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Inviato: 1 Dic 2013 5:12
Oggetto: Maratea è per sempre
L'ho pensata, l'ho vista, l'ho sognata, l'ho raggiunta, l'ho vissuta, l'ho amata: Maratea.
Ebbene, nel Settembre del 2013, come uno stolto, mi son reso conto di cosa avevo ad un tiro di schioppo e che non avevo mai osato raggiungere: Maratea.
Dopo un indimenticabile ma troppo restrittiva visita, ho preparato e organizzato un viaggio in solitaria, che mi ha permesso di vedere tantissimo. In un solo giorno, L'ho percorsa tutta, anche nel paese e oltre, ogni mio movimento lo avevo previsto. E' stata una gran soddisfazione, ma ora non vedo l'ora di ritornarci.
Ve la racconto in prosa, perchè non mi viene altro modo di raccontarla e purtroppo non gli posso rendere giustizia ne con le parole, ne con le foto. Avrei voluto fotografarla meglio, ma purtroppo l'alba e il tramonto si posson fotografare solo quando puoi pernottare, anche se al tramonto qualcosa la ho realizzata.
Ma un giorno riuscirò nel mio intento.
Ti slarghi per 33 km di coste di incredibile varietà:
Dove piane e sabbiose, dove incantevolmente frastagliate,
dove nere spaggie di lava, dove scoscese scogliere di rocce,
scogli, isolotti o raccolte falcature abbaglianti.
Sei tu, Maratea,
luogo di primordiali bellezze, colori, forme,
posto dove si vedon sviare gli scoiattoli
su un ramo che allunga a picco
nell'infinita suggestione del tuo dorato mare.
Non son allegorie o fantasticherie, ma normali realtà che bisogna accettare,
quando lontan da te. ormai saranno fulcro di ogni mio pensiero.
L'emozione delle prime curve di Castrocucco,
dove una buccia di arancia tolta dal frutto senza rotture,
una strada è stata adagiata sui tuoi monti a strapiombo sul mare,
dove cavalcando il mio luccicante destriero,
scorgo all'apertura dei tornanti
tratti di frastagliata costa
che un malesser fanno venire
solo a pensare che vi sarà un viaggio di ritorno.
Il tuo cristo, che ti sovrasta,
che guarda sia all'infinito mare, che ai sterminati monti lucani,
è solo un simbolo, in quando nel punto in cui si trova,
l'infinito della tua bellezza sarebbe comunque esistito.
Quanto è stato bello percorrere le tue coste in pedalone,
partendo dal faraglione di Santa Teresa,
per arrivare fin dopo l'isola di Santo Janni,
dove la Punta della Matrella ti ama e ti vede fluttuare sull'acqua arancio come i frutti della tua terra
in uno scenario di cavalleresco splendore.
E come è stato emozionante scoprirti con i tanti sentieri che hai
per conoscere incantevoli spiagge che tu custodisci.
Ma di te ho visto troppo poco.
Vorrei navigarti dal tuo primo km al tuo trentatreeisimo lungo il tuo limpido mar.
Vorrei nuotare e immergermi nei tuoi fondali, ricchi di colori e vita.
Vorrei camminare per i tutti i tuoi promontori guardando le tue variegate coste.
Vorrei sorvolarti in deltaplano, associando la più bella sensazione in natura a te.
Perchè averti vista per come ho potuto è stato troppo poco