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Inviato: 11 Ott 2013 18:32
Oggetto: Parco dei Monti Picentini in Moto
FOTOGALLERY: Link a pagina di Facebook.com
VIDEO: (alla fide dell'articolo) Link a pagina di Inmotoper.wordpress.com
Il profumo della natura, l’incontaminazione e il fascino di un borgo antico, saranno gli ingredienti giusti per questo weekend.
Impostiamo il percorso che desideriamo tramite Tyre e lo carichiamo sul nostro Tom Tom Rider.
Partiamo da Napoli percorrendo l’Autostrada Napoli-Canosa e prendiamo l'uscita Avellino Est.
Seguendo le indicazioni verso Serino entriamo ufficialmente nel Parco Regionale dei Monti Picentini, in Irpinia.
Per gli amanti del trekking sicuramente è da menzionare la vetta alta ben 1.810 m slm del Monte Cervialto, uno dei più imponenti di tutta la Campania.
Seguendo la Strada Statale 574 riusciamo a dimenticare il caos ed il trambusto della metropoli: qui regna la pace della natura.
paesaggio dal terminio paesaggi del terminio 2
La strada scorre piacevolmente tra faggi e castagneti, dove è frequente trovare venditori di prodotti tipici tra cui formaggi e salumi.
Le curve non mancano e lo stato del manto stradale si presta alla perfezione per la guida “allegra”, ma bisogna tenere alta la concentrazione data la presenza di innumerevoli pascoli.
Ricordiamo che siamo noi gli intrusi, quindi massimo rispetto per i nostri amici animali.
cavalli terminio pascoli terminio
La SS574 è nota anche per la presenza di diversi sentieri per la conquista della vetta del Monte Terminio.
Lungo la strada è possibile trovare diverse aree pic-nic ben attrezzate, con tavoli e panche in ottimo stato.
lago lacenoDiretti verso Montella seguiamo le indicazioni per Bagnoli Irpino al fine di raggiungere il famoso Lago Laceno, a quota 1.000 m slm, meta molto nota agli appasionati della natura e degli sport invernali.
Lo scenario è molto suggestivo: una grande piana e al centro il lago dove si specchia il Monte Cervialto. In questo periodo dell'anno il bacino non è pieno, ma ammiriamo ugualmente questo spettacolo della natura, passeggiando sulle sponde del lago.
Per il pranzo ci affidiamo alla cucina del Ristorante Il Peperoncino, a due passi dal Laceno; piccolo e caratteristico, arredato in legno, le cui pietanze soddisfano a pieno i nostri palati.
Torniamo in sella percorrendo una stradina tortuosa e immersa nei boschi, la quale dopo 22 km ci porta dritti a Calabritto.
paese calabritto castelloVisitiamo la città vecchia dove sono in corso dei lavori.
Calabritto è un comune della Provincia di Avellino, d'origine medioevale, noto purtroppo per aver subito i danni devastanti del terremoto del 1980, dove persero la vita 100 persone.
Anche se il paese è stato ricostruito, è ancora possibile osservare le rovine al Borgo di Quaglietta che attualmente è quasi disabitato.
Di uno spettrale spettacolo è la vista sul Castello Medievale del 1200, il quale evidenzia ciò che il terremoto è stato in grado di “realizzare”.
Il contachilometri parziale ci segnala che abbiamo percorso 165 chilometri di puro incanto. La totale assenza di traffico, ci ha portato in una dimensione quasi surreale. Percorrere in moto queste strade col la semplice bellezza di madre natura ci ha fatto sentire tutt’uno con essa.
A circa 10 chilometri troviamo Materdomini di Caposele, dove è previsto il soggiorno presso il bed&breakfast "La Casa di Mimma".
La struttura è spettacolare, in perfetto stile inglese. Ricca di alberi, fiori, uno stagno e addirittura una casa sull'albero!
La proprietaria, Mimma, oltre che molto simpatica e disponibile, ama tanto chi viaggia in moto! Quindi ci sentiamo a casa.
la casa di mimma materdomini caposele la casa di mimma casa sull'albero la casa di mimma giardino
Scarichiamo i pochi bagagli che abbiamo, un paio d'ore di riposo e come già programmato, ci lasciamo guidare dal nostro amico Tom Tom Rider verso Rocca San Felice.
Situato a 750 m slm, Rocca San Felice è un paesino d'origine medioevale che conserva alla perfezione tutte le caratteristiche di quel periodo.
Visitando il borgo di sera, le luci calde colorano d'ambra le stradine e le case, regalando quel tocco di magia in più.
Dalla piazza centrale, dove domina lo scenario un enorme Tiglio, simbolo del paese e luogo d'incontro degli abitanti, percorriamo una stradina di pietra che ci porta dritti fin su al belvedere, dove c'è il Castello. Da qui il paesaggio è molto suggestivo e quasi fiabesco, grazie all'illuminazione molto leggera e delicata.
rocca san felice vicoletti rocca san felice rocca san felice vicoletti 2
Ceniamo al ristorante La Ripa, dove mangiamo benissimo: due primi piatti, due dolci e l'antipasto offerto dalla casa. Solo 12 euro a persona.
valle della cacciaIl secondo giorno ci alziamo di buon ora e grazie ad una bella colazione preparataci dalla signora Mimma con miele, marmellate, biscotti e latte appena munto, siamo pieni d'energia.
Con tenute sportive ci dirigiamo verso Senerchia per visitare l'Oasi WWF Valle della Caccia.
Non lasciamoci ingannare dal nome, la riserva è affascinante e molto protetta.
All'ingresso ci accoglie Eugenio, il custode dell'Oasi, che ci da un pò di notizie.
Una fitta area con rari pini neri, faggi, orchidee, valli, torrenti e cascate. Il sentiero è lungo un chilometro ed è percorribile anche dai meno esperti.
Tra la fauna troviamo il lupo, il gatto selvatico, il gufo e tante altre specie.
Con un biglietto di soli 2 euro si ha accesso all'Oasi.
La passeggiata è molto piacevole e semplice. Lungo tutto il percorso siamo accompagnati dalla costante presenza delle acque e sarà cosi fino alla meta finale: la Cascata di Acquabianca alta ben 30 metri!
valle della caccia ponticello valle della caccia torrente valle della caccia cascata
Salutiamo Eugenio e andiamo a pranzo presso il ristorante La Masseria, sempre a Senerchia. Mangiamo tanto e bene: due antipasti, due primi e acqua naturale a soli 9,50 € a persona. E il servizio è anche molto efficiente!
Di pomeriggio visitiamo, a Materdomini di Caposele, l'Acquedotto Pugliese alimentato dal fiume Sele che sembra essere il più lungo del mondo, e capace di offrire acqua a molte regioni circostanti. Dopodichè raggiungiamo il Santuario di San Gerardo, il santo protettore delle mamme e dei bambini.
Più che un santuario è un vero e proprio complesso religioso. Visitiamo la chiesa e le stanze dei presepi, ma quella che più ci impressiona è la sala dei fiocchi. Una stanza enorme piena zeppa di fiocchi evocativi delle nascite e di foto di bambini.
acquedotto e valle della madonnina caposele santuario di san gerardo sala dei fiocchi san gerardo
La serata la passiamo a Nusco, paese inserito tra i borghi più belli d'italia.
Passeggiamo per le vie della città ammirando la cattedrale e i murales di via Roma che ritraggono scene di vita comune.
A cena ci deliziamo con un ottima pizza "annaffiata" con coca cola.
murales nusco cattedrale nusco pizzaIl terzo, ed ultimo giorno di questo weekend, raggiungiamo Valva, a circa 20 km da Materdomini.
Questa piccola città è situata a quota 510 m slm ai piedi del Monte Eremita e del Monte Marzano, e qui visitiamo la Villa d'Ayala.
L'accesso è proprio al centro della città e prevede un biglietto di 5,00 € a persona.
La villa si estende per circa 17 ettari, in cui possiamo trovare lecci, castagni ed aceri.
Il parco è ricco di fontane, statue rappresentative, come ad esempio quelle che raffigurano le 4 stagioni, e suggestive caverne; fate attenzione ai numerosi pipistrelli che le popolano!
Troviamo anche il Castello, una volta residenza della famiglia d'Ayala e Valva, con uno sviluppo planimetrico di circa 600 metri quadrati ed ingloba la torre ed un bel cortile.
Impieghiamo circa 60 minuti per completare la visita.
castello villa d'ayala villa d'ayala statua
Cosi termina il nostro weekend nel Parco Nazionale dei Monti Picentini.
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Questo è l'itinerario percorso: [googlemaps Link a pagina di Maps.google.it