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Inviato: 12 Ott 2014 20:28
Oggetto: Blues in Town Policoro 08/08/2014
Leggevo report di viaggi lunghi e brevi, dai giri Intercontinentali al viaggio di un ragazzo con una Pegaso 50 di 370 km (Grande ). Da qui ho pensato, perchè non scrivere il report di un viaggio non così estremo, ma mentalmente impegantivo per me e allo stesso tempo molto appagante.
Mi scuso in anticipo se il mio report non sarà ai livelli che molti sperano, me incluso, ma è il primo, abbiate pazienza e chissà se un giorno scriverò un report sul mio viaggio a Nordkapp.
Partiamo dalla preparazione.
Essendo iscritto ad un motoclub della guardia di finanza, stavo aiutando nell'organizzazione del motoappuntamento della mia città il mio mentore motociclistico Enzo, che mi raccontava della sua voglia di partecipare alla "Notte dei Falchi", un motogiro organizzato dai Falchi Lanari che partiva da Pietrapertosa alle 24.00 per arrivare a Policoro per ammirare l'alba in riva al mare; purtroppo non abbiamo partecipato a causa di una stupida ape (lunga storia ).
Insomma qualche giorno dopo ci propone di assistere al Blues in Town organizzato da alcuni suoi amici della Yellowfire nazionale e dai Basilicata Blues Bikers, perchè no!
Inizio a "preparare" la mia Aprilia RS 125 cambiando il pignone e stringendo le viti della valvola di scarico già dal lunedì, in modo da poterla testare 2 giorni dopo con una trasferta di 25 km tutti rettilinei ( povera Rssina). Tutto perfetto!!
Venerdì 08/08, ore 16.00
Tutto pronto, scendo le scale di casa con un sorriso che gira tutto attorno la mia testa .
Mi avvio verso il punto di Rendez Vous (si scrive così?? ) . Siamo io, Enzo che chiamerò Rex (nel motoclub ognuno ha un suo soprannome) con zavorrino il caro hymperion, Zù Biker, Nonno giò e Dark man. Si Parte!!
Facciamo il solito tragitto, costeggiamo la diga di San Giuliano, approdiamo sulla Matera Ferrandina dove un camion ci avvolge in una coltre di fumo e quindi sulla Basentana fino a Bernalda, dove raccatteremo altri due bikers. Di qui fino alla 106, percorsa con, perdonatemi il francesismo, le chiappe stra-strette poichè avendo un 125 non potrei percorrerla...
Comunque, arriviamo a Policoro per le 17.00. Dal parcheggio del municipio ci dirigiamo accompagnati da altri bikers verso il villaggio di Marinagri.
Lasciatemi spendere due parole su questo posto: sicuramente un posto molto esclusivo e costoso, dato le auto parcheggiate di alto livello e gli appartamenti, che hanno davanti il posto auto e dietro il posto barca a vela.
Ci vengono offerti un caffè e un giro del villaggio.
Dopo, intorno alle 20.00 veniamo scortati fino al lido di Policoro, dove avverrà la manifestazione, della quale purtroppo riusciamo a vedere solamente il sound check, che era comunque di un altissimo livello!
Alle 21.00 mangiamo della frittura di pesce da un baracchino montato dietro il palco e dopo aver salutato tutti. alle 22.00 partiamo per Policoro per una tappa carburante.
E qui arrivano i problemi: il mitico CBR1000F del '92 dell'altrettanto mitico e geniale Zù Biker non si accende, proviamo a strappo io ed Hymperion, ma come risultato solamente una grandissima sudata a causa del'abbigliamento motociclistico
Per fortuna Nonno giò è un elettrauto e risolviamo momentaneamente. I tre si avviano, mentre io e Rex aspettiamo i nostri amici di Bernalda. Questo ritardo, nonostante una media di 120 km orari, ci farà ricongiungere solamente sulla Bradanica, quindi praticamente sotto casa.
I 100 km da Metaponto ad Irsina sono a dir poco paurosi: partiti alle 23.30, era la prima volta che guidavo di notte, fortunatamente Enzo faceva da apripista per me con la sua Gs800. Il tragitto più brutto? I 10 km di collegamento tra la strada della diga alla Bradanica: nonostante sia una strada frequentemente battuta da me perchè mio zio ha i campi lì e quindi sono anni che faccio quella strada su qualsiasi veicolo, ho paura. Paura dei cinghiali, che sarà abbastanza infondata dato che le moto li spaventano (immagino e spero), paura delle buche, che ricordavo ci fossero, ma non ricordavo dove fossero, in più la strada non era delimitata da catarifrangenti e per di più la segnaletica orizzontale era quasi invisibile. 8 curve infinite, appena vedo il rettilineo che conosco bene tiro al massimo per ricongiungermi al gruppo. Di qui tutto liscio fino a casa, dove lascio la moto dietro l'auto, dato che il girono dopo devo prenderla alle 7 per andare ad "aprire" il motoraduno.
Appena mi stendo sul mio letto mi addormento dalla stanchezza e dalla tensione.
Spero di non avervi stancati, accetto critiche per migliorare nella stesura dei miei report!!
Ps: per le foto dovete pazientare un poco, spero di riuscire a caricarle domani pomeriggio