Baru_CBR ha scritto:
Salve a tutti.
Con la speranza di non aver sbagliato sezione, sono a chiedere disperatamente aiuto a chiunque avrà voglia di darmi un consiglio.
Ho 24 anni, e per certi versi sono fortunato e molto felice: ho amici fraterni, una fidanzata che amo e che ricambia i miei sentimenti pienamente, la moto che ho sempre sognato da bambino, e tanto altro ancora.
Ma la notte un pensiero mi tiene sempre sveglio, facendomi andare in panico ed esplodere la testa: odio il mio lavoro. Non so se ad altri di voi sia già capitato, ma lo stress e l'insoddisfazione del mio attuale impiego mi logora dentro, trasformandosi persino in dolore fisico.
Inizialmente non era così, ma lo consideravo persino un traguardo.
Dopo essermi diplomato al liceo delle scienze umane, per esigenze economiche, avevo cercato lavoro, trovando solamente posto in fabbrica. Piano piano, riuscendo sempre a trovare nuovi posti di lavoro più ''ambiziosi'' sono arrivato al posto attuale, facendo l'impiegato presso un'officina-gommista.
All'inizio andava tutto bene, ma adesso il lavoro inizia ad andarmi stretto. Siamo sotto personale sono sovraccarico di lavoro, ma nonostante questo riesco a difendermi bene e a portare avanti l'ufficio. Ma non sono soddisfatto, il lavoro mi va stretto, ho già imparato tutto ciò che era necessario, non ho più stimoli, e non vedo prospettive per il futuro (se non continuare così fino alla pensione).
Stavo valutando di iscrivermi all'università, se riuscissi a trovare un lavoro part-time abbinato a qualche sacrificio, potrei studiare e sperare di trovare nuovi lavori con una laurea in mano.
Voi cosa fareste al mio posto? E soprattutto, è realmente possibile trovare un lavoro gratificante?
Avrei voluto pormi questi problemi a 19 anni, quando avevo meno responsabilità e la possibilità di fare di più, ho paura che ormai sia troppo tardi.
Confido che qualcuno possa essermi d'ispirazione.
E scusate per lo sfogo, ma ne avevo bisogno...
Beh... vivi il "dramma di vivere" di ogni uomo. Arrivato alla meta s'accorge che c'è sempre qualcosa più in là, quello che prima la siepe lo sgurado escludeva - per parafrasare uno di recanati - ora lo si vede. E quando lo si vede lo si vuole. La vita sarà sempre rincorrere un qualcosa, fino a quando arrivi ad un'età che non cambia nulla e continui a rincorrere altre cose ma cose dettate da priorità diverse di quelle che hai a 24 anni.
Il lavoro gratificante è relativo. Gratificante per cosa? con quale metro di misura? Per arricchirti di denaro? Per farti crescere in qualche cosa a cui tieni? che ti lascia molto tempo libero? Questo è il punto che devi chiarire a te stesso, la domanda da farti è: "Cosa è veramente importante per me?". E in base alla risposta poi ti muovi. Solo un'osservazione, guarda che siamo bravissimi a raccontarci frottole e ci crediamo pure! Ci convinviamo di quello che ci raccontiamo quindi occhio alle risposte che ti dai.
Ogni anno che passa ti renderai conto che quelli che hai già vissuto erano in qualche modo gli anni più sereni, più belli; e bada bene che può anche essere, ma spesso è solo un errore che fa la nostra mente. Inoltre sono estremamente convinto che non è mai tardi fino a quando non siamo morti; i progetti si mettono sempre in cantiere e si fa e fa e fa ancora. Appena finisci di sognare e fare progetti sei uno zombie.
Non ho idea di cosa tu devi fare, e non voglio e non posso darti una direzione io. Non sarebbe giusto e troppo oneroso per me, ma rinnovo il consiglio di sopra: capire cosa per te è importante veramente e indirizzarti su quella strada. Non è importante correre ma andare nella giusta direzione.