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Inviato: 10 Dic 2016 23:20
Oggetto: [RM] 8 dicembre ad Amatrice
Avevamo a casa dei piumoni da letto che non utilizzavamo, così ho pensato di portarli ad Amatrice nella speranza che possano tornar utili a chi ha subìto il terremoto.
Avuta conferma che le strade erano aperte - a Castelluccio, purtroppo, non si può più andare, almeno salendo da Norcia, poiché la strada è letteralmente spaccata - programmo il seguente giro: Salaria fino a dopo Posta, deviazione per Casale Nibbi ed arrivo ad Amatrice, consegna del materiale, arrivo al lago di Campotosto per pranzo, SS80 e passo delle Capannelle, sella di Corno, Antrodoco, Salaria, Roma.
Parto verso le 10, a Roma fa piuttosto caldo. Il fresco comincia verso Rieti, con temperature che arrivano a 7-5°; diventa freddo verso Posta quando la temperatura scende a 1°...mi devo fermare per cambiare i guanti.
Dopo Antrodoco inizio ad incrociare mezzi dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e di varie Municipali, una addirittura di Sassari! Dopo Posta si cominciano a vedere le prime, poche per fortuna, case crollate per il terremoto.
Lasciata la Salaria, prendo, seguendo i cartelli gialli per Amatrice, una bella strada immersa nel bosco e con strada appena asfaltata. La mia andatura è molto prudente per via dell'asfalto umido e, in alcuni casi, un po' sporco. Qui incontro una colonna di auto di Roma Capitale che stanno, presumo, rientrando a Roma, oltre a pattuglie di Polizia e Carabinieri a presidiare alcuni incroci.
Approssimandomi ad Amatrice scorgo il centro praticamente distrutto. Arrivo ad Amatrice e chiedo se e dove è possibile lasciare i piumoni. Prima una "pizzardona" e poi un "ghisa" mi indicano un centro di raccolta di volontari della Brigata di Solidarietà Attiva: sono ragazzi del nord Italia che sono ad Amatrice da fine agosto. Accettano volentieri i miei piumoni e mi dicono che adesso hanno bisogno di giacche invernali, pile (leggasi "pail" ), piumoni da letto e coperte.
Mi riprometto di organizzare un giro con altri bikers per portare qualcos'altro, magari subito dopo le feste.
Evito di fare un giro ad Amatrice per vedere com'è la situazione. Non me la sento di fare il "turista del macabro". Sono felice di aver dato un piccolissimo aiuto, riprendo la moto e mi dirigo pian pianino verso il lago di Campotosto. Intanto la temperatura si è fatta gradevole e mi permette di mangiare un panino vista lago. Mi godo questi momenti di solitudine pensando anche a quanto siano belli ma sfortunati questi luoghi, e a come questi maledetti terremoti stiano cambiando la vita di queste popolazioni.
Di nuovo in moto per finire il giro del lago e per scendere verso valle. Per un paio di volte mi trovo la strada occupata da cavalli, molte altre dai loro escrementi e da quelli delle mucche. Con calma ritorno verso Antrodoco, il sole sta cominciando la discesa e la mia visuale ne è infastidita.
Di nuovo Salaria verso Roma e ritorno a casa verso le 16.
Scrivo questo report unicamente per dire che si può arrivare ad Amatrice senza problemi e che c'è sempre necessità di qualcosa per chi è costretto a vivere in condizioni veramente difficili. Magari, con questo report, posso ispirare altri biker a fare un giro da quelle parti per portare quanto necessario.