Tratto dal solito sottoforum di corriere.it
Citazione:
i dati forniti dall'Arpa, l'agenzia preposta al controllo dell'inquinamento atmosferico, rivelano che gli automezzi a gasolio, a qualsiasi normativa antinquinamento appartengano, emettono una quantità di micropolveri (PM10) superiore alle auto a benzina Euro 0 fabbricate prima del 1993. Solo le recentissime diesel euro 4 con filtro antiparticolato emettono meno polveri. Ora, se da un lato è doveroso aggiungere che le auto euro 0 emettono in abbondanza anche altre sostanze inquinanti rispetto alle auto più moderne, è altrettano vero che in tutte le ordinanze dei comuni che hanno aderito al blocco si fa esplicito riferimento al PM10, la cui eccessiva presenza sul territorio avrebbe reso necessario porre dei limiti alla libera circolazione dei veicoli. Mi domando però quali riduzioni delle concentrazioni di micropolveri si sperino di ottenere bloccando per alcune ore al giorno vecchie auto a benzina che, come abbiamo visto, emettono poco PM10 e che per di più, come è logico attendersi, nella maggioranza dei casi sono usate solo saltuariamente e per brevi tragitti. Mi riesce davvero difficile infatti immaginare un agente di commercio a bordo di un'auto di 15 anni fa! E perchè invece non si è pensato a limitare la circolazione delle auto diesel, le quali oltre ad essere più inquinanti, sono di solito guidate da persone che, per motivi di lavoro, percorre in un giorno il numero di chilometri che i possessori di vecchie auto percorrono in un mese? Forse un simile provvedimento avrebbe veramente salvaguardato la salute pubblica ma sarebbe stato troppo antipopolare; si è invece preferito, in nome dell'ambientalismo, bloccare quei quattro gatti che non possono permettersi l'acquisto di un'auto nuova o che non hanno nessuna necessità di farlo. Un ambientalismo di facciata dietro al quale si cela un provvedimento ingiusto che procura enormi disagi e danni economici a pochi a fronte di benefici minimi o addirittura irrisori per la collettività.