Progetto prevenzione Ting'Alive
Cosa fare in caso di incidente?
Scritto da NP - Pubblicato 10/10/2007 16:44
Consigli pratici e operazioni indispensabili da compiere per prestare un efficiente primo soccorso in un incidente motociclistico

Ciao a tutti! Ho deciso di scrivere questo articolo dopo che ho letto diversi topic aperti da amici del Tinga che si erano imbattuti in incidenti stradali più ho meno gravi. Inutile scansare la realtà: tutti purtroppo possiamo incappare nella spiacevole situazione di essere spettatori o, peggio, protagonisti di incidenti stradali.

Ovviamente il primo consiglio fondamentale che a tutti viene in mente è l’uso della testa (e di quello che c’è dentro!), di una buona dose di prudenza, che non è mai troppa e del buonsenso unito alla capacità di prevenire situazioni pericolose.

Detto ciò, iniziamo ad esaminare cosa bisogna fare nell’eventualità di un incidente con motociclista a terra.

  • Fermiamo il nostro mezzo in posizione visibile e sicura per gli altri utenti della strada, a non meno di 10 metri di distanza dalle persone coinvolte: questo per lasciare spazio ai mezzi di soccorso.
     
  • Ci togliamo il casco e lo posizioniamo ben visibile in mezzo alla strada prima della nostra moto; la moto e il casco, specie se di colori sgargianti come spesso accade, contribuiranno ad allertare eventuali veicoli che sopraggiungono della situazione di emergenza, rendendo più sicura la zona.
     
  • Eseguite questa semplici ma utili operazioni, ci avviciniamo al luogo dell’impatto, avendo cura di spegnere la moto dell’incidentato nel caso questa sia ancora accesa. A questo punto la zona dovrebbe essere sicura e dovremmo aver scongiurato, tramite lo spegnimento del mezzo, la possibilità di esplosioni, incendi o altri spiacevoli inconvenienti che potrebbero aggravare la situazione.
     
  • Chiamiamo il 118, riferiamo esattamente il luogo dell’incidente, il numero di persone coinvolte e se queste sono coscienti e, infine, lasciamo il nostro numero di cellulare nel caso in cui i paramedici dell’ambulanza abbiano bisogno di ulteriori indicazioni. In questa fase è fondamentale mantenere la calma ma agire con rapidità e precisione: non ci curiamo di chiamare polizia o carabinieri, visto che sono in ascolto delle chiamate che vengono fatte ai centralini del 118 e quindi inviano le volanti autonomamente.

ATTENZIONE: questo non è un manuale di pronto soccorso. Sono informazioni che potrebbero venire utili in certe situazioni, ma non fanno di voi paramedici. In ogni caso, voi avete il dovere di fermarvi e chiamare il 118, altrimenti sarebbe omissione di soccorso, ma non siete costretti a intervenire sul campo se non vi sentite o se vi ritenete inesperti. In situazioni mediche visibilmente gravi, non tentate manovre sugli incidentati per evitare di aggravare le loro condizioni.

Nel caso di una persona infortunata, solitamente riusciamo subito, anche da lontano, a vedere se è cosciente o svenuta. Anche se l’istinto ci spinge naturalmente a prestare aiuto ad una persona che lo invoca, la precedenza assoluta va data alle persone incoscienti; se una persona è in grado di parlare e muoversi, allora c’è da supporre che le sue condizioni non siano eccessivamente gravi.

PERSONA SVENUTA: importantissimo è non sfilare il casco, ma aprire solo la visiera per agevolare la respirazione. Non somministriamo ne farmaci ne liquidi per via orale, perché c’è un reale rischio di soffocamento. In presenza di perdite di sangue, di qualsiasi sorta, è buona norma avvolgere intorno alla ferita un panno pulito e legarlo stretto quantomeno per rallentare la fuoriuscita di sangue; nel caso in cui la bendatura si imbeva completamente di sangue, non rimuoverla per evitare di ostacolare il coagulo, ma applicare sopra di essa nuove fasce asciutte. Qualora nella ferita siano presenti corpi estranei, non tentare la rimozione. Il laccio emostatico, che in genere è usato per fermare le emorragie, necessita di un uso oculato, onde evitare danni irreparabili ai tessuti dovuti alla mancanza di sangue ossigenato: va allentato per 5 minuti ogni 10 di utilizzo. Nel caso di traumi evidenti all’apparato scheletrico, l’unica cosa da fare è l’applicazione di ghiaccio, sconsigliato l’uso di pomate o unguenti.

PERSONA COSCIENTE: la costringiamo a restare nella posizione in cui si trova, tranquillizzandola e parlandole da vicino e guardandola in faccia. Anche qui è fuori luogo l’asportazione del casco. Non somministrare né acqua né medicinali di alcun genere. Le eventuali ferite si medicano nel modo sopra descritto, usando però la massima delicatezza visto che stiamo trattando con una persona in grado di avvertire dolore.

Negli incidenti motociclistici i traumi più diffusi sono la rottura del bacino, danni alla colonna vertebrale, specie alle vertebre cervicali (collo). In casi minori si hanno episodi di distorsione o rotture alle articolazioni degli arti inferiori dovuti al fatto che all’istante della caduta/impatto le gambe del motociclista rimangono “pressate” tra asfalto e moto. Proprio a causa di questi traumi è necessario agire con molta cautele, evitando movimenti bruschi dell’incidentato, che se possibile va lasciato nella posizione in cui si trova. Ci sono serie possibilità che le schegge provenienti dalle vertebre fratturate recidano il midollo spinale, paralizzando la persona dal taglio in giù.

All’arrivo dei paramedici non ve ne andate, ma fornite quante più indicazioni possibili sull’incidente per aiutarli a individuare ulteriori ferite magari non visibili sul corpo degli incidentati.

La polizia o i carabinieri probabilmente vorranno vedervi per farvi alcune domande di prassi: esponete solamente i fatti che conoscete, senza le vostre supposizioni.

Sperando che nessuno di noi si imbatta mai in una situazione del genere, spero questo mio articolo vi sia stato utile.

E ricordate, “prevenire è meglio che curare”
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: v-power il 10-10-2007 17:01
bravo! e dire che quando è toccato a noi le persone che ci hanno soccorso la prima tentazione che hanno avuto è stata togliere il casco a mio moroso, cosa che abbiamo impedito fino all'arrivo dei soccorsi, ed è stato meglio così.
Commento di: Top-Mind il 10-10-2007 18:55
bravo davvero! uno fra gli articoli + utili che ho mai letto!
queste sono cose molto importanti da dire nel tinga. Lo dico anche perchè ci sono passato, da protagonista e da spettatore, a leggere sembra strano ma quando ci si imbatte in queste situazioni è molto facile rischiare di fare qualcosa che si rivela poi davvero da evitare.
Commento di: Ospite il 10-10-2007 19:07
Un bel ripasso di buon senso e ottimi consigli. Ma ho paura che davanti ad una situazione reale non riuscirei a mantenere il sangue freddo. Per fortuna mia non mi è mai successo.
Commento di: NP il 10-10-2007 20:57
Vi ringrazio, spero che torni utile a quante più persone possibili... Lamps!
Commento di: pier74 il 11-10-2007 10:24
Ottima iniziativa quella di fornire consigli, mi sentirei di aggiungere due cose

Attenzione quando sollevate la visiera, spesso fa degli scatti e se possibile fate mantenere la testa ferma da qualcuno che vi aiuti..

Verificare lo stato di shock è molto importante, se l'infortunato parla non basta chiedetegli almeno come si chiama..

Se ci sono altre persone vicino non date per scontato che abbiano chiamato il 118.

Commento di: Abbaiobaubau il 11-10-2007 11:20
Molto utile, ben fatto!
Commento di: crazy-cbr il 11-10-2007 11:20
ottimo articolo, come avevo detto anche io in un articolo precedente devo aggiungere che oltre ad aprire la visiera dobbiamo preoccuparci di tenere ferma la testa del ferito invitandolo se è cosciente a non muoversi. complimenti ancora da soccorritore sull'ambulanza fa piacere saper che c'è gente che si interessa a queste cose domani portrebbe servire anche a me............ facendo le corna naturalmente......
Commento di: myke il 11-10-2007 11:55
utilissimo e veramente ben scritto... purtroppo sono cose che succedono, e l'essere in grado di intervenire nella maniera corretta, è senz'altro la cosa più importante in questi casi
Commento di: dino_g il 11-10-2007 11:59
Articolo molto opportuno e ben fatto.
Non si deve mai smettere di ricordare di NON muovere assolutamente il ferito non cosciente e di impedirgli di farlo se cosciente senza l'assoluta certezza che non ci sono lesioni. In particolari evitare qualsiasi movimento al collo e alla testa, potrebbe avere conseguenze fatali!
Aggiungo due note: se avete le luci di emergenza sulla vostra moto (le frecce) accendetele ovviamente dopo aver piazzato la moto come detto, meglio se a qualche decina di metri: non è raro un incidente SU un altro incidente...
Per rendersi conto dello stato del ferito e riferirlo al 118 chiedetegli nome, data di nascita, recapito ecc, cioè info che dimostrano che è cosciente e vigile.

saluti, Dino
Commento di: Geo87 il 11-10-2007 14:15
una semplice cosa che parte da 3 lettere: ancora prima di agire!

ORA

1) O=Osservare
2) R=Riflettere
3) A=Agire

(formazione militare ;-))
Commento di: luca175 il 11-10-2007 22:25
complimenti...bell'articolo...kmq io ci sn appena passato ma senza conseguenze gravi ne x me e ne x il mio motorino!meno male
Commento di: stavrogin il 12-10-2007 02:54

complimenti, un articolo di buon senso..

sembrerà scontato ma mi concedo di aggiungere che, rivolgendoci al ferito cosciente, sarebbero da evitare frasi del tipo: ma che ***** hai fatto? hai visto a fare lo scemo eeeh? vedi cosa hai combinato? dì, stavi dormendo? fosse per me ti lascerei qua a marcire! ecc..

s.



Commento di: lukystrike il 06-09-2016 06:25
Dai, non dovremmo neanche dirlo, mi fosse capitato a me, con le poche energie rimaste,non so come avrei reagito, anche perché non era assolutamente colpa mia, ed era chiaro , la macchina viaggiava dietro di me mi ha sorpassato a gran velocità per poi schiantarsi a pochi metri da me sul Guard rail dx poi sx poi dx poi sx, io facevo non più di 90, lui a quanto sarà andato?!
Commento di: frontierman il 17-10-2007 10:39
Ottimo articolo, soprattutto evitiamo di comportarci da medici e/o paramedici quando non lo siamo.
Vorrei aggiungere di slacciare pantaloni ed altri vestiti che possono costringere il corpo del ferito, senza pero' provocare "scossoni"; evitare assembramenti intorno ai feriti (dategli aria). Mai sollevare la testa, in caso di svenimento si potrebbero altresi' sollevare i piedi.
Mai rimettere o provare a rimettere in piedi o seduta la persona infortunata.
Qualora il ferito sia all'interno di un auto, aspettare i paramedici per toglierlo dall'interno dell'auto, sempre che non ci sia un effettivo pericolo d'incendio.
Vorrei solo sggiungere che quanto hai, giustamente, scritto vale solo per l'Italia/Europa occidentale.
All'estero, il mio consiglio e' di non fermarsi, non fare proprio niente, andarsene per evitare di essere coinvolti. Molto spesso, e parlo per esperienze a me vicine, l'europeo, notoriamente piu' ricco del nativo, viene preso come capro espiatorio.
Ci sono paesi in cui la gente, se vede un bianco alla guida si butta sotto le ruote di proposito.
Non e' razzismo il mio, ma solo realismo...
Consiglio di consultare anche lonelyplanet...
Per il resto: ottimo articolo.
Commento di: andre85 il 17-10-2007 18:51
La cosa più importante secondo me che faccio il soccorritore sulle ambulanze è di non fare assolutamente cose di cui non siamo capaci o sicuri di saperle fare al meglio perchè potrebbe essere peggio. molte volte le persone che accorrono si sentono medici e finiscono per azzardare manovre sbagliate. se non si sa che una cosa si fa in un certo modo evitate di farla...non pensare mai che se secondo voi si fa così sia giusto. eseguire solo manovre che sappiamo come devono essere fatte, come tenere ferma la testa e non muovere il ferito anche se si lamenta anche perchè poi potreste rispondere dei danni causati. in ogni caso la cosa importante è mantenere la calma e capire quali sono i nostri limiti.
Commento di: lukino_c il 17-10-2007 22:39
Da soccorritore proffessionista complimenti alla guida semplice ma ben fatta e ricordatevi nel dubbio non fate nulla e seguite le indicazioni dell'operatore 118
Commento di: tafraz il 03-09-2010 15:07
mi permettodi fare solo una piccola precisazione..
"ci avviciniamo al luogo dell’impatto, avendo cura di spegnere la moto dell’incidentato nel caso questa sia ancora accesa. A questo punto la zona dovrebbe essere sicura e dovremmo aver scongiurato, tramite lo spegnimento del mezzo, la possibilità di esplosioni, incendi o altri spiacevoli inconvenienti che potrebbero aggravare la situazione."..
non proprio..o meglio, la sicurezza della scena esula questo ovvero ciò che hai detto è una caratteristica del concetto di sicurezza, ma esistono altre mille varibili di cui tener conto..non puoi valutare una scena sicura solo perchè hai spento la moto.
il mio consiglio è quello di osservare bene tutta la zona, per quanto le vostre capacità ve lo concedano e non dar per scontato mai nulla, nel dubbio, lasciate perdere e limitatevi a chiamare il 118..purtroppo questo fa la differenza tra un incidente con 1 ferito, ed uno con svariati politraumatizzati.
ciao a tutti.