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Una Domenica di Gennaio
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15229408 Inviato: 11 Gen 2015 21:42
Oggetto: Una Domenica di Gennaio
 

Potevo benissimo stare a letto. Godere del tepore delle coperte di questa domenica di gennaio. Un Mese starno quest’anno per via dei suoi cambiamenti climatici. Freddo al mattino e con temperature quasi primaverili nel pomeriggio. Strano davvero! Solitamente ci si aspetterebbe una bella nevicata oppure, uno di quei geli che non hanno nulla da invidiare all’era glaciale. Potevo stare tra le coperte… Invece, insieme a due altri matti, decido di andare a fare un giro nella riviera del Levante Ligure.
Nebbia al mattino, previsioni viste appena prima di partire molto incerte. Addirittura, il 3B meteo dice che a Genova sta piovigginando. Non ci voglio credere!
Appuntamento all’autogrill di Dorno sull’A7. Come arrivo nel parcheggio, nella nebbia scorgo due sagome luccicanti. Sembrerebbero alieni! Invece, sono i mie due compagni di viaggio. Mi fermo. Li osservo. Beh… potrebbero essere alieni anche loro e molto probabilmente, gli omini delle stelle potrebbero essere sicuramente più belli!
Le ruote delle nostre moto rotolano attente sul manto stradale. I motori martellano i pistoni a regime costante. Il loro rombo è ovattato dalla nebbia che ci accompagna fino a Serravalle Scrivia. All’improvviso, come se qualcuno avesse acceso un asciugacapelli, una folata di aria calda ci colpisce. La nebbia si dirada velocemente e tutto quel che abbiamo di trasparente, visiere, specchietti, occhiali s’appanna all’istante. Sensazione di smarrimento generale ci colpisce. Rallentiamo ed ognuno di noi cerca di ripristinare la visuale. Mai capitata una cosa così in tanti anni!
Il cielo ora è terso. Tira vento. All’orizzonte nuovoloni cupi non promettono nulla di buono. A Busalla l’azzurro terso del cielo lascia il posto ad un colore plumbeo. Arriviamo alle porte di Genova. Piove. Incredibile, le previsioni avevano ragione. Gennaio è più pazzo di un Marzo pazzerello!
Un caffè a Recco, senza focaccia però! Su dai.. come si fa ad inzuppare la focaccia nel caffè! Siamo mica “Crcucchi” noi.
Dirigiamo le prue delle moto verso Portofino. Arriviamo accompagnati da una delicata e birichina pioggerellina e parcheggiamo. Non fa per nulla freddo e le termofodere delle nostre giacche danno fastidio. Ci avviamo a piedi verso il centro. Con il naso all’insù osserviamo i palazzi storici che si affacciano sul porticciolo, con le loro facciate dipinte come bomboniere. Un complesso architettonico bellissimo, da vedere e da elogiare.
Poca gente a passeggio, tutti con gli ombrelli aperti. Cortesemente scatto due foto ad una coppia di turisti poi, due di noi si rifugiano sotto i portici per ripararsi da un improvviso e martellante scoscio d’acqua mentre Il terzo, prova a fare “Schettino” con una barca ormeggiata. Per poco non l’affonda anche se in secca.
Ci rimettiamo on the road. Spruzzati dalle nubi, attraversiamo Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli ed arriviamo a Chiavari. Finalmente non piove più.
Lasciamo le moto a riposare nei pressi della stazione e ci dirigiamo verso il centro. Ci facciamo rapire dai sapori di un discreto menù turistico e dopo pranzo, ci perdiamo tra le bancarelle di un coloratissimo mercatino e tra le barche del porto, cercando quella che più ci si addice. Il sole spende, l’aria è molto calda ed un profumo di salsedine inebria l’atmosfera.
Riprendiamo le nostre cavalcature le quali, si lamentano dello sporco sulle carene e sulle cromature: “Ste moto”! Vanitose come se dovessero sfilare all’Eicma!
Percorriamo un tratto di lungomare fino Sestri Levante. Ci fermiamo per fare quattro scatti ed osservare il panorama. Il mare e leggermente mosso. Spumeggia contro gli scogli nebulizzando il suo aroma intenso che solletica le nostre narici. Respiriamo a pieni polmoni. Speriamo che cancelli tutti i malanni di stagione.
L’ora si fa tarda. Per noi è arrivato il momento di rientrare.
Da Chiavari seguiamo la N225 attraversando la Valle di Fontanabuona con i suoi boschi quieti, in letargo. Percorriamo il Tunnel della Scoffera e dopo una manciata di chilometri, lanciati a caso tra curve e tornati arriviamo a Busalla. Tristemente imbocchiamo di nuovo l’A7 in direzione Milano. Una nebbia densa come latte ci accompagna nelle buio della sera fino a casa.
Giornata strana. Clima pazzo. Ma in tutta sincerità, l’ho preferita al tepore delle coperte.































 
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15229460 Inviato: 11 Gen 2015 22:30
 

Il mare d'inverno... è a colori.
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15229520
15229520 Inviato: 11 Gen 2015 23:58
 

Bel report di viaggio 0509_up.gif
 
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