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Girovagando in Toscana
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15968724 Inviato: 14 Mag 2018 11:17
Oggetto: Girovagando in Toscana
 

Un breve ma intenso viaggio il cui itinerario si snoda attraversando alcuni dei borghi più belli della Toscana. Il periodo può essere scelto a piacimento, il più indicato quello primaverile, ma per me che sono del posto ogni occasione è valida.



Raramente mi capita di scrivere report su luoghi a me vicini, si tratta probabilmente di un riflesso condizionato, ma che stavolta non funziona.
Siamo in quattro moto dotati e Il ritrovo con la banda è stabilito a Certosa uscita A1, una delle bocche del Chianti fiorentino. Percorreremo questa via verso Sud fino a entrare nella provincia di Siena, nel tratto conosciuto come Strada delle Terme e quello delle Crete Senesi, per poi virare e risalire a Nord nella Maremma Toscana.
Al centro della Toscana c'è una strada conosciuta in tutto il mondo, la SR222 ovvero la chiantigiana, è da qui che inizieremo il tour. Per conoscenza descriverò con brevi informazioni anche luoghi limitrofi dove non sono previste soste, ciò a vantaggio di coloro che un domani fossero interessati a seguire questo itinerario.



Pochi Km da Firenze per scappare dal caos cittadino, la via di fuga si chiama Impruneta.

Da qui entreremo nella Chiantigiana, che come recita il nome è quella striscia di asfalto disegnata sulle colline del Chianti Classico che collega Firenze a Siena. La rotta attraversa le località di Greve, Panzano, Radda, Gaiole e molte altre.

Curiosità

Questa zona vinicola, fu creata da Cosimo dei Medici nell'epoca del Granducato di Toscana nel 1716. Il Granduca emise un decreto che stabiliva dettagliatamente quali fossero le zone che potevano fregiarsi del titolo vinicolo Chianti. Ancora adesso in definitiva niente da questo punto di vista è mutato, sostanzialmente si deve attribuire a quel gesto la fama di questo angolo della Toscana.
Passa poco tempo e siamo sulla strada del vino e dell'olio, il paesaggio è quello classico collinare, la SR222 è un continuo saliscendi costeggiata da vigneti e oliveti.
Ogni posto è buono per una sosta, noi la faremo a Greve In Chianti.

Chi dovesse effettuare il giro in moto consiglio questa divertente variante:

Da Strada in Chianti prendere il bivio a Sx Sp 66 Cintoia e successivamente prima di Dudda serrare a Dx sulla Sp 16 Chianti -Valdarno che porta a Greve. Il motivo è semplice, centinaia sono le curve per tenere calde le gomme.

Siamo nel punto focale della Chiantigiana e Piazza Matteotti è il centro di Greve. Il luogo è particolare, sono tre i lati coperti da logge che fanno da cornice per botteghe di ogni genere. Alcune sono molto note e attraggono sia turisti che residenti, da citare l'Antica Macelleria Falorni presente dal 1729.



Interessante è sapere che ogni sabato mattina la piazza è riempita da bancarelle che espongono ogni genere di mercanzia culinaria. Nelle vicinanze è possibile visitare il Castello di Verrazzano, chi volesse saperne di più su questo nostro celebre navigatore può recarsi qui:

Link a pagina di Greve-in-chianti.com

Nel frattempo noi ripartiamo per una breve escursione a Montefioralle. Si tratta di un piccolo borgo fortificato "Castello di Montefioralle" che dista un paio di Km dal centro di Greve, volendo raggiungibile a piedi.

In moto saliamo fra curve strette e panorami mozzafiato per visitare questo piccolo paesello boutique. Vale la pena segnalare che qui aveva casa un certo Amerigo Vespucci, la dimora è identificabile da uno stemma a forma di vespa sul portone di ingresso.



Dopo pranzo riprendiamo la nostra strada e oltrepassiamo Panzano in Chianti. Qui l'estroso motociclista, ma più che altro noto macellaio Cecchini fra una curva e l'altra propone nell'attigua osteria bistecche favolose.

Link a pagina di Solociccia.it

Consigliabile visitare Pieve San Leonino, prima o dopo i pasti ed eventualmente deviare di poco verso la senese Castellina in Chianti. Bello è passeggiare fra le viuzze partendo dalla Rocca che domina la piazza centrale fino a percorrere interamente Via delle Volte, una stradina pedonale che offre suggestivi scorci. Tanti turisti, fra cui molti stranieri sostano nei vari negozi per assaporare l'arte norcina accompagnata da un buon calice di vino.

Come ormai avrete intuito, il percorso è costituito da un reticolo di strade che collegano i centri più grandi ai borghi e ai castelli, dove ogni piccola frazione o località molto spesso presta il nome a un grande vino.



Per noi di nuovo la sosta è più a Sud a Radda in Chianti 530 mslm. in provincia di Siena. Spettacolare borgo medioevale raccolto fra possenti mura, una volta a ragione definita la "Capitale del Chianti".

Proseguiamo verso Badia a Coltibuono luogo noto oltre che per il vino anche per L'Abbazia di San Lorenzo. Pochi Km ci separano da Gaiole In Chanti, noto per la produzione vinicola e non solo.

Per esempio nelle vicinanze si possono visitare il Castello di Meleto, Il Castello di Brolio, Il Castello di Ama e naturalmente la Tenuta Ricasoli, tutti posti degni di nota che come ho scritto in precedenza prestano il nome a denominazioni di produzione DOCG.

Gaiole fa parte del circuito L'Eroica, punto di partenza e arrivo di una manifestazione ciclistica celebrativa dei duelli Bartali-Coppi. Diversi sono i gradi di difficoltà che possiamo decidere di affrontare, comunque sia è bene sapere che qualsiasi sia la scelta il tragitto si snoda interamente su strade bianche.
Link a pagina di Eroicagaiole.it
Non necessariamente bisogna essere dei ciclisti per godere di queste fantastiche strade del Chianti, infatti, polvere a parte, possono essere transitate anche con l'auto. Per non dire con una moto, L'Eroica è talmente è famosa che è difficile che un possessore di tale mezzo non abbia mai quantomeno progettato di esplorarla. Noi decine di volte per questo ci dirigiamo verso Arbia dove inizia il tratto delle cosiddette Crete Senesi.

Non c'è modo migliore per proseguire il viaggio che mutare discretamente ambientazione seguendo la rotta disegnata dalla Via Lauretana, una magica zona a Sud Est di Siena.

Crete Senesi Patrimonio Unesco dal 1994
Comunemente conosciute come il "Deserto di Siena" è un'area di grande valore paesaggistico, a tratti può apparire desolato poiché a causa della bassa piovosità in autunno le colline assumono tonalità grigiastre. In primavera la zona è coperta da un manto verde e ginestre in fiore che ondeggiano nella brezza mentre in estate è una distesa di grano.

Superata Arbia ci dirigiamo verso Asciano. Le traiettorie sono curve su un taboga da cartolina, su e giù per morbide colline ondulate. Guidare e guardare pregiudica la nostra attenzione, a cadenza regolare sia a destra che a sinistra si diramano strade bianche che salgono per chissà dove, con qualunque mezzo è bene mantenere un andante adagio.

Crete Senesi quattro stagioni




Oltrepassiamo Asciano, Sinalunga e Trequanda, ma adesso abbiamo alcune soste di rilievo nel mirino.

San Giovanni d'Asso
E' una frazione di Montalcino, il borgo medioevale è famoso per le mostre mercato del tartufo bianco, e naturalmente ne approfittiamo, ma c'è da dire che il paese è anche un gioiello architettonico sovrastato dal castello a mt 330 che oggi funge da polo espositivo.

Abbazia Monte Oliveto Maggiore
E' il momento di visitare questo grande monastero benedettino risalente al 1313. Arriviamo per una strada contornata da alti cipressi che dritti nel deserto delle Crete Senesi ci regalano un'atmosfera spettacolare. Il paesaggio è selvaggio, come la Badia è circondata da precipizi naturali, l'accesso avviene attraverso un ponte levatoio posto al centro di una torre. All'interno troviamo gli affreschi che ci raccontano la vita di S. Benedetto. All'interno ci sono dei negozi che espongono cibarie locali e vino prodotto dai monaci.



Usciti dall'eremo, poco a sinistra ci strizza l'occhio lo sterratone di Monte Santa Maria, L'Eroica passa da qui. Siamo a Buonconvento, ma solo per rifornimenti, il borgo è annoverato fra quelli più belli d'Italia e la sua storia è legata da sempre a quella di Siena. Le costruzioni sono tutte in mattoncini rossi, il centro perfettamente conservato è racchiuso da una cinta muraria.

Adesso Stiamo puntando "La Strada delle Terme" e la Val d'Orcia, destinazione San Casciano dei Bagni.



Lungo il tragitto incontriamo San Quirico d'Orcia e Bagno Vignoni, per chi ha tempo;

S. Quirico d'Orcia
Al centro della Val d'Orcia fra Montalcino, Pienza e Montepulciano, quindi ottima base per chi volesse dedicarsi a visitare questo quadrilatero. Il paesaggio intorno a S Quirico è quello solito, ovunque si guardi le colline si susseguono una dietro l'altra, strade sterrate si dipano dalla pianura per salire a isolati casolari.

I Cipressi di S. Quirico Curiosità
Si trovano su di una collinetta sulla Cassia poco prima del borgo, impossibile non vederli. Un mucchietto di cipressi e poco più in avanti altri quattro ben dritti. Molti dicono che è il posto alberato più fotografato della Toscana. Poco più avanti incontriamo Monticchiello, una serie di curve contornate da cipressi, questo si senza dubbio è un tratto di strada molto conosciuto perché usato come set di famosi spot pubblicitari. Comunque niente da questo punto di vista può competere con l'iconico tratto si strada che da San Guido attraverso il "Viale dei Cipressi" porta a Bolgheri.



Bagno Vignoni Info Variante di percorso
Bellino bellino, mi voglio rovinare, se passate da queste parti dedicate una giornata intera a questo borghetto, sempre se vi pare. Noi proseguiamo perché questa è meta abituale.

Tutte le info qui;
Bagnovignoni-terme.net
Una cinquantina di Km lasciandoci alle spalle Chianciano Terme, Sarteano e Cetona per arrivare alla meta prevista di giornata.
San Casciano dei Bagni
Quarantadue sono le sorgenti termali, alcune di libero accesso mentre le altre utilizzate da un resort di livello superiore. Utile è comunque sapere che possiamo usufruirne dei servizi senza necessariamente alloggiarvi, in questo caso viene fornito il kit per i bagni e il prezzo giornaliero è accettabile.

Link a pagina di Sancascianobagni.com
Di nuovo in marcia, per quanto mi riguarda tonificato pronto per affrontare la strada che ci porterà a salire e scendere il Monte Amiata.

Radicofani, Abbadia San Salvatore, Arcidosso e quindi breve stop a Santa Fiora che come dice un proverbio locale " Chi ci va ci si innamora" per poi dirigersi a Sorano.


La distanza che separa i borghi che incontreremo è caratterizzata da strade tortuose che attraversano vaste zone boschive.

Sorano

Dunque che Maremma... sia, un borgo singolare per certi versi molto noto che merita senz'altro una visita, non fosse altro per la sua somiglianza a Matera, meglio dirlo a bassa voce, il raffronto naturalmente regge solo in parte. Il paese è arroccato su un cucuzzolo e cinto da possenti mura con caratteristiche costruttive difensive. Pure qui è terra di Terme, se qualcuno non ne avesse ancora usufruito potrebbe rivolgersi qui, giusto per un veloce bagno rigenerante.
Link a pagina di Termedisorano.it

Noi Vi aspettiamo per pranzo o merenda cena a Pitigliano.

Pitigliano
Ovvero la città del tufo, titolo ampiamente giustificato. Le case sono costruite a filo su un dirupo con il quale formano un corpo unico e continuo. Uno dei borghi più scenografici della Toscana, non c'è un posto o un monumento particolare da citare. In verità ci sarebbero, ma in questo caso lasciamoli passare in secondo ordine, poiché è piuttosto il contesto che è semplicemente unico, ogni angolo di fatto presenta sorpresa. Consentitemi di usare non a sproposito un aggettivo più potente, bellissimo. A Pitigliano si viene soprattutto per passeggiare, Piazza delle Repubblica è una buona partenza per esplorare a piedi la città. Come da radar scorriamo veloci verso Scansano seguendo la strada che porta alle stellate Terme di Saturnia. Non tutti sanno che nella frazione "Cascate del Mulino" a valle di Saturnia è possibile fruire liberamente delle terme. La zona libera consiste in cascatelle e pozze calcaree di sicuro effetto ambientalistico, tanto che è sempre presa d'assalto da folle di bagnanti. I maremmani dicono che le acque della zona libera trovandosi immediatamente a valle delle terme a pagamento sarebbero uno scarto di scorrimento. Fate voi, forse è una diceria ma, se ci pensate bene..



Ci lasciamo alle spalle Saturnia e per puntare verso il borgo medioevale di Montemerano dopodiché via a Scansano per un panino e un bicchier di vino.

Scansano

Sinonimo di Morellino è un borgo di mezzo fra la costa e le pendici del Monte Amiata. Deve la sua notorietà al grande successo del vino rosso del suo territorio, appunto Il Morellino di Scansano. Nei d'intorni le cantine sono sempre aperte per la degustazione di questo vino dal sapore particolarmente profumato e intenso.

Adesso scendiamo verso Grosseto e imbocchiamo per un breve tratto la SS per Livorno destinazione Massa Marittima.



Quasi obbligatorio dirigersi alla bellissima Abbazia di San Galgano altrimenti nota come "La spada nella roccia".
Sangalgano.info



A titolo informativo a breve distanza nella frazione di Chiusdino si trova Il Mulino delle Pile più conosciuto come testimonial del "Mulino Bianco".

Stiamo ancora procedendo sulle belle strade della Maremma, attraversiamo Monterotondo marittimo diretti a Monteverdi Marittimo.

Info Variante itinerario

All'altezza di Castelnuovo Val di Cecina con una breve deviazione si può arrivare a Larderello. Un piccolo paese avvolto dai vapori a 390 mslm al centro delle colline metallifere. Qui potremo osservare un fenomeno geotermico dei più spettacolari che difficilmente verrà dimenticato, un girone inFernale dove "Dante" ha preso spunto per alcuni passi della divina commedia. Oggi questi soffioni boraciferi sono imprigionati in tubazioni per produrre energia ma nei pressi ci sono numerose fumarole lasciate liberamente sbuffare a uso e consumo dei turisti di passaggio.



Monteverdi Marittimo Curiosità

Il nome deriva dal composto di "Monte" per la sua posizione e dal meritato aggettivo "verde" mentre marittimo significa maremmano a convalidare la sua posizione geografica. Consiglio una sosta all'osteria del Ghiotto specialità carne e cacciagione sulla griglia nonché bistecca e trippa alla fiorentina e naturalmente pappardelle sul cinghiale.



Da Monteverdi a Bolgheri

Incontriamo il borgo di Sassetta ovvero Saxum un pittoresco paesino arroccato su una montagnola rocciosa e dominato da una fortezza medioevale.



Suvereto

Deriva da sughero e quindi sughereto, oggi Suvereto. Annoverato fra i cinquanta borghi più belli d'Italia è racchiuso da mura a forma di pentagono sovrastate da otto torri che racchiudono il centro storico, una volta oltrepassata la prima porta (a piedi) avrà la sensazione di trovarsi in un'altra epoca.



Campiglia Marittima

Un borgo storico dei più abitati. Adagiata su una collina domina la pianura della Costa Etrusca sino a Piombino. Il centro è raccolto in alto entro la cinta muraria e tanti sono gli angoli suggestivi da visitare. Nelle piazze e nelle vie lastricate di pietra si affacciano numerose botteghe e osterie. Gli amanti del vino potranno visitare l'enoteca pubblica della Val di Cornia.


Procediamo verso il raccordo della S Strada per Livorno e usciamo all'altezza di Donoratico destinazione Bolgheri. C'è anche una bella strada interna che per ragioni di tempo ignoriamo.

Info Variante per Castagneto Carducci.


Posizionato su una collina e dominato dal castello della Gherardesca prende il nome dal poeta che qui ebbe a risiedere.




Bolgheri


"La nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mare"

Invece il meteo è bello e non possiamo, fare a meno di andare a Bolgheri, tanto amata dal poeta Carducci detto Giosuè, cosicché imbocchiamo il famoso Viale dei Cipressi che inizia dalla chiesetta di San Guido.



Ragazzi scusatemi, mi sento anch'io nell'occasione un poeta, anche se motorizzato.
" Alti e schietti che van da San Guido in duplice filar" *Dalla bella poesia *"Davanti a San Guido" una piccola chiesa a lato del Viale dei Cipressi costruita in memoria di Guido della Gherardesca.*Deh perchè fuggi rapido cosi?-Bei cipressetti, cipressetti miei,laciatemi'ire: Or non è più tempoe quell'età.Se voi sapeste!...via, non fo per dire, Ma oggi sono una celebrità. Il nostro eroe passando per i luoghi della sua infanzia è preso dal paesaggio che suscita in lui ricordi e sensazioni che sembrano avere un senso di rimpianto. Non è superfluo dire che questo è ciò che a grandi linee spiegano a scuola e che apparentemente sembra descrivere il poeta.

Curiosità
Giosuè trascorse a Bolgheri la sua giovinezza e l'intero paese come è ovvio che sia ne è legato, lui pure lo fu, anche per la casa *"della bionda Maria" primo amore rimpianto per tutta la vita.



Parafrasi

Fra le diverse interpretazioni del pensiero di Giosuè ce n'è una più intrigante delle altre. Ad esempio io la penso così: i decantati cipressi che tanto ci rammentano sconforto, cimiteri e funerali, a lui invece aprivano la porta del paradiso terrestre. Infatti scriveva:- I cipressi che a Bolgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino — Perché non scendi ? Perché non ristai ?
* Interpretazioni scolastiche...
* [Amiaccio dei tempi andati, via, fermati un poinino che un ti ci garba più a casina tua?]Fresca è la sera e a te noto il cammino.

[Orsù è già buio, la nebbia piovigginando sale e te tu sai in dove riposare] — Bei cipressetti, cipressetti miei,

*[- Bella cipressetta, cipressetta mia, - pensando alla bionda Maria -]

Ma, cipressetti miei, laciatemi'ire: Or non è più tempo e quell'età.

*[Ma, cipressetta mia, lasciatemi andare, ho finito le cartucce, sapete alla mia età...]

Se voi sapeste!...via, non fo per dire,

*[Se vu sapessi!... boia deh,- via, mi dispiace un ve lo posso dire.]

Ma oggi sono una celebrità.

°[Ragazzi, oggi non ho più bisogno di venire fin qua che piova o tiri vento, per poi tornare tutte le volte a casa con la bronchite, ovvìa.]

"Le vie del borgo dal ribollir de' tini va l'aspro odor de i vini L'anime a rallegrar".

"Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando:Sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirar"

San Martino una delle più famose poesie di Giosuè Carducci, si lo so che la sapete a memoria ma, ci sono tanti forestieri che non ne sanno nulla.

Fedeli amici d'un tempo migliore,Oh di che cuor con voi mi resterei—
*[Oh cavolo, amica di un tempo migliore, quasi quasi mi fermo per una rimpatriata]

Via basta con le poesie, entriamo per le vie del borgo e scoliamoci una boccia di Sassicaia.



Però ci sarebbe sempre a titolo informativo la possibilità di fare una scappatella alla bottega di Antinori a Guado al Tasso magari per un più economico Bruciato oppure già che ci siamo un Tignanello.

Continuiamo le performance sul territorio e sbarchiamo a Casale Marittimo. Un borgo splendido in cima a una collina sopra la piana di Cecina. Il nome è un composto latino "Casalis" (case di campagna) e marittimo come ho già detto significa Maremma e quindi maremmano. Allora a Casale Maremmano, necropoli, vino e a breve distanza il mare. Continuiamo per Guardistallo una zona che sembra fatta su misura a due ruote, tanto invitante da andare a manetta, curve e tornanti a non finire in salita e discesa nel classico contesto della campagna Toscana per arrivare infine a Ponteginori. Siamo quasi alla fine del tour ma rimane ancora una chicca che come probabilmente saprete è la celebre "Volterrana" che si conclude a Colle Val D'Elsa.

Siamo arrivati, pronti a ripartire?
 
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