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Inviato: 30 Ott 2016 20:10 Oggetto: 285km di passione solitaria
Volvera, 30/10/2016
è mattina, le previsioni hanno azzeccato, la giornata è limpida e promette bene.
Fin dove posso spingermi? Chissà.
Per un motivo o un altro è un mese che non salgo in sella, scendo in garage, controllo pressione delle gomme e via, si parte..
Come ogni mio giro in moto, con o senza compagnia, comincia con l’andare a salutare chi questa passione me l’ha trasmessa, colui che ora come allora mi piace ricordare così:
Un saluto a ''V'', Papà..
Punto dritto verso il Colle del Moncenisio, arrivo a Susa e comincio a salire verso il lago, il panorama è stupendo, diverso da quello che sono abituato a vivere in estate. Carico di colori, dal giallo al rosso al verde dei pini. Una distesa di foglie gialle mi accompagnano a bordo strada lungo tutta la salita, qualche temerario riccio di castagna fa capolino al centro della carreggiata come volesse attraversarla. Esco dal tratto boschivo, gli alberi lasciano spazio ai prati che d’estate sono di un bellissimo verde acceso e che oggi si apprestano ad accogliere l’inverno, inverno che ha già fatto capolino almeno una volta, dato che le zone d’ombra sono già invase da qualche mucchietto di neve. Mi spingo fino sul lago e qui rimango stupito e affascinato, anche il colore dell’acqua è molto diverso, meno azzurro e più blu.
Adoro questo posto, è stupendo e anche in questa stagione non si smentisce.
Mi fermo e faccio foto su foto, starei qui per ore, ma devo andare, voglio andare.
Scendo dal moncenisio e faccio rotta verso Cesana, tutta la salita maledico le zone ombreggiate, le stesse che d’estate vado a cercare per rinfrescarmi.
Arrivo a Cesana e ormai sto improvvisando, decido di andare verso Monginevro, arrivato a destinazione decido di fermarmi un momento, scelgo una panchina al sole e mi siedo.
Lascio andare la mente, ripercorro in pochi minuti la stagione trascorsa, cominciata praticamente a metà aprile, dopo essere riuscito finalmente a prendere quel pezzo di carta chiamato laurea. Decido di ripartire e di allontanarmi ancora da casa, giù verso Briançon, lungo una strada fantastica che addirittura mi si presenta come in pieno agosto. Un paio di leggerissimi scivolamenti dell’anteriore mi ricordano tra nemmeno 48 ore sarà novembre e che essere ad una quota di oltre 1400 m è un lusso che raramente capita, il cervello manda quindi l’impulso al polso destro di ridurre l’angolazione, dato che di km da macinare ce ne sono ancora molti.
Arrivo alla città di Briançon, dove una settimana fa i miei soci del westGP si sono salutati dandosi appuntamento alla prossima stagione.
Qui faccio un bel pieno e comincio a tornare verso casa, percorso inverso, Briançon, Monginevro, Claviere e via in discesa verso Cesana. Come in tutto il giorno sono assorto dal panorama, a cogliere la mia attenzione questa volta è l’ormai abbandonata pista di bob olimpica “Cesana Parriol”
decido che oggi è il mio giorno, salgo lassù, vado a vederla e così faccio
e poi ancora su verso Sestriere, dove a quanto pare in settimana ha nevicato e non pochino.
Quando arrivo a Sestriere sono ormai le 15 passate e questa volta, tocca tornare a casa veramente, le ore di luce sono ormai poche. Quindi giù verso Pinerolo, si scende e già dopo fenestrelle mi ritrovo a fare una quindicina di km completamente all’ombra e in questa situazione ottobre si fa sentire.
Giù dritto verso casa, quando arrivo parcheggio in garage, tolgo l’armatura e mi butto sul divano con il telecomando, c’è da vedere la sbk, visto che di moto non ne ho ancora avuto abbastanza.
Arrivederci sezione Report, alla prossima stagione, o forse prima?
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