero a Sieve, Borgo S.Lorenzo quindi prendere la strada 302 che mi porterà a destinazione. Opzione 2, autostrada Firenze Mare ( A11 ) ingresso in Firenze e poi su in direzione Fiesole fino a trovare la sopracitata 302. Scelgo la seconda, mi pare più rilassante e di buon auspicio, rispecchiando la tipologia di percorso collinare che caratterizzerà le uscite dei prossimi giorni. Lasciata la 302 si imbocca una stradina che porta al "centro", in parte asfaltata, con sali scendi, buche e sterrato, meglio non tenere le chiappe sulla sella, ma gambe flesse e filo di gas. Vi e' un importante campo da cross proprio lì che al momento del mio arrivo è in funzione e mi aiuterà a passare un pò di tempo come spettatore visto che l'ansia mi ha fatto arrivare in abbondante anticipo.

Cominciano ad arrivare i partecipanti, alcuni da soli, altri in gruppo, i Veneti sono i più numerosi. Vengono assegnate le camere, doppie o triple ma a richiesta si può star anche da soli. Un giro fra le moto diventate via via più numerose, la tipologia è assolutamente variegata: dal missile supersport, alle gran turismo passando per le moltissime naked. Arrivano gli istruttori, che prima incontriamo alla spicciolata poi seguiranno le presentazioni ufficiali in aula con illustrazione del programma corso; ci viene anticipato che all'indomani dopo aver percorso un tragitto prestabilito saremo valutati per le nostre attuali capacità di guida e quindi suddivisi in tre gruppi identificabili da una fascia colorata al braccio ( bianca, blu e rossa ). Sono circa le ore venti, ci spostiamo nella sala ristorante dove proseguiamo la conversazione su alcuni degli argomenti che saranno oggetto della prima vera e propria lezione, in un atmosfera assolutamente informale e coinvolgente.

Ore 8 a.m. PRIMO GIORNO. La colazione è un rito irrinunciabile quindi tutti giù in saletta e poi in aula per circa due ore. C'è un telaio di moto con sella dove gli istruttori si siederanno per tradurre visivamente alcuni concetti che sottostanno ad una posizione di guida corretta. Ci viene rivolta una domanda provocatoria, " in sella volete assomigliare ad un sacco di patate ? ". Ovvio che no. Eppure ci viene mostrato utilizzando il simulatore che tenendo braccia e gambe eccessivamente rilassate, gomiti bassi e punte dei piedi in fuori ( a papera ) si appare e di fatto si è del tutto inadeguati, con la conseguenza di mortificare le proprietà dinamiche del mezzo, il risultato di ciò è che la moto ci sta trasportando e non siamo noi a condurla. Questo atteggiamento può ricordare quello di un automobilista distratto, comodamente seduto nell'abitacolo e preoccupato solo di girare un volante e pigiare dei pedali; il nostro mezzo a due ruote possiede invece una sella un manubrio e delle pedane ovvero dei monitor che in tempo reale mandano informazioni su quello che sta accadendo. Tutto ciò può sembrare banale ma ognuno di noi ha età, esperienza e sensibilità diverse, quindi non dar niente per scontato.

Di questo aspetto ce ne renderemo conto di li a poco perché sono circa le dieci ed è ora di partire. Vengono formati i gruppi e si comincia a percorrere un tratto di strada caratterizzato da una serie continua di tornanti e curve, il tempo è splendido, il panorama pure ma siccome la moto va dove guardano gli occhi, zero distrazioni. I sali-scendi si susseguono e vengono percorsi con buona andatura, poco traffico e niente smanettoni dei giorni festivi ( non è un caso se i corsi si svolgono infrasettimanalmente ). Tre ore sono volate, giungiamo al punto di ristoro, oltre a placare i succhi gastrici è il momento di fare il punto della situazione: verificare se ci troviamo a nostro agio nel livello assegnatoci e spaziare con gli argomenti per affinare gli insegnamenti proposti in aula. Essendo poi i gruppi formati da soli sette elementi, gli istruttori cominciano ben presto ad individuare i nostri difetti e dopo averli analizzati ci rimettiamo in marcia.

Durante il ritorno ci fermiamo ai bordi di un tratto di strada tecnicamente significativo, ci viene mostrato come impostare correttamente quel tipo di curva e quindi siamo noi a provarci più volte sotto l'occhio attento dell'istruttore e quello digitale di Andrea che con la sua telecamera ( a mano ma anche on board ) registra le immagini che poi saranno lo spunto per gli approfondimenti. Ci siamo meritati una bella doccia e tornati alla base ce ne stiamo in giardino sorseggiando una birra; vedo intorno sorrisi di soddisfazione, espressioni divertite, quelle faccine un po' da bambino che torna a casa dopo aver giocato tutto il giorno. Questa prima giornata è stata un successo ed ora si va a cena... il divertimento continua.

Il Centro Tecnico è immerso nella natura, i miei due compagni di stanza si addormentano per primi, io da "buon" cittadino abituato ai rumori sono piacevolmente disorientato dal silenzio assoluto che regna intorno, interrotto solo ogni tanto dai suoni provenienti dal bosco, poi anche per me finalmente la quiete del sonno.

La vista delle crostatine, del caffè e del succo d'agrumi giunge quantomai gradita perché anche oggi bruceremo un bel po' di calorie.

E' l'inizio del SECONDO GIORNO. Ci ritroviamo in aula per parlare di interasse, avancorsa, dell'effetto giroscopico dovuto alla rotazione della ruota anteriore e poi di sospensioni, delle reazioni dinamiche del mezzo, dell'impronta a terra dei pneumatici e della sua variazione in curva e tanto altro. Come sempre gli istruttori sono stati bravi nell'esporre i concetti in modo comprensibile e coinvolgente e che dire del fattore umano ? Fanno il loro lavoro con disponibilità, attenzione e sempre un sorriso. Si parte suddivisi nei soliti gruppi, oggi però Raffaele lascia il posto a Leonardo e domani sarà la volta di Carlo. Con questa rotazione ogni gruppo sarà guidato da ognuno di loro.

Si parte, faccio mente locale per focalizzare ciò che ho sentito e visto, il ritmo di guida prima blando comincia ad esser più veloce man mano che la strada lo consente. Cerco di osservare cosa fanno i compagni che mi precedono, i membri del gruppo si alternano dietro l'istruttore che talvolta enfatizza questo o quel movimento per mandarci dei messaggi. Molta attenzione viene posta sull'importanza vitale della linea di mezzeria, un argomento sempre al centro delle lezioni ( linea bianca = muro invalicabile ), sintetizzando: usare sempre e solamente la propria corsia. Per quale motivo ? Molti di voi lo sanno , per chi dovesse avere dubbi visto che l'argomento è stato ampiamente trattato nelle pagine tecniche ne consiglio la lettura

 Tralascio i commenti sulla pausa pranzo per non svelare i segreti dello chef ma avete inteso che ad ogni pasto si rinnova un rituale antico come l'uomo... ergo ...si riparte. Il "caffeino" mi prende bene, so che faremo qualche "vasca" ovvero percorreremo più volte un tratto di strada allo scopo di migliorare la tecnica di conduzione. Gli istruttori sono lì, CameraMan pure, noi anche; abbiamo tutto il tempo per andare su e giù, fermarci ed osservare la guida degli altri che ad intervalli di circa un minuto si susseguono. Tutto ok, il traffico automobilistico è scarso, solo ogni tanto un'autovettura interrompe l'ideale sgranarsi delle moto. Si torna al Centro. Rituale: doccia rigenerante, cambio d'abito, birrone ricostituente in giardino e cena. Come sopra detto tralascio i particolari sulle pietanze, se desiderate sapere quanto sono buoni i ravioli, le penne all'arrabbiata o la mitica " fiorentina ", beh...

Il dopo cena è stato inaspettato ed assai importante, Raffaele ( anzi il Prof Raffaele ) istruttore ed insegnante di scienze motorie alle nostre domande sull'approccio fisico alla guida risponde prima teoricamente poi in ossequio al detto " fatti, non parole " ci invita a seguirlo in aula per praticare esercizi di stiramento, respirazione e concentrazione su vari distretti muscolari. Una lezione di consapevolezza corporea. Bravo Prof !

La mattina del TERZO GIORNO si riparte per la strada delle cosiddette cento curve, per un attimo ho come la sensazione di non essere mai sceso dalla moto, le gomme non tardano a scaldarsi, i movimenti sono fluidi ed i circa cento chilometri da percorrere finiscono in fretta. Al rientro al Centro c'è una grande allegria ed un pizzico di malinconia per la preparazione dei bagagli. Durante il pranzo di commiato i " tosi " veneti stappano le bottiglie di prosecco da loro portate e tenute in fresco per l'occasione, superfluo dire che l'iniziativa è stata un successone. Vengono consegnati gli attestati, si fanno foto, ci sono le strette di mano e gli auguri di rivederci ancora e poi i saluti ufficiali degli istruttori. Quel rassicurante cordone ombelicale che univa a loro ed ai compagni di corso sta per essere reciso, le parole di Carlo lo confermano " il corso di guida inizia ora, nel momento in cui vi ritrovate da soli con la vostra moto sulla strada ".

Lì per lì non ho prestato molta attenzione a quella frase, pensando a delle inevitabili parole di saluto cui non dare poi troppa importanza, ma già dopo pochi chilometri sulla via di casa vengo "sverniciato" da un figlio di Troy che con la 1098 rossa mi passa velocemente seguendo la sua traiettoria ideale che prevede l'invasione abbondante della corsia opposta. Dentro di me gli auguro buon divertimento ma soprattutto di non incrociare qualcuno che dalla direzione opposta ha avuto la stessa idea.

Il corso di guida è veramente iniziato.
 

Commenti degli Utenti (totali: 22)
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Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Mav1975 il 15-11-2009 20:13
Gio, complimenti per l'articolo.
Appena ci si reincontra mi darai maggiori info in merito al Gsss a cui stò pensando da diverso tempo. ;)
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 15-11-2009 22:42
Grazie di cuore Nick. Ho molte foto che piu' delle parole possono descrivere l'esperienza vissuta. E' da provare. Jo
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: streghetta59 il 16-11-2009 20:58
Ciao Gio', sapevo che avevi fatto il corso e si vedeva bene dal tuo stile di guida. Ora una ulteriore conferma di quanto, anche psicologicamente, possa aiutare lo si riscontra dalle tue parole ^__^
Grande Giovanni! Grande Motociclista e non solo per il corso ma anche per lo stile di "testa" con il quale viaggi.

Nick, capace ci troviamo a farlo assieme, il prossimo anno.... sono due anni che ci penso... (paura... eh?)
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: bonny80 il 27-11-2009 13:10
hola!!!
scusate l'itromissione, ma... anche io non vedo l'ora di andarci!!!!!!!
appena escono le date mi prenoto!!

mandi
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Lucky-Strike il 15-11-2009 21:04
che figata...
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 15-11-2009 22:47
Ciao Lucky ...e' una figata che ti lascia qualcosa di importante dentro. Provare per credere
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Ripley il 15-11-2009 21:52
Non posso che condividere le tue impressioni e sostenere che il GSSS, oltre che ben fatto, è veramente importante per chi è in moto ci và da tempo e per chi è alla prime armi!!..Ho già frequentato sia il "base" che lo "special" e stò pensando di fare pure il tris!!!:D
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 15-11-2009 22:53
Il tuo commento mi giunge particolarmente gradito caro Ripley perche' voci di corridoio vogliono che il prossimo Gsss Special comprendera' mezza giornata in pista. Dove ? Al Mugello ovviamente !
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: streghetta59 il 17-11-2009 18:39
hemmm jò.... ripley è una Lei.... e CHE lei.... hehehe una motociclista d'assalto di quelle toste! ^_*

ancora complimenti per l'articolo, scritto benissimo e molto convincente!
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 17-11-2009 21:21
Ops!!! Mi piace pensare che il motociclista sia asessuato, come il piu' bello degli angeli. Un abbraccio
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Ripley il 18-11-2009 13:19
Bella l'immagine dell'angelo!:D..in effetti la moto è quella che ci mette le ali!:D..e il GSSS ti insegna a danzare tra le curve in assolutà sicurezza..perchè, rubando la frase a Manuel, un angelo che ci guarda da lassù, e che era un istruttore GSSS, l'importante è "scorrere, non correre.."
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: tribalfazer il 16-11-2009 17:01
che Jo è un grande l'ho sempre saputo

ora lo sapete anche Voi
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 16-11-2009 21:16
Grazie Ste.! ...ma per l'inverno mi consigli le gomme termiche o kuelle kiodate ?
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Maurizio60 il 21-11-2009 22:00
Se avessi avuto bisogno di un motivo in più per partecipare ad un corso di guida su strada ora grazie a te Jo l'ho avuto!

Grazie :)
Re: Perche' fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 22-11-2009 17:53
Grazie per il tuo commento affettuoso, giusto oggi uscendo con gli amici del Motoclub ho casualmente incontrato una cara persona con la quale ho condiviso il corso Gsss. Che dire? E' stato bello. Ciao
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Whiteknight il 25-11-2009 04:12
MA... domanda importante...
_quanto_ costa ?
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: Maurizio60 il 25-11-2009 07:07
Sinceramente il costo mi sembra una cosa marginale, non lo so di preciso ma questi corsi vanno dalle 300 alle 500 euro e si deve pensare che sono soldi che spendiamo investendo nella nostra sicurezza, comunque non costa molto di più di una centralina pawer commander 2 con scarico aftermarket all'ultimo grido :-)

Fidati son soldi spesi bene, anche se capisco che in se per stessa la moto già porta tante spese previste e impreviste, ma se siamo convinti all'utilità di un corso del genere troveremo il modo di potercelo permettere... la nostra vita e la nostra sicurezza non hanno prezzo!

Aggiungo che a mio avviso questi corsi dovrebbero essere integrati nelle scuole guide, per poter prendere la patente
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 25-11-2009 21:38
Condivido in pieno il commento di Cento40. Il corso Gsss Special e' costato 450 €. Per ulteriori info consultare il sito " curve e tornanti.it " a breve dovrebbero pubblicare il calendario 2010. Ciao ,Jo
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: heromen il 25-11-2009 20:28
ciao jo.ennesimo complimento per il tuo articolo.leggendolo mi e sembrato di "viverlo" anche se non ho mai partecipato ad 1 corso.potresti darmi qualche info?tempo e soldi permettendo vorrei provarci prima o poi! grazie
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: JO195 il 25-11-2009 21:46
Ciao Heromen, in aggiunta a quanto scritto e gia' commentato, se hai voglia e tempo visita il sito della Federazione Motociclistica Italiana e quello di Curve e Tornanti .It. Inoltre puoi fare una ricerca sul Tinga e visionare gli articoli di coloro che hanno frequentato i corsi di guida. Ciao , Jo
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: heromen il 25-11-2009 22:33
opss mi ero fermato al tuo articolo e non avevo letto tutti i commenti...cmq grazie
Re: Perché fare... e rifare un corso di guida sicura su strada
Commento di: bandito64 il 17-01-2010 23:35
Ciao! ho letto con attenzione la tua esperienza. nonostante mi consideri un "vecchio" biker, non ti nascondo che hai fatto crescere in me il desiderio di vivere un'esperienza analoga...si ha sempre da imparare ma soprattutto di aggiornarsi. non avevo mai pensato fino ad ora a frequentare un corso di guida sicura per la moto. Vivendo al nord non sono comodo come te a raggiungere il Mugello e spero pertanto che ne facciano anche in luoghi più vicini al Nord-Est...proverò ad interessarmi quanto prima sulle sedi, periodi e costi. se hai dei suggerimenti in merito ringrazio anticipatamente!
a presto!