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Inviato: 5 Ott 2014 17:53 Oggetto: Un giovedì fuoristrada sull'Altipiano
Era un po' che ci pensavo, che ne avevo voglia, ma tra impegni famigliari e di lavoro non ero mai riuscito a ritagliarmi lo spazio per farlo;se ci aggiungiamo questa "mezza stagione" infinita...
Togliere un sabato o una domenica alla famiglia per un giro in moto... un po' mi sentivo in colpa; e poi ci voleva la compagnia giusta per quello che avevp in mente.
Quando ho comprato la moto ho scelto una enduro-stradale perché mi sembrava mi desse più libertà nel mio gironzolare a caso: non volevo ritrovarmi di fronte ad un tratto di sterrato e dovermi fermare, così ho preso l'Honda NCX con il DCT, probabilmente la più stradale di tutte le enduro.
Finalmente si presenta l'occasione giusta: avendo lavorato un fine settimana devo fare "recupero" infrasettimanale. Non consumo ferie, non rubo fine settimana alla famiglia, durante a settimana c'è anche meno gente in giro... se arrivasse anche una bella giornata!
Comincio così a cercare in rete se c'è qualche strada non asfaltata da percorrere dalle mie parti e trovo indicazioni varie su: monte Corno, Campomulo, Marcesina... la cosa comincia a prendere corpo.
Per le stradine che interessano a me google maps serve a poco, tiro fuori una mappa dei sentieri e studio un itinerario; nel frattempo propongo ad un collega con il Versys 650 di farmi compagnia: non ci vuole molto a convincerlo.
Studiati bene gli impegni lavorativi fissiamo la data per giovedì 2 ottobre e osserviamo le previsioni meteo: martedì nuvolo, mercoledì pioggia, giovedì SOLE!
Effettivamente martedì è nuvolo e mercoledì piove: confidiamo nel sole di giovedì che si presenta puntuale all'appuntamento.
Si parte con calma perchè prima bisogna adempiere agli obblighi famigliari, ma quando la moglie è al lavoro, la piccola al nido ed il grande a scuola posso finalmente prepararmi per il mio tour.
Arrivo all'appuntamento al casello di Limena con 5 minuti di ritardo e trovo Gianarlo ad aspettarmi leggendo il libretto d'uso e manutenzione della sua Versys: hai visto mai che torna utile?
Poco prima delle 9 siamo in autostrada per i 60km fino a Piovene Rocchette: il motore della NCX gira tranquillo a 3200giri per stare sui 110km/h; andare più veloci (con il cupolino minimalista che ha fornito mamma Honda) vuol dire doversi attaccare al manubrio; è buona, invece, la protezione sulle gambe.
A Caltrano ci fermiamo per un caffè ed un tizio ci informa che forse la strada per Monte Corno è chiusa e ci dà indicazioni alternative che fortunatamente non servono.
Sono le 9:45 e comincia l'ELOGIO DELLA LENTEZZA: per le prossime ore la strada e lo spirito del viaggio imporranno di viaggiare ben sotto i 40km/h usando praticamente solo il 30% del cambio: prima e seconda. D'ora in poi non vi so dare riferimenti precisi: smettiamo di guardare orologio e contachilometri e andiamo.
Lasciamo subito la provinciale preferendo le stradine interne dove traffico e rumori lasciano il posto a silenzio e profumodi bosco: viaggiare con la visiera alzata è un obbligo.
In breve siamo a Monte Corno, una delle tante cime che italiani ed austriaci si sono contesi durante la prima guerra mondiale, qui fu catturato Cesare Battisti.
Un'enorme vela di cemento armato segna la vetta: un monumento ai caduti.
Lasciamo le moto per fare l'utimo tratto a piedi: un po' perché c'è un divieto e un po' perché... è giusto così.
Ormai siamo in quota (sopra 1700m) e ci avviamo per la strada che si addentra nell'altipiano; a breve finisce l'asfalto e procediamo con calma. Io, con il DCT, passo in manuale sullo sterrato: praticamente viaggio sempre in seconda con un filo di acceleratore.
Ad un bivio un cartello "Cimitero militare inglese" stuzzica la nostra fantasia: la strada si addentra nel bosco ed è un po' impervia, ma non ci sono divieti: si va.
Da qui in poi, non so per quanto tempo (fino ad ora di pranzo, comunque) ci siamo mossi su strade ora forestali ma chiaramente di origine militare. Chiusi in un bosco di abeti non abbiamo avuto molta scelta sul percorso da fare: l'unico senza divieti. La strada peggiora, con molti sassi smossi che si spostano
sotto le ruote, salite impegnative e vari passaggi in cui ringrazi di avere una moto alta da terra (e un paio di volte ho pure ringraziato quella specie di para motore in plastica che ho sotto).
Ci si muove con molta calma, cercando il posto migliore dove mettere le ruote ad ogni metro che passa e tenendo la moto in equilibrio praticamente da fermi. Ad un certo punto sbaglio un passaggio e sono costretto a fermarmi, mi assale un dubbio: come si fa una partenza in salita, con la ruota anteriore in buca, la posteriore sul ghiaino e senza la possibilità di modulare con la frizione? Nell'unico modo possibile: tengo la moto ferma col freno posteriore ed accelero delicatamente. Funziona, il DCT è promosso anche qui.
A dire la verità è in discesa che ho avuto qualche problema: in prima senza un filo di acceleratore la logica del cabio apre la frizione e si scende come in folle usando il freno posteriore, che peraltro non ha mostrato assolutamente nesun segno di affaticamento. Sul cruscotto non si accende nessuna spia, ma l'ABS a velocità inferiori ai 10km/h si disattiva come previsto (e questo non mi sembra negativo in fuoristrada).
Rientriamo nella civiltà: asfalto e addirittura indicazioni stradali; dicono che daa dove arriviamo si va ad Asiago. Sarà vero, ma non abbiamo capito come sia possibile.
Un bivio ci propone a destra un rifugio e a sinistra il bosco: ovviamente andiamo a destra. DOpo 15min di strada ci rendiamo conto che stiamo compiendo un anello e preferiamo tornare sui nostri passi. RItornati al rifugio un ragazzo si avvicina e ci chiede: "Vi siete persi?"; io e Giancarlo ci guardiamo e rispondiamo: "Non ci siamo persi, perché non stiamo andando da nessuna parte e quindi ogni posto va bene".
Visto che ormai è l'ora decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa, ma scopriamo che, a partire da ottobre, il rifugio è chiuso il lunedì ed il giovedì: azz...
Entriamo lo stesso e troviamo il gestore: "Siete chiusi?" "Perché?" "E' scritto fuori" "Davvero? Beh, io sono qui, voi siete qui... vi va bene: salsiccia, polenta, patate, funghi, crauti ed una bella fetta di formaggio avvolta nello speck e passata sulla piastra?". Lascio a voi la possibile risposta.
Non ci siamo persi, ma abbiamo solo una vaga idea di dove siamo: in 2 abbiamo 4 telefoni delle principali companie e non c'è una tacca di rete (magnifico!) e sotto il portico dove mangiamo neppure il GPS ha segnale sufficiente. Ci godiamo i colori dell'autunno.
Ripartiamo rifocillati sotto un celo un po' ingrigito ma non preoccupante. Ovviamente l'asfalto dura poco e "con somma tristezza" ci tocca imoccare l'ennesima strada sterrata per scendere a Cesuna.
Da Cesuna a Gallio ci tocca sopportare la provinciale per alcuni chilometri, ma ormai abbiamo preso il passo lento e raramente superiamo i 50km/h.
A Gallio vediamo che il tempo tiene e decidiamo che possiamo affrontare anche un altro tratto di strade secondarie, evitando però di arrivare fino alla base dell'Ortigara per recuperare un po' di tempo sul rientro. Dopo alcuni km di stradina asfaltata raggiungiamo il bivio: a destra Marcesina, a sinistra Piazzale
Lozze/Monte Ortigara; ci guardiamo in faccia e diciamo: "Dovremmo andare a destra, ma se è tutta asfaltata... sinistra!". Ovviamente dopo neanche un chilometro l'asfalto finisce per lasciare il postoad uno sterrato pieno di buche e pozzanghere; si ritorna a passo d'uomo cercando di bagnarsi il meno possibile, ma qualche bello spruzzo si alza lo stesso. Questo tratto dura vari chilometri, fortunatamente il fondo si mantiene sempre compatto: sul fango le nostre gomme "urbane" ci avrebbero fatto penare non poco. Un paio di volte, sui tornanti, rischio di perdere l'anteriore su qualche grosso sasso e mi salvo con un piede a terra.
Ovviamente qui la strada è asciutta, prima non ci si poteva fermare.
Siamo ormai sulla piana di Marcesina quando ritorna l'asfalto
Qui, d'inverno, si viaggia facilmente a -25°C/-30°C di minima!
Ad Enego ci fermiamo per un caffè e guardiamo le condizioni delle nostre "motine"
Neanche male per 2 "cittadine"; fanno più scena dei GS1200 belli lindi parcheggiati pochi metri più in là.
Ormai la gita è finita, ci mancano giusto una dozzina di tornanti per scendere in ValSugana e poi rientrare a Padova.
Siamo ormai così abituati al ritomo lento che i mettiamo oltre 30km di statale per riprendere un ritmo stradale, così intanto ricominciamo a respirarci lo smog dietro ad un camion.
Un giro di circa 260 chilometri di cui circa 100 fuori dai normali percorsi ed almeno 50-60 di sterrato. Onestamente non pensavo ci fossero che pochi chilometri di strada non asfaltata da fare "legalmente" da queste parti, invece è stato possibile divertirsi non poco su percorsi che certamente sono il limite di quanto possibile senza modifiche alle moto.
Credo di poter dire che con un paio di gomme più adeguate ed un paramotore appena degno del nome si possano togliere alcuni sfizi anche quelli che scendono da enduro "vere". Anche il DCT non ha affatto sfigurato (a parte quanto detto sopra) e a fine giornata Giancarlo, col Versys, si massaggiava l'avambraccio sinistro per il continuo gioco di frizione; io, invece, non avevo nessun problema a pollice ed indice!
PS: Le pocche foto sono ovviamente state scattate quando la situazione della strada permetteva di fermarsi e ripartire in sicurezza, quindi nei posti più semplici.
PS2: Scusate se sono andato lungo, ma se la racconto... la voglio dire tutta.
Piecio_point
MotoGp
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Inviato: 5 Ott 2014 18:34
bravo......
gran bel giro e gran bel racconto!
RobertHonda
Senza Benza
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Inviato: 5 Ott 2014 20:28
Piecio non so che dire .......... se non che potresti essere il mio "alter ego" veneto Hai descritto una gita motociclistica che, se fossi stato in zona, mi avrebbe coinvolto in tempo zero.
Appartiene, come "meta" e tipo di ritmo di viaggio a quanto preferisco in merito alle due ruote e un motore.
Bravi entrambi, ma tu ancor di più perchè hai dimostrato che la nostra motina può fare molto di più di quanto la maggior parte della gente pensi.
Personalmente però non avevo dubbi, avendo fatto percorsi simili al tuo
dumdum11
125 Champ
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Inviato: 5 Ott 2014 20:37
Anche io ero convinto che andasse tutto bene, altrimenti non mi sarei infilato in certi passaggi
Il fatto è che il DCT bisogna imparare a gestirlo e non avevo idea di come avrei dovuto comportarmi nei suoi confronti.
Aggiungi poi che la mia espetienza di fuoristrada è limitata ad un po' di mountain-bike (e neanche tantissima, ché la mia 2 ruote a pedali ha le gomme strette)...
Comunque credo che il tratto da Monte Corno a Cesuna sia interessante anche per chi ha più esperienza, non fosse altro per la lunghezza.
Piecio_point
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Inviato: 6 Ott 2014 9:36
Che dire grandissimi
Pecio l'anno prossimo mi ci devi portare
marcuzio
Senza Benza
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Inviato: 6 Ott 2014 11:30
marcuzio ha scritto:
Pecio l'anno prossimo mi ci devi portare
E' un peccato aver scoperto questo percorso alle soglie dell'inverno, ma direi proprio che dobbiamo annotarcelo per la prossima primavera!
Piecio_point
MotoGp
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Inviato: 6 Ott 2014 12:49
Piecio_point ha scritto:
E' un peccato aver scoperto questo percorso alle soglie dell'inverno, ma direi proprio che dobbiamo annotarcelo per la prossima primavera!
L'anno prossimo recuperiamo
marcuzio
Senza Benza
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Inviato: 10 Ott 2014 6:28
Pecio si può avere un idea cartacea del percorso giusto per dargli un occhiata ????
marcuzio
Senza Benza
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Inviato: 10 Ott 2014 17:17
Piecio_point
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Inviato: 13 Ott 2014 9:01
grasssssssssssssssssssssssssssssie
marcuzio
Senza Benza
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Inviato: 20 Feb 2015 7:24
Piecio_point ha scritto:
E' un peccato aver scoperto questo percorso alle soglie dell'inverno, ma direi proprio che dobbiamo annotarcelo per la prossima primavera!
Pecio che ne dici di iniziare ad organizzare
marcuzio
Senza Benza
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15261846
15261846
Inviato: 20 Feb 2015 15:14
marcuzio ha scritto:
Pecio che ne dici di iniziare ad organizzare
Direi che è un po' prestino...
da quelle parti la neve abbonda ancora e le temperature viaggiano sul polare.
Penso che bisognerà valutare le cose a fine marzo;
teniamoci in contatto.
Piecio_point
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Inviato: 21 Feb 2015 7:08
Piecio_point ha scritto:
Direi che è un po' prestino...
da quelle parti la neve abbonda ancora e le temperature viaggiano sul polare.
Penso che bisognerà valutare le cose a fine marzo;
teniamoci in contatto.
marcuzio
Senza Benza
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Inviato: 28 Mar 2015 11:16
Pecio siamo ad aprile
marcuzio
Senza Benza
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15298920
15298920
Inviato: 30 Mar 2015 12:48
Ho cominciato a studiare il percorso...
Il problema è pensare a qualche data possibile.
Piecio_point
MotoGp
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15300890
Inviato: 1 Apr 2015 6:04
Piecio_point ha scritto:
Ho cominciato a studiare il percorso...
Il problema è pensare a qualche data possibile.
vedrai che una data la troviamo
marcuzio
Senza Benza
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15316055
15316055
Inviato: 15 Apr 2015 20:34
veramente un bel report.
Avevo fatto del fuoristrada nel bosco in salita e meno male che non l'ho fatto in discesa ...non sapevo e non immaginavo che il dct in prima in discesa andasse in "folle" .
Appena possibile devo provare in manuale e di seconda in discesa , ma credo che comunque lui sotto una certa soglia passi in prima e poi in frizione ....
vabbè comunque in salita mi son divertito ed in discesa al massimo ci vai con le "molle" hahahahah
Frankfnc
Senza Benza
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15334516
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Inviato: 5 Mag 2015 12:27
Piecio_point ha scritto:
Ho cominciato a studiare il percorso...
Il problema è pensare a qualche data possibile.
Non è che studi troppo ????
marcuzio
Senza Benza
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15334757
Inviato: 5 Mag 2015 15:40
marcuzio ha scritto:
Non è che studi troppo ????
Shhhhh che se lo distrai gli tocca ricominciare da capo
Scusa Piecio ma non ho resistito
kli
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15335934
Inviato: 6 Mag 2015 16:24
Va be' dai, diciamo che ho pensato anche troppo
Fino a poco tempo fa c'era ancora un po' di neve in giro e le temperature non erano proprio "gradevoli".
Resta il problema della data perché guardando il calendario i fine settimana sono piuttosto impegnati,
mi piacerebbe ripeter l'esperienza infra settimana,
anche perché nei week-end si rischia di trovare molta più gente a passeggio.
Piecio_point
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