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Inviato: 19 Apr 2017 11:26
Oggetto: Pasquetta a Consonno e sulla Colma di Sormano
A Pasquetta, tutti a grigliare chili e chili di carne, avevo voglia di un giretto in moto in tranquillità anche se, per trovare poca gente forse mi sarei dovuto recare in città .
Inizialmente avevo pensato ad una panoramica Zegna, percorso conosciuto e collaudato visto che avrei dovuto essere zavorrato ma lunedì mattina, a mezzora dalla partenza, la zavorrina mi comunica che si era svegliata tardi e, viste anche le nubi incombenti, di farmi il mio giro tranquillo.
Tiro fuori allora dal "magazzino delle idee" un giretto che avevo previsto per l'autunno scorso ma non ero riuscito a fare a causa del maltempo: vado a visitare il borgo abbandonato di Consonno e nel tornare faccio la colma di Sormano che ancora manca al mio pesonale elenco di passi.
Carico il giro sul Tom Tom e imposto la modalità "no autostrade".
Parto (da Arona) e subito il navigatore mi fa prendere una deviazione non prevista: Golasecca, piacevole strada che costeggia in parte il Ticino che normalmente non avrei preso in considerazione in favore della più noiosa statale del Sempione. Un punto a favore del Tom Tom!
Il percorso si snoda noioso nella zona pedemontana lombarda tra le operose cittadine che la contraddistinguono, oggi piacevolmente inoperose con gli abitanti per lo più impegnati nella tradizionale grigliata del lunedì di Pasqua. I profumi provenienti dalle griglie giungono al naso stimolando l'appetito.
Dopo aver attraversato la statale 36 il paesaggio si fa un po' più mosso, finalmente giungo a Villa Vergano dove inizia la salita per Consonno.
Consonno è una frazione di Olginate, provincia di Lecco, che fu oggetto negli anni '60 di una speculazione edilizia: il conte Mario Bagno, originale imprenditore edile dell'epoca, acquistò il borgo contadino adagiato sul monte di Brianza con la ferma intenzione di trasformarlo nella città dei balocchi, una sorta di Las Vegas "de noantri". La città dei balocchi visse alterne fortune, inizialmente ebbe il successo sperato e fu oggetto di ampliamenti mai terminati finché a metà degli anni 70 una frana interruppe la strada di collegamento con Olginate e il borgo, nonostante vari tentativi di rilancio, venne abbandonato e diventò una città fantasma. A memoria dei fasti che furono restano gli edifici dal dubbio gusto che il conte Bagno fece costruire traendo ispirazione da varie architetture, ben rappresentati dalla torre che ricorda un minareto.
Salgo verso la mia prima meta su una strada che via via si fa più stretta e rovinata, svalico e mentre giungo nei pressi del borgo mi rendo conto che non mi troverò di fronte ad un borgo abbandonato... l'associazione "Amici di Consonno" organizza la "Pasquetta a Consonno"... ci sono alcune centinaia di persone
Parcheggio la moto e visito comunque il paesino con i resti di quella che fu la Las Vegas della Brianza piuttosto devastati dal tempo e dai vandali.
L'appetito comincia a farsi sentire ma la coda all'unico bar è chilometrica percui inforco nuovamente la mia cavalcatura e scendo per la strada da cui ero salito.
Piccola digressione sull'utilità di informarsi bene prima di visitare qualsiasi luogo: se lo avessi fatto mi sarei reso conto che visitare Consonno a Pasquetta ne avrebbe ridotto di molto il fascino di paese fantasma e avrei saputo anche che la strada che scende verso Olginate sarebbe stata aperta, evitandomi di salire e scendere per lo stesso versante, cosa che normalmente tendo ad evitare.
Dopo aver fatto una deviazione verso Santa Maria Hoè per completare la salita del Colle Brianza, attraverso la zona dei laghi brianzoli (Annone, Pusiano, Alserio) costeggiando il Lago di Pusiano per fermarmi, ormai in preda ai morsi della fame , al primo baretto "non triste" che trovo, sulla sponda del Segrino. Il bar non si rivela quello che era parso, lunghissima attesa per il cibo e un solo bagno con coda chilometrica pure qui... ma è pasquetta, tutta Italia è in giro, dubito avrei trovato di meglio.
Dopo pranzo decido di evitare di spingermi fino a Bellagio ma mi arrampico immediatamente verso la Colma di Sormano, sbaglio clamorosamente un bivio ma è poco male: salgo passando da Caglio, la strada è piacevole e poco trafficata. Il navigatore mi manda verso il "muro", lo ignoro sapendo che è interdetto al traffico veicolare e salgo dalla strada alternativa. In cima mi fermo giusto il tempo di fare qualche foto, fa freschino e, tanto per cambiare, è pieno di gente... oggi sono un po' in modalità orso solitario!
La vista sulle montagne circostanti è ofuscata dalle nuvole che coprono le cime delle Grigne e del Resegone, altrimenti dovrebbe essere fantastica, dalle prealpi lombarde alla pianura padana!
Risalgo nuovamente in moto, la discesa mi porta dapprima a Pian del Tivano (dove c'è così tanta gente che sembra di essere a Rimini...) poi a Nesso, sponda orientale del ramo occidentale del Lario, quindi a Como (traffico intasato sul lungolago...) poi, ancora per statali e provinciali pedemontane di nuovo a casa.
A sera il contachilometri ne segna più di 300, un bel giretto solitario di quelli che ogni tanto mi rimettono in pace con il mondo.