Da qualche anno, soprattutto dopo aver iniziato a frequentare assiduamente i motoraduni invernali, mi era venuta voglia di prendere un sidecar. Come mezzo "entry level" avevo acquistato, nel 2008, una Jawa 350 con carrozzino Velorex, di cui avevo già raccontato QUI la storia.
Una volta messa a posto, ci ho fatto poco più di 10mila km, imparando ad apprezzare sempre di più questo bizzarro mezzo di trasporto asimmetrico. Ben presto però la piccola Jawa ha iniziato ad andarmi stretta: con i suoi 25 cavalli, nonostante il peso contenuto (tutto il sidecar pesa meno della GSX 1250 a due ruote!) le prestazioni sono molto limitate, il che significa che le percorrenze giornaliere oltre i 700 km sono praticamente un miraggio.
Interessandomi un po' in giro, sono venuto a conoscenza di una ditta italiana che costruisce e omologa carrozzini staccabili su qualsiasi tipo di moto. Grazie a loro, sono riuscito a far trasformare la mia GSX 1250 FA nel mezzo perfetto per le mie esigenze: una sport tourer divertente, agile e affidabile che all'occorrenza, in meno di un'ora di lavoro, si trasforma in un sidecar versatile ad alte prestazioni, omologato per portare 3 persone e capace di caricare una montagna di bagagli.
La cosa fantastica è che non è stato modificato nulla nella moto, i punti di ancoraggio sono stati scelti dove c'erano già dei bulloni, pertanto una volta rimosso il carrozzino la moto torna perfettamente come era da fabbrica.
Non mi interessava più di tanto l'estetica, la cosa che cercavo era la funzionalità. Devo dire in ogni caso che il risultato è anche accattivante alla vista...
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Il carrozzino è estremamente versatile, la panchetta funge da sedile per il passeggero e da bagagliaio. Tutta la cassetta poi può essere facilmente rimossa con 4 bulloni, in modo da avere un unico piano di carico di grandi dimensioni, per trasportare oggetti ingombranti senza problemi. Sto inoltre cercando un sedile da auto da adattare al pianale, in modo da rendere più comoda la seduta al passeggero. Appena sarà pronto aggiungerò la foto.
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Per rendere l'aggancio alla moto più saldo e stabile, nonché per distribuire meglio le sollecitazioni al telaio, il carrozzino è fissato su entrambi i lati della moto.
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Lo smontaggio è semplicissimo, se lo faccio da solo impiego circa 45 minuti. Bisogna prima di tutto smontare la semiculla che abbraccia il lato sinistro della moto, così da poter abbassare il cavalletto della moto:
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Bisogna poi smontare le carene inferiori, per accedere agli attacchi sul telaio.
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A questo punto non resta che staccare il connettore delle luci e delle frecce, svitare il carrozzino e rimuovere gli attacchi dal telaio prima di rimontare le carene.
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E la moto torna pronta per nuove avventure!
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Volutamente, per rendere più rapido il passaggio da una configurazione all'altra, ho preferito non far montare alcun freno sulla ruota del carrozzino. In questo modo è anche più semplice affrontare la revisione periodica, senza il freno si può infatti presentarsi al collaudo con la sola moto.
Il sidecar è stabile e ben bilanciato, a velocità autostradali (e anche superiori...) si guida senza alcun problema. Il 1250 Suzuki è adatto alla trasformazione, avendo la coppia massima a bassi giri riesce a tirare il carrozzino senza difficoltà.