painkiller92 ha scritto:
Personalmente mi sono abituato a fare la doppietta e a rilasciare la frizione con dolcezza e gradualita'...anche se 'allenato' gia' dal vecchio 625 ci e' voluto un po' a prendere l' abitudine di gestire la situazione...altro consiglio che posso provare a darti e' quello di provare a guidare un pochino piu' fluido,magari provare ad entrare in curva con una marcia in piu' perche' ad esempio con la mia cercare di entrare in una curva stretta in prima significa derapata assicurata,cosi' come entrare in curva impiccato con il motore molto su di giri dopo la scalata...ricapitolando, dal basso della mia esperienza, doppietta, rilascio graduale della frizione e, per il momento provare con una guida un po piu fluida...ah e per i primi tempi scalare una marcia alla volta, mollare la frizione e se necessario scalare ancora,perche' ad esempio passando dalla sesta ad una curva da terza all inizio col grosso freno motore potrebbe essere difficile dosare la scalata di tre marce in una volta...ovviamente dando per scontato la corretta regolazione delle sospensioni e la giusta pressione delle gomme
Certo e' che nella guida cattiva ed impiccata bene o male derapera' sempre nonostante gli accorgimenti presi, pero' potrai dosare sfruttare la cosa a tuo vantaggio
fctz170 ha scritto:
vuoi un consiglio da uno che guida un mono ad aria molto scorbutico? regola il cavo dell'acceleratore in modo che prenda dopo pochi mm di rotazione, di serie prende con quasi mezzo centimetro (di circonferenza) di ritardo... E' utile per dosarlo alle partenze ma non permette di far la doppietta. Poi regola la distanza della pinza (prima l'inclinazione che deve essere comoda e permettere di chiudere il gas e pinzare) in modo da avere la leva che va a mettersi sotto bene alle giunzioni delle falangi (quella dell'indice) se per di più ti abitui a frenare con un solo dito (medio o indice) è ancora meglio.
Sulla doppietta non è totalmente necessaria, puoi buttare giù due marce e parzializzare la frizione... se riesco io con una frizione a cavo tecnologicamente datata 1986 e senza parastrappi alla ruota (che è inutile, in fase di rilascio rendono comunque un po' più fluido il posteriore).... ce la fai anche te... con il tempo prenderai la mano e saprai sempre dov'è il punto di stacco e quindi DOVE la frizione realmente è efficace nel parzializzare. La tua è una frizione a secco quindi la risposta è molto diretta e molto pronta, ci serve un pò
Dopo i suggerimenti di fctz170 e painkiller devo dire che, dosando bene la frizione e cercando di aumentare la sensibilità per capire il punto di attacco, il problema del saltellamento al posteriore diminuisce. Credo che regolerò anche l'acceleratore per diminuire la corsa morta e fare facilmente la doppietta in scalata. Grazie!