Commento di: Clau86
Complimenti che poesia, potrebbe averla scritta Ungaretti !!! non potevi descrivere meglio le sensazioni che si provano andando in moto, .... della serie "provare per credere" ....
Commento di: Viola89
:-) senza parole...
...davvero bella la tua interpretazione, gli automobilisti nn s preoccupano di vivere la strada,
nn vedono l'ora di scendere, i motociclisti fanno della strada la loro vita e il problema è proprio quello di
fermarsi e scendere....
ciao
ciao
ps: a quando la prox poesia?
Commento di: fazerprugna
Caro amico/amica,
Due ruote penso voglia dire questo, ci si rende davvero conto di cosa vuol dire viaggiare, di cosa vuol dire fermarsi.
Due ruote non vuol dire schizzare a 280 km orari, il mondo passerebbe troppo in fretta, per me, quando sono sulla mia prugna, il mondo deve scorrere a velocità moderata, per coglierne pienamente lo scorrimento, l'odore, il rumore.
Filippo
Commento di: Viola89
amica...
..sn pienamente d'accordo con te...
Commento di: Vos
Concordo pienamente, la strada vissuta col mio "Calabrone" è speciale; il brutto è quando devi scendere....Un lamps a tutti.
VosXXX
Commento di: Paramotore
Potrei copiare ed incollare ciò che hai scritto sostituendo solo il nome dei luoghi e magari le tipologie di odori. In ciò che hai scritto ho riconosciuto le stesse sensazioni che ho provato, agli inizi, e provo tutt'ora, andando in moto.
Dalla moto guardi, osservi, respiri, vivi ciò che hai attorno e spesso con la moto ti fermi, spegni il motore, metti il cavalletto e scendi, per rimanere un pò dove lei ti ha portato. Ogni tanto ti giri a guardarla come se ti sentissi in dovere di ringraziarla per l'opportunità e subito dopo è pronta a portarti altrove.
Altre strade, altri paesaggi, altra voglia di tornare e di fermarti di nuovo...
Così sono le due ruote.
Grazie fazerprugna per ciò che hai scritto.
Commento di: fazerprugna
Caro amico,
proprio oggi, staccato dal lavoro sono salito sulla mia prugna e mi sono diretto verso Casalvolone, al confine tra le province di Vercelli e Novara. Le balle arrotolate lungo le risaie, il profumo di taglio autunnale e quel cielo mezzo violetto e mezzo arancio.
E poi, come dici tu, ho osservato intorno e ho respirato quel profumo, che non ho mai sentito andando in macchina, e ho VISTO la campagna intorno, come non l'avevo mai vista prima. Ero da solo sulla strada, e ho spento il motore, tolto il casco e mi sono guardato attorno.
Mi sono sentito parte di quel paesaggio immobile, non filtrato dai vetri dell'abitacolo di una macchina. La mia prugna era di fianco a me, e citando il tuo bellissimo intervento, mi sentivo "in dovere di ringraziarla". Si è riaccessa subito poi, e il rumore cupo del motore era come se mi dicesse "possiamo ripartire, ora"..
Grazie a te caro amico motociclista.
Filippo
Commento di: lvcvsIII
Complimenti veramente hai espresso benissimo le senzasioni di noi motociclisti....
Commento di: lvcvsIII
sono riuscito a scrivere senZaSioni?!?!?!? scusatemi ma nn riuscivo a modifcare il commento di prima...
*sensazioni
Ho inviato questo articolo alla mia ragazza...chissà se riuscirà a capire quello che provo ogni volta che salgo in sella...
Commento di: Tevildo
Benvenuto!
Commento di: fazerprugna
Grazie caro amico
Appena il motore si accende e sento il rumore della mia prugna mi sento parte di una comunità di persone, che condivide una passione, un "ideale", che non tutti comprendono.
Da quando ho la moto vedo i motociclisti con occhio diverso, mi sento più vicino ad altri sconosciuti, e questo credo sia il potere delle due ruote
Filippo
Commento di: Ale61
grandissimo filippo,capisco in pieno quello che hai provato(sono anch'io di Novara!!)
per qualche giretto viene nella nostra sezione!!ciao
Commento di: augusto_fz1
WELCOME TO THE PARADISE!!!
Commento di: ZioKla
Malgrado parecchi anni in moto, ogni volta che ci salgo provo le stesse sensazioni della prima volta, e quando arrivo a destinazione mi dispiace quasi... è già arrivato il momento di scendere???
E' uns sensazione particolare "essere nel paesaggio", molto diversa da "guardare il paesaggio"...
Spero che queste sensazioni ti accompagnino per molti anni, come penso sia per tanti...
Commento di: randa
E' stufefacente riscoprire ogni volta che leggo post come il tuo,delle sensazioni che ci uniscono e ci accompagnano.Eppure nonostante siamo un mondo di sconosciuti,abbiamo la consapevolezza di far parte di un'unica famiglia che seguendo la strada della vita in direzioni diverse,le nostre bimbe ci regalano ad ognuno di noi le stesse identiche emozioni.
Complimenti al poeta ;-)
Commento di: cemb
Ciao concittadino! ;-)
E' un piacere leggere il tuo articolo. La mia moto purtroppo è sempre più in garage, ma stai tranquillo che se ci incrociamo sulle "nostre" strade sarò il primo a salutarti con le dita a V!
Buona moto
Commento di: icn
Ciao a tutti!
Complimenti per il tuo racconto, veramente emozionante! Io sono di Trieste, sono da poco in un club con cui ho fatto diversi giri un pò veloci, ma delle volte mi piace andare a farmi 2-300 Km da solo proprio per risentire quelle sensazioni che hai descritto così bene, quasi un ritorno alle origini ( i primi giri con la moto nuova). Ciao.
Commento di: leov60
Benvenuto in famiglia :)
e da buon fratello motociclista, ti dico, se non l'hai già fatto, di procuarti una bella armatura. L'aria e la natura si sentono molto, in moto, ed è la solita cosa anche per il dolore, se non ci proteggiamo la pelle da noi stessi e dagli altri! Non ti fare prendere la mano, e cerca di vivere la moto in modo sano, e sarai sempre di buon umore :)
indice e medio a V!
Leonardo.