Lele749 ha scritto:
Sommo KIMO
, rispondo con ordine:
- nel nuovo cronotermostato ho visto che l'alimentazione è separata dal NC/NA/COM, e fino a qui siamo tutti d'accordo.
- la vecchia caldaia mi sembra di aver capito abbia un'alimentazione a sè, ma poi (vedi schema di collegamento del vecchio cronotermostato, fig 5) la corrente che arriva alla cadaia alla porta 2 esce dalla porta 3 della caldaia e si infila nell'omonima del vecchio cronotermostato, (se seguo il senso delle frecce) poi gli altri due non so se arrivano o partono;
- mi ha illuminato la tua considerazione sull'amperaggio.. vuoi dire che la rete elettrica supporta fino a 17 A, ma ci posso collegare anche un aggeggio che ne consuma meno. Quindi in questo caso deve vedere la caldaia cosa richiede! Il fatto che nei dati tencici mi indichino un fusibile di 2A può servire?
- per la tua domanda se è un termostato per caloriferi alimentato a 220V o un boiler... ehm... domanda di riserva? So che se stacco il cronotermostato la caldaia smette di pompare acqua, ma non è che si spegne prorpio, infatti la luce dell'alimentazione della caldaia rimane accesa!
Illuminatemi, o Voi che avete il sapere!
Senti, ritorno sul mio vecchio quesito.... Trova quali fili se chiusi fanno partire la caldaia.
Non rimanere folgorato ahahahahah Basta che con un tester misuri la tensione tra i vari fili...dove vedi 220, ecco quelli non chiuderli bauhahuahuahuahuhua
A meno che, nella caldaia..... ah, aspetta... hai lo schema della caldaia? Scusa la domanda che magari era già insita nel testo iniziale... quello è il termostato originale della caldaia???
Per il fuse... bingo: se va in alternata e giostra un relè a 220, max amperaggio 2A, significa che al max il relè sopporta quel pilotaggio. anche se a me sembra pochino... ma va bene, se è indicato così