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Inviato: 8 Giu 2014 22:24
Oggetto: Chianzutan/Zoncolan/Crostis/Rest ....6.6.2014
La giornata non era cominciata col piede giusto :- percorsa la val d'Arzino con l'idea di imboccare la valle di Preone , troviamo la strada chiusa per frana
Poco male, pensai :- valichiamo sella Chianzutan ....i km sono gli stessi ...
Al bar di sella Chianzutan chiedo come mai non ci sono motociclette sul piazzale antistante e vengo informato che la strada che scende a Verzegnis è chiusa per lavori in corso .-
Noooo strade chiuse ....noooo .... In soccorso arriva il marito della barista che mi indica una strada sterrata per aggirare l'interruzione. Meno male, però con il prezzo della paura di cadere per la pendenza in discesa .... apprensione e timore assaporato
Dimenticavo di dire che ero assieme ad una compagna di viaggio....e devo anche qui complimentarmi con lei per la sicurezza nel controllare la moto .- :handshake
Arriviamo a Ovaro ancora in festa per il recente passaggio del Giro d'Italia ed il tutto mette allegria anche a noi :happy
La porta dell'inferno ha accolto i corridori ....... ed ora accoglieva anche noi :thumbup:
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La novità del Giro d'Italia 2014 , dal punto di vista "salita dello Zoncolan", è stato quest'arco che segna l'inizio ufficiale della salita e che sarà punto di partenza per una futura crono-scalata, sempre riguardo la corsa rosa ....
La "porta dell'inferno" è inizio di fatica ciclistica; la fatica di una salità fino allo scollinamento ...al traguardo, con solo un km di attenuazione attraversando le gallerie prima degli ultimi ripidi tornanti.-
Prendiamo respiro anche noi prima del traguardo ....
..........la meta dello Zoncolan è stata raggiunta .........
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E' ora di pranzo :- .......ci fermiamo sullo Zoncolan, al "Cocul" dove mi fermavo già negli anni '70, salendo a piedi, ed era il primo rifugio nato sullo Zoncolan quando non si parlava neanche di impianti di sci ...turismo ciclistico...ecc. ecc.
Pranzato....chiaccherato...rilassati....siamo scesi a Sutrio per risalire a Ravascletto con in mente la PANORAMICA DELLE VETTE .
Ben presto capiamo che ci sono delle difficoltà .... i cartelli sono chiari :- strada chiusa !
Non perdo le speranze ....... e mi intrattengo con un signore del luogo che rastrellava il fieno in un prato ......chiedo cerco di capire le condizioni della strada e capisco che da Ravascletto non vale la pena andare neanche fino allo sbarramento della neve.
Il luogo lo conosco un po' anch'io ....e chiedo se da Comeglians-Tualis si può arrivare al rifugio d'alta quota "Chiadinas" proprio sotto il Monte Crostis. --- Mi risponde di provare ...lui non lo sapeva.-
Scendiamo quindi a Comeglians e ignorando i divieti ....tentiamo ! A posteriori, direi osiamo !!
A Tualis i cartelli ci ricordano un Giro d'Italia che però non è passato dove era stato programmato ...speso denaro e fatica ... ed annullato qualche ora prima per "disorganizzazione" ....
Strada salendo ci fermiamo in un punto panoramico .........
.......e subito dopo iniziano le difficoltà :- slavine impedivano il passaggio di automobili e fortunatamente abbiamo sempre trovato lo spazio per oltrepassarle ...
Oltrepassata ...una...due...tre slavine i km son diventati centinaia di metri per arrivare al "passo" ....Monte CROSTIS ....alla malga/rifugio Chiadinas...... e diventava un vero peccato non aver raggiunto la quota più alta della PANORAMICA DELLE VETTE .....
Vedevo la mia compagna di viaggio con la voglia di raggiungere la meta superiore al pericolo dei difficoltosi passaggi .... ed allora ....si dai ...si passa....si dai....(e sinceramente pensavo anche al fatto che dovevamo necessariamente ripassare per tornare indietro....) ....
META RAGGIUNTA
.....guardando il rifugio Chiadinas dall'alto al basso , con le marmotte che lo circondavano .....
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Orbene ....le mete che avevamo in mente le avevamo raggiunte....gustate....fotografate ....e lì, sopra il rifugio d'alta quota Chiadinas e sotto la vetta del monte Crostis decidiamo il ritorno alla pianura ...alle nostre abitazioni.
Potevamo scegliere una strada "scorrevole", praticamente un trasfert , o scegliere strade tortuose valicando qualche passo :- scambio di pareri, di esperienze, e decidiamo di scegliere l'itinerario che passa sul passo Rest .-
In foto le strade percorse in giornata ....in montagna
La strada del passo Rest è una strada che "stanca" ....Anche affrontandola con la massima calma, la sua tortuosità poco gustosa nella guida dopo un susseguirsi di tornanti, fa venir voglia di fermarsi . Ed al passo ci siamo fermati .....
..............poi via...via...prima che il sole mangi le ore
Al mattino, casualmente, avevamo incrociato un amico ....Mario, col quale ho passato una bella giornata in moto ieri ....sulle Dolomiti....su strade pressochè sconosciute ai più, sterrate, ex mulattiere per niente allargate...........; l'abbiamo incrociato durante il suo servizio in automobile rossa con lampeggiante (spento) blu ..........ci ha riconosciuti ....ci siamo fermati ....e ci ha regalato questa foto ricordo .............
...............sempre con lampssssss (almeno finché si può ! )
.................aquilasolitaria