Sarei potuto andare al mare, starmene sotto l'ombrellone, mollemente adagiato su un lettino, invece, masochisticamente, ho fatto un'altra solitaria.
Seguendo questo percorso di massima, con qualche variante e ripetuta, al solito:
Partito al mattino abbastanza presto, ma non all'alba, prendo sempre la direzione del confine minore.
Non capisco il motivo per cui il 90% della gente pratichi quello principale, trafficatissimo, coi TIR, i camper, le file in dogana, quando si può stare in relax per decine di chilometri, interrotti solo dallla selvaggina che attraversa la strada.
Peraltro stamane ho trovato due caprioli giovani dietro ad una curva, uno è balzato lesto sul pendio lato monte, l'altro, impaurito e colto di sorpresa, nello scappare via ha "perso" il retrotreno, rotolando per terra, e poi è "zompato" nel cespuglio lato valle. Per fortuna ho lo scarico OEM silenziosissimo, se fosse passata una Ducati coi Termignoni, povera bestiola, sarebbe morto dallo spavento.
Tant'é.
Sempre le anteprime di Imagebam, cliccate per vedere le foto grandi.
Fotopercorso.
Da Kozina scendo verso Koper per una mezza dozzina di chilometri, passo sotto al viadotto dell'autobahn, curvone, poi un rettilineo a fianco della stessa, un altro curvone, arrivo ad un incrocio.
A sinistra c'è una chiesetta, non ci si può confondere.
Prendo a mancina, un paio di tornanti e poi un primo, lungo rettilineo assolato.
Aaaaa, non v'è niuno...
Allo Stop, giro a sinistra, altro bel rettilineo da 2200 metri
ove i motociclisti sconsiderati giungono a velocità da ritiro patente (anche il doppio del limite), ma anche gli automobilisti dotati di CV non scherzano.
Io procedo a norma CdS.
Attraversata la linea ferroviaria, giungo al paese di Podgorje (ah, come se magna ben in Gostilna "Pod Slavnikom"
orso, cinghiale, cervo, gelati alla frutta spettacolari, ahuahhahah), vado sempre dritto, la strada stringe ed è tutto un susseguirsi di curve, con asfalto buono.
A questo punto v'è una "curva del mingitore", con spiazzo all'uopo.
Ancora poche curve, c'è una secca a a sinistra dopo cui c'è la dogana.
Una volta svalicato, sono in Ciceria, altopiano tra i 580 ed i 700 metri, quasi un Far West per paesaggi.
Dopo Jelovice (primo paese croato, in cui c'è un'ottima Konoba
), la strada è tale.
Si arriva a Vodice, alla fine della quale c'è un bivio.
A destra si va per Buzet, a sinistra per Opatja e Rijeka.
Per i primi 10-15 km la strada ha fondo migliorabile ed è stretta, poi, dopo Vele Mune, si allarga e migliora.
C'è un bel tratto, tra Zejane e Zvonece, in cui è tobogheggiante, con una successione di curve in contropendenza e dossi, dove uno che ha manico si diverte assai.
Purtroppo non vi sono punti acconci in cui fermarsi per fotografare il misto per dare un'idea della sua bellezza, quindi...Provatelo!
Sul confine minore, dal bivio-chiesetta a Podgorje, il fondo è bello, invita alla velocità.
E' sempre da mettere in conto questo possibile incontro, quindi guidare non vicini alla mezzeria.
