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[report]domenica 12/10 intorno al Resegone
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15153337 Inviato: 12 Ott 2014 20:05
Oggetto: [report]domenica 12/10 intorno al Resegone
 

Tornato da un paio d'ore... a breve il resoconto
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15153534 Inviato: 13 Ott 2014 0:26
 

Domenica mattina… no dai sinceramente... icon_mrgreen.gif
Domenica a mezzogiorno, mi alzo e guardo il cielo grigio… la voglia non c’e’.
Mi do una lavata e ripenso al sabato sera terminato da poche ore: sono tornato alle 4,00 ma non ho quei fastidiosi postumi, e comunque le mie 8 ore di dormita me le sono fatte… dopo quelle birre (e un paio di bicchieri di un rum caraibico, portato da un amico appena tornato da una lunga vacanza…) mi servivano.
Ares (il mio cane) si sveglia pochi minuti dopo: anche lui ha fatto serata: e’ stato con me al bar, e poi al pub dove si e’ anche beccato le coccole della cameriera oltre a un paio di salsicce furtivamente (ma neanche troppo) rubate dal mio piatto. Sembra stare peggio di me, eppure ha bevuto solo acqua: doveva guidare lui al ritorno! 0509_vergognati.gif
Mentre lo porto fuori continuo a guardare il cielo: che schifo!
In garage la moto era gia’ pronta: pieno di benzina e borsa serbatoio montata dal sabato mattina… guardo il cielo… guardo la moto… guardo il cielo… guardo la moto… eusa_think.gif ok mi vesto! “Pero’ arrivo solo fino a Lecco” penso, “un caffe’ e torno a casa” massi’ non metto ne pantaloni ne paraschiena, tanto tra un’ora sono indietro.

Passando da Merate e poi da Garlate, la strada mi porta fino a Lecco, dove mi fermo per il caffe’
Uscito dal bar, mentre mi fumo una sigaretta, l’occhio cade sulla cartina che avevo stampato per il giro: se ne sta li sulla borsa serbatoio, per i fatti suoi, sembra quasi voglia nascondersi… ma non mi scappi! Ora ho deciso! Facciamo il giro al contrario!
Due tizi sono fuori dal bar, a giudicare dalle facce devono aver passato un sabato sera infinitamente piu’ intenso del mio… 0509_lucarelli.gif “Scusa, la strada per Barzio?” dopo un inespressivo e imbarazzante silenzio di circa 30 secondi, uno connette e mi indica la strada… poi aggiunge: “ma va che il tempo si mette male” ma il socio subito aggiunge “bhe ma se deve andare a fi*a ne vale la pena”.
Sorrido, ringrazio e parto, pensando “pfff… che ne sanno loro di moto?”

Arrivo a Barzio e proseguo per il Culmine S Pietro.
Inizialmente il cielo sembra aprirsi, e io mi gaso… anche la strada e’ bellina in questo tratto. Poi di colpo, i raggi del sole che hanno provato a farsi spazio tra le nubi si arrendono.





Nonostante il cielo grigio e la pioggerellina che minaccia di anticipare una pioggia ben piu’ seria, il panorama e’ piacevole. La strada purtroppo no.
Le traiettorie sono belle ma l’asfalto e’ trascurato. E poi, in molti tratti, e’ bagnato. E cosparso di foglie inzuppate che fanno scivolare il posteriore ad ogni accenno di piega. Pero’… pero’ poi ti abitui, e cali la velocita’, perche’ capisci che se non cadi puo’ essere divertente anche cosi’, e comunque a quell’andatura la gomma tiene anche sulle foglie. Si si, diventa divertente sentire il posteriore che scivola di un centimetro o due prima di riprendere immediatamente grip. Ovviamente a velocita’ moderata!

Dopo il caffe’ al Culmine S Pietro, mi siedo sulla sella e studio un po’ la cartina (e anche google map). Sono solo e immerso nel silenzio. Quando ad un certo punto un rumore. No… e’ un suono. Un suono piacevole che anticipa l’arrivo di una Ninja verde. Parcheggia al mio fianco. Il centauro mi chiede da che parte vado: scendero’ dalla parte da cui lui e’ risalito. Mi avvisa che la strada e’ veramente brutta: stretta, sconnessa, bagnata e sporca. 0509_lucarelli.gif Gli dico che dall’altra parte e’ uguale.
Dopo mezz’oretta di chiacchere sulle nostre moto, sulle nostre esperienze (di piu’ le sue indubbiamente) il cielo da grigio sembra voler diventare nero. Ci salutiamo.





Scendo sulla SP25 in direzione S Giovanni Bianco, ma poi devio sulla SP24 passando Gerosa, Brembilla, e poi Berbenno e Ponte Giurino tramite SP32 ed SP17.
“Caxxo il “Ninja” aveva ragione, qui fa proprio schifo!”
A 30 km/h le gomme perdono aderenza davanti e dietro, anche a moto quasi dritta, e ad ogni accenno di frenata l’ABS si fa sentire.
Ma non dura tanto, solo per un paio di chilometri o poco piu’. Poi, se pur sporca e umida, la strada diventa un po’ piu’ gentile e ti lascia giocare un pochino con le sue curve… ma senza esagerare, perche’ non ti conosce ancora bene, e rimane un po’ sulle sue… anche se lei ti provoca, non vuole che tu ti prenda troppe confidenze… Come una donna!
Si, la strada e’ donna... impara a conoscerla, a rispettarla, a capire quando puoi “osare” e quando devi andarci piano… e ti fara’ felice, ti regalera’ emozioni uniche.


Attraversando Selino Basso risalgo verso Valsecca. Tramite la SP22 prima e la SP179 poi, mi dirigo verso Torre de Busi, attraversando il Passo di Valcava.
Mentre salgo quelle ripide curve… “ecco, te pareva, adesso pure la nebbia, ma porc… ” E no, non era nebbia: stavo attraversando una nuvola! Sembra una di quelle fiabe per bambini… attraversare una nuvola, anzi, correre in moto dentro una nuvola! A chi lo racconti? Mi viene da ridere... Ma anche questa dura poco. Proseguo.


La strada qui e’ bella, da percorrere ma anche da guardare: una striscia nera, nera come la pece, umida ma pulitissima, chiusa ai lati da due tappeti di foglie di un rosso intenso… che pareva fossero passati con uno spazzaneve a toglierle dalla careggiata e depositarle sulle banchine. Bruscamente, il rosso delle foglie si interrompe e lascia spazio ai lati al verde ancora brillante della vegetazione da un lato, e al marrone del sottobosco e della corteccia degli alberi dall’altro. Mi ricorda una bandiera, ma chissa’ se ne esiste veramente una cosi? Bho, proseguo.

Proseguo ancora e qui lo spettacolo: la strada e’ bella da guidare, anche asciutta in molti tratti e tornanti… ma non mi interessa. A fatica tolgo gli occhi dalla valle: le nuvole adesso sono sotto di me! Si ok, sopra ci sono altre nuvole, ma il sole riesce a passarle se pur timidamente. E quelle nuvole che prima mi minacciavano dall’alto adesso sono impotenti sotto di me… avrei voglia di pisciargli in testa per fargli capire cosa si prova! 0509_vergognati.gif

Ma lo spettacolo offertomi merita rispetto, e la gratitudine per le emozioni provate e’ sincera. Non posso non fermarmi per provare a fotografare, prima di scendere, puntare Calolziocorte e rientrare verso casa.






Mentre sono li fermo ad ammirare il fondovalle penso (io penso continuamente, forse troppo… ma poi agisco) e penso che devo rientrare a casa.
E capisco.
Capisco perche’ rientriamo a casa.
Capisco perche’ torniamo a metterci sotto alle nuvole, invece di rimanerci sopra.
Capisco perche’ torniamo nel traffico, invece di restare nella natura.
Capisco perche’ quando rientriamo, si e’ triste ma non ci pesa piu’ di tanto.
Ci immettiamo su una superstrada quasi completamente dritta attorniati da automobili e rientriamo verso la vita di tutti i giorni.
Ora capisco perche’ lo facciamo.

Lo facciamo per poter tornare in questi posti.
Per poter rivivere ancora, la volta successiva, le stesse emozioni.
Perche’ quelle emozioni le vorremmo condividere con chi ha le nostre stesse passioni.
Perche’ al prossimo giro vorremmo provarle insieme a chi amiamo. Certo “zavorrati” e’ piu’ faticoso, fisicamente e soprattutto mentalmente, perche’ non ci sei solo tu a scivolare su quelle strade umide e sporche.
Ma vuoi mettere quando arrivi sopra le nuvole insieme a lei?

E allora rientro, rientro con la consapevolezza che sto solo prendendomi una pausa fino al prossimo giro.
 
15155479
15155479 Inviato: 14 Ott 2014 23:04
 

Complimenti Ares, non solo per il giro che ti sei gustato anche col meteo non proprio dei migliori, ma soprattutto perchè ciò che scrivi, oltre ad essere piacevole da leggere e suscitare simpatia, traduce in parole le sensazioni che tutti (credo) proviamo sotto il casco.
Ed il fatto del perchè torniamo...beh, a parte che il lunedi si lavora rotfl.gif , però è verissimo che mentre si rientra inconsciamente si sa già che ci sarà una prossima volta!

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15156629
15156629 Inviato: 16 Ott 2014 8:06
 

Fatto anch'io il culmine di s.pietro, in settimana a maggio del 2011.
Ero con il mio socio di scorribande e non c'era anima viva.
Sconsiglio di farlo in stagione, troppo traffico.
Questi posti un po' fuori dal mondo, vanno visitati possibilmente, senza troppa gente in giro.
 
15157283
15157283 Inviato: 16 Ott 2014 18:24
 

orbital96 ha scritto:
Complimenti Ares, non solo per il giro che ti sei gustato anche col meteo non proprio dei migliori, ma soprattutto perchè ciò che scrivi, oltre ad essere piacevole da leggere e suscitare simpatia, traduce in parole le sensazioni che tutti (credo) proviamo sotto il casco.
Ed il fatto del perchè torniamo...beh, a parte che il lunedi si lavora rotfl.gif , però è verissimo che mentre si rientra inconsciamente si sa già che ci sarà una prossima volta!

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Grazie!
si, forse ho calcato un po' con la poetica nell'ultima parte del report icon_mrgreen.gif
però, mentre stavo rientrando verso casa ci pensavo veramente
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15157290
15157290 Inviato: 16 Ott 2014 18:28
 

svicolone ha scritto:
Fatto anch'io il culmine di s.pietro, in settimana a maggio del 2011.
Ero con il mio socio di scorribande e non c'era anima viva.
Sconsiglio di farlo in stagione, troppo traffico.
Questi posti un po' fuori dal mondo, vanno visitati possibilmente, senza troppa gente in giro.

Esatto, ti godi di più il giro! E quando ti fermi sui passi a mirare il paesaggio, a mio parere, le emozioni sono amplificate se non c'è nessuno in torno
 
15158237
15158237 Inviato: 17 Ott 2014 14:43
 

Ciao!
Bel report e belle parole spese!
Il Valcava fu il mio primissimo passo di montagna (in assoluto) con la Moto, la Z.
Ho dei bellissimi ricordi di quella Pasqua (e si era Pasqua)....spetta spetta che ritrovo il mio report...
...spetta...ecco qui: icon_arrow.gif Una Pasqua alternativa|Alla caccia del Passo del Valcava BG

Ci andai con mia sorella, e presi un rischio assurdo..gomme con la cera (avevano 5 km), inesperienza totale, freddo (su c'era un casino di neve!!!), guida del cavolo..poi in 2 non avendo MAI guidato una moto "grossa" (prima avevo un 250cc.... eusa_whistle.gif ) non sapevo minimamente come "cullare" la moto...

Ma dal Valcava tutto ebbe inizio.

Tralasciando il fatto che ci sono un'infinità di passi bellissimi e stupendi nell'Italia (e in Europa...e figuriamoci nel Mondo) e che il Valcava è "piccolino"...per me è il mio primo amore (e come tale non si scorda mai) e mi rimarrà sempre impresso nella memoria.

Ogni volta che devo tirar via la cera da un nuovo treno e fare il consueto rodaggio, il primo passo è lui.
Ogni inizio di nuova stagione, il primo passo è lui.

Non so se si è capito, ma adoro il Valcava, sopratutto per le primissime emozioni che mi ha regalato insieme alla mia Moto.

Grazie Ares per avermi fatto rivivere quei momenti, rileggendo il tuo racconto.

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15158663
15158663 Inviato: 17 Ott 2014 21:32
 

aleksjboss ha scritto:
Ciao!
Bel report e belle parole spese!
Il Valcava fu il mio primissimo passo di montagna (in assoluto) con la Moto, la Z.
Ho dei bellissimi ricordi di quella Pasqua (e si era Pasqua)....spetta spetta che ritrovo il mio report...
...spetta...ecco qui: icon_arrow.gif Una Pasqua alternativa|Alla caccia del Passo del Valcava BG

Ci andai con mia sorella, e presi un rischio assurdo..gomme con la cera (avevano 5 km), inesperienza totale, freddo (su c'era un casino di neve!!!), guida del cavolo..poi in 2 non avendo MAI guidato una moto "grossa" (prima avevo un 250cc.... eusa_whistle.gif ) non sapevo minimamente come "cullare" la moto...

Ma dal Valcava tutto ebbe inizio.

Tralasciando il fatto che ci sono un'infinità di passi bellissimi e stupendi nell'Italia (e in Europa...e figuriamoci nel Mondo) e che il Valcava è "piccolino"...per me è il mio primo amore (e come tale non si scorda mai) e mi rimarrà sempre impresso nella memoria.

Ogni volta che devo tirar via la cera da un nuovo treno e fare il consueto rodaggio, il primo passo è lui.
Ogni inizio di nuova stagione, il primo passo è lui.

Non so se si è capito, ma adoro il Valcava, sopratutto per le primissime emozioni che mi ha regalato insieme alla mia Moto.

Grazie Ares per avermi fatto rivivere quei momenti, rileggendo il tuo racconto.

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Grazie!
Ma devo ricambiare i complimenti: mi sono letto il tuo report e merita veramente 0509_up.gif

Capisco quello che dici riguardo il "primo passo" , per me è il crocedomini: moto da 2 mesi, foglio rosa, tanta tensione che non sono riuscito neanche a godermelo a pieno... mi limitavo a seguire gli amici che ho conosciuto in quell'occasione... ma sarà sempre in un angolo del mio cuore.
Questo però rimarrà sempre il primo giro in montagna in solitaria e forse il fatto che sono partito senza aspettative, anzi quando sono partito da casa non avevo neanche intenzione di farlo, ha amplificato le emozioni che ho provato.

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