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Francia, tra passi e gorges, due giorni in solitaria
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14632533 Inviato: 12 Set 2013 15:56
Oggetto: Francia, tra passi e gorges, due giorni in solitaria
 

Un po' di ferie fuori stagione (programmate strategicamente icon_asd.gif ) mi permettono di fare quello che preferisco: viaggiare in settembre, senza la calca del mese di agosto, con belle giornate anche se frescoline, su itinerari programmati in quelle mattine in cui in ufficio hai mille cose da fare e poca voglia 0509_vergognati.gif

L'itinerario iniziale doveva essere di tre giorni ma il brutto tempo di domenica mi ha fatto posticipare a lunedì alcuni lavori che necessitavano di ottime condizioni atmosferiche e ridurre di un giorno il viaggio: il percorso tagliato me lo riservo per il prossimo "giretto".

Martedì 10 Settembre

Parto di buon'ora o quasi (8.00) e mi infilo in autostrada, necessaria e doverosa concessione alla noia per raggiungere più velocemente l'inizio del viaggio vero e proprio.
Raggiungo e oltrepasso Torino alla volta di Pinerolo, esco a None direzione Saluzzo, attraverso il Po che è ancora poco più di un ruscello icon_eek.gif e mi dirigo verso la val Varaita fino a Sampeyre.
Sosta per un caffé e la necessaria vestizione, siamo a 1000 m s.l.m. e l'aria è frizzante, mi attende una salita oltre i 2000 m... mi sa che troverò freddo eusa_think.gif .

Primo obiettivo della giornata il colle di Sampeyre che collega la val Varaita con la Val Maira, salita piacevole su strada stretta ma ben tenuta e in cima panorama a 360°, peccato solo che le nuvole offuscassero un po' la vista sulle cime delle montagne.

Discesa sempre su strada sretta ma dall'ottimo fondo con la parte iniziale a mezza costa in quota, molto piacevole! Ad un certo punto mi si presenta un bivio: Elva o Stroppo? Ricordo che il percorso studiato prevedeva la direzione Stroppo e quindi scendo, peccato che arrivato in valle mi trovi la strada chiusa per lavori: chiusura che, scoprirò da lì a mezzora, avrei evitato passando da Elva (ma mettere un cartello, no? eusa_wall.gif )! Per fortuna la chiusura ha una finestra dalle 12.30 alle 14.00 e sono le 12.20. Dieci minuti di attesa sono poca cosa!
Insieme a me un po' di automobilisti della zona e una coppia di motociclisti su un KTM targato TO... gli unici motociclisti del viaggio che non mi abbiano rivolto la parola, al di là di un ciao 0509_down.gif

Riparto dopo la sosta forzata e mi si accende la spia della riserva... proseguo lungo la valle Maira, oltre Pontemarmora alla ricerca di una stazione di servizio che trovo poco dopo il bivio, ovviamente in un posto differente da quello indicato dal mio navigatore satellitare 0509_si_picchiano.gif
Faccio rifornimento all'economico prezzo di 1,902 €/l e mi dirigo verso il secondo obiettivo: il colle Fauniera o colle dei Morti. L'errata interpretazione di un cartello di chiusura strada per lavori (scritto a caratteri microscopici!) mi fa cercare un percorso alternativo: invece di salire verso il colle d'Esischie, salgo verso il colle del Preit, seguendo l'indicazione che diceva Valle Grana/Stura.
La salita ha due chiavi di lettura: l'aver trovato un posto stupendo con panorami che ricordano le dolomiti e l'aver incontrato due motociclisti tedeschi su Africa Twin bardate da sterrato gentilissimi sono le note positive, il lato negativo invece riguarda il fatto che la strada dal colle del Preit verso la valle Stura è sterrata e impercorribile con la mia moto come mi fanno notare i due motociclisti tedeschi, i quali mi consigliano di percorrere invece il colle dei Morti, che loro hanno fatto in mattinata ed è molto bello! icon_evil.gif

Ridiscendo sui miei passi, o meglio sulle tracce delle mie gomme e mi dirigo verso il colle d'Esischie, "anticima" del colle Fauniera (o dei Morti), su strada molto rovinata, costellata da lavori (che effettivamente c'erano, mancavano i lavoratori e perciò la strada era aperta) e stretta. Raggiungo il colle, giusto il tempo di una foto e di nuovo in sella per due curve verso il colle Fauniera.

Colle Fauniera dominato dalla scultura dedicata a Marco Pantani che qui fece un impresa al giro d'Italia del 1999


Discesa verso la valle Stura letteralmente invasa dalle marmotte: da quella che mi attraversa la strada a quella che, beatamente distesa al sole su un sasso, non avverte il mio arrivo fino all'ultimo e rimane praticamente ferma, al cucciolo che scappa dal bordo della strada: bellissimo!
Arrivo a Vinadio e il mio stomaco si fa sentire 0510_help.gif : per forza, sono le 15.00! Pausa panino e si riparte alla volta del colle della Maddalena o Col de Larche: stradone largo e molto frequentato da autocarri che, in verità, sorpasso agilmente. Pausa foto in cima, al monumento a Nuvolari, a quello a Coppi e al "plastico" in metallo delle montagne circostanti.


Finalmente in Francia, destinazione principale del "giretto", discesa verso Jausiers e Barcelonnette percorsa a buon ritmo (incrociando la Gendarmerie che mi fa segno di rallentare eusa_whistle.gif ) e, prima di rientrare all'albergo a Barcelonnette, giro del lago di Serre Ponçon.

Il lago, raggiunto quasi al calar del sole, si presenta splendido; ne percorro il periplo in senso orario risalendo nei pressi della diga, in terra, la più grande d'Europa costruita con questa tecnica. Al belvedere un balcone panoramico e una serie di pannelli esplicativi sulla diga, sulla sua tecnica costruttiva (il riporto di una quantità di materiale pari a 6 volte la piramide di Cheope), sullo sfruttamento dell'acqua del Verdon e della Durance mi fanno rendere conto, una volta di più purtroppo, di quanto in Italia non siamo capaci di sfruttare a fini turistici quanto di bello abbiamo! O quanto, guardando l'altro lato della medaglia, all'estero lo sappiano fare meglio di noi!

Il giro del lago mi riserva un colle non preventivato (...non visto sulla cartina) il col Lebraut e l'attraversamento del lago sul ponte piuttosto soggetto a forti raffiche di vento.
La moto è rivolta verso la destinazione finale di questa giornata, non prima di un'ultima sosta per fotografare le "demoiselles coiffées", particolari formazioni geologiche frutto dell'erosione... molto simili alle piramidi di terra di Euseigne che avevo visto in Svizzera il mese scorso!


Di ritorno verso Barcelonnette vedo per la seconda volta un cartello che comunica la chiusura del col de la Cayolle, punto di passaggio dell'itinerario previsto per l'indomani, decido di preoccuparmene in seguito: male che vada passerò dal parallelo col d'Allos.
Arrivato all'hotel la prima cosa che noto è l'adesivo del moto club Lucca sull'insegna: oh pantere... siete state proprio ovunque! 0509_up.gif
Il proprietario dell'hotel, gentilissimo e motociclista anche lui mi accompagna al garage, mi chiede da che parte d'Italia arrivo e quando rispondo Lago Maggiore mi dice che in autunno sarà in moto sul lago di Como!

Per la cena ho l'imbarazzo della scelta: i ristoranti della cittadina si concentrano nella piazza di fronte all'hotel (con solo un paio di digressioni), scelgo "le sept ports" e non me ne pento!

Giretto digestivo notturno a Barcelonnette, che segue quello fatto come aperitivo, nel quale apprendo che la cittadina fondata nel 1200 ha cambiato diciassette volte sovranità tra i conti di Provenza e i duchi di Savoia a causa della sua posizione strategica; che fu oggetto di forte emigrazione verso la colonia francese del Messico e che i suoi emigranti, una volta fatta fortuna oltreoceano ritornarono portando ricchezza nella valle dell'Ubaye.
(continua...)
 
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14640597 Inviato: 16 Set 2013 23:09
 

Certo che te giri parecchio, neh! icon_eek.gif

Che invidia... anch'io voglio fare un giro in Francia icon_sad.gif Leggo sempre i vostri report su posti bellissimi, sia in termini motociclistici che paesaggistici... e ogni volta rosico per l'invidia icon_cry.gif
Spero solo non mi venga la scimmia come l'ultima volta che abbiamo parlato delle curve liguri... altrimenti sono guai 0509_si_picchiano.gif
 
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14644023 Inviato: 18 Set 2013 17:43
 

gatosloco79 ha scritto:
Certo che te giri parecchio, neh! icon_eek.gif

Che invidia... anch'io voglio fare un giro in Francia icon_sad.gif Leggo sempre i vostri report su posti bellissimi, sia in termini motociclistici che paesaggistici... e ogni volta rosico per l'invidia icon_cry.gif
Spero solo non mi venga la scimmia come l'ultima volta che abbiamo parlato delle curve liguri... altrimenti sono guai 0509_si_picchiano.gif

Questa stagione sono 12700 km... E non è ancora finita!
Per un giretto in Francia, si organizza... ma mi sa che dobbiamo prevedere almeno due giorni!
Stasera se riesco finisco il report
 
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14644035 Inviato: 18 Set 2013 17:50
 

bastiancontrario ha scritto:
Questa stagione sono 12700 km... E non è ancora finita!
Per un giretto in Francia, si organizza... ma mi sa che dobbiamo prevedere almeno due giorni!
Stasera se riesco finisco il report

Due giorni? Mmmm la cosa si fa interessante! icon_mrgreen.gif
Oddio ci sto ricascando... 0509_si_picchiano.gif
 
14644501
14644501 Inviato: 18 Set 2013 21:59
 

Mercoledì 11 Settembre

Giornata che riporta alla mente una delle tragedie dell'umanità occorsa nel recente passato, ma sono in vacanza e quindi solo un veloce pensiero alle migliaia di morti delle Twin Towers e il pensiero si focalizza sul programma della giornata che prevede, in primis, il Col de la Cayolle e il Col des Champs. Controllo sul fido smartphone se ci sono notizie riguardanti l'apertura del colle (stante il cartello notato ben due volte la sera prima... e ignorato) ma trovo solo indicazioni relative al meteo: temperatura 5°C... decisamente freddo icon_eek.gif

Salgo in moto ed esco da Barcelonnette, direzione sud, finché mi si palesa il terzo cartello riguardante la chiusura del col de la Cayolle: lavori dalle 8.00 alle 12.00. Senza pensarci un attimo mi dirigo verso il col d'Allos, salendo per una stretta e quasi deserta strada di montagna, sfidando il freddo pungente. In cima (2250m) un limpido panorama e presenza umana maggiore di quanto immaginassi: due auto, due camper e un Westfalia e nel tempo della mia sosta un motociclista belga e due inglesi. Foto di rito al cartello e al panorama e si scende nella valle del Verdon.

Il lato del col d'Allos che vede la mia discesa ospita una stazione sciistica che, vista senza neve, sembra anche abbastanza estesa; una volta giunto nella valle del Verdon invece rimango colpito dalla struttura medioevale del borgo di Colmars, alte mura difensive coperte da tetti, in gran parte recentemente ristrutturate e, a prima vista, abitate. Avendo ancora molta strada da fare e invogliato dalle piacevoli curve della vallata, non mi fermo e continuo a scendere: troppo! Ignoro la deviazione per la Colle Saint Michel e proseguo fino a La Mure, accortomi dell'errore torno indietro e proseguo sulla retta via... che proprio retta non è, anzi offre piacevoli curve! icon_mrgreen.gif
Passo di fianco al paesino di Méailles, arroccato su uno sperone roccioso merita una foto:

Il programma prevede le Gorges de Daluis ma prima il navigatore ci mette lo zampino e mi fa scendere troppo nella valle del Var (questa volta il bivio proprio non lo vedo eusa_wall.gif ) e mi costringe nuovamente a tornare indietro.
Le Gorges de Daluis sono stupende: improvvisamente sembra di essere passati dal pianeta terra a Marte per il cambio di colore dominante. Si è immersi nel rosso delle rocce erose dall'acqua, acqua che nel corso di millenni ha scavato profonde gole e che continua a scorrere impetuosa decine di metri più in basso. L'uomo ha costruito, per attraversare questo ambiente "difficile" una strada, gallerie e ponti che permettono anche di goderne tutta la bellezza.




(continua...)
 
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14647542 Inviato: 20 Set 2013 12:39
 

(continua...)
Dopo essermi riempito gli occhi della bellezza delle Gorges du Daluis è il momento di riempire anche lo stomaco che, nonostante la ricca colazione, comincia a dare segnali di impazienza.
Proseguo sul mio percorso verso Guillaumes e da lì a Valberg, stazione sciistica tipicamente francese (palazzoni in fintissimo stile montanaro) dove, in uno dei pochi ristoranti aperti, mi fermo a mangiare.
Mi prendo una "pettinata" perché pago ben 24 euro un piatto di salumi e formaggi (specialità della casa) accompagnato da una coca cola e un caffé e riprendo il mio viaggio verso altre Gorges, questa volta quelle du Cians, stesso paesaggio "marziano" di rocce rosse ma impatto inferiore (in un viaggio "ideale" andrebbero viste prima delle gorges du Daluis, una sorta di amuse bouche)

Proseguo verso la valle del Var, fino alla confluenza con la Tinea (Tinée per i francesi... ma il nome è italiano, siamo nella contea di Nizza che i Savoia "regalarono" ai francesi con la Savoia e la Corsica suscitando le ire di Garibaldi, nativo proprio di Nizza) e risalgo lungo la valle di quest'ultima. La valle della Tinea, evidentemente, non riesco a visitarla scevro da altri pensieri: lo scorso anno l'attraversai alla spasmodica ricerca di un posto dove passare la notte, trovando una serie impressionante di "tutto esaurito"; questa volta invece alla ricerca di un distributore di benzina in quanto la spia della riserva stava facendo bella mostra di sé in mezzo al cruscotto. Finalmente a Isola trovo il bramato rifornimento e anche l'occasione di fare quattro chiacchiere con due motociclisti francesi che stavano percorrendo la Route des Grandes Alpes da sud a nord ed erano in dubbio se fosse la strada giusta per la Bonette.
Salgo quindi verso Isola 2000 e verso il colle della Lombarda, bella salita dove incrocio parecchi motociclisti e mi fermo al confine con l'Italia per qualche foto e un arrivederci alla Francia dove conto di tornare quanto prima.


La discesa in territorio Italiano mi porta ad una piccola deviazione al santuario di Sant'Anna (la dovevo a mia madre che ne è devota e mi ci portava da bambino) e ad una serie di pensieri rivolti a due persone che non ci sono più e alle quali dedico questo viaggio:
Paolo, un amico di famiglia, motociclista, che non ha fatto in tempo a vedermi su due ruote a motore ma che sicuramente avrebbe apprezzato e mio zio che motociclista non era ma aveva lo spirito del viaggiatore e la brama di conoscere nuovi posti, sensazioni che spero continuino a guidarmi nei miei viaggi.

Raggiungo Vinadio, da lì Cuneo e la previsione di fare autostrada fino a casa viene disattesa da un percorso verso Alba, Bra, Asti, Trino e Vercelli. A questo punto autostrada fino a casa.
 
14680490
14680490 Inviato: 9 Ott 2013 2:35
 

Mi era sfuggito questo report icon_redface.gif icon_redface.gif icon_redface.gif
Ultimamente la Francia piace molto anche a me (turisticamente parlando);
infatti 2 giorni in solitaria li ho fatti anche io icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
il 27 e 28 settembre eusa_whistle.gif
E sto pensando ad un giro di più giorni da fare il prossimo anno icon_cool.gif
interessa? icon_asd.gif icon_xd_2.gif
 
14680497
14680497 Inviato: 9 Ott 2013 4:28
 

topomotogsx ha scritto:
Mi era sfuggito questo report icon_redface.gif icon_redface.gif icon_redface.gif
Ultimamente la Francia piace molto anche a me (turisticamente parlando);
infatti 2 giorni in solitaria li ho fatti anche io icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
il 27 e 28 settembre eusa_whistle.gif
E sto pensando ad un giro di più giorni da fare il prossimo anno icon_cool.gif
interessa? icon_asd.gif icon_xd_2.gif

Certo che sì... Zona? Perché è da qualche tempo che mi frulla in testa un'idea: Pirenei!
 
14681170
14681170 Inviato: 9 Ott 2013 12:52
 

bastiancontrario ha scritto:
Certo che sì... Zona? Perché è da qualche tempo che mi frulla in testa un'idea: Pirenei!


Ma che coincidenza icon_exclaim.gif icon_eek.gif icon_eek.gif
Anche io ho quel pensiero icon_xd_2.gif icon_xd_2.gif
 
14681220
14681220 Inviato: 9 Ott 2013 13:19
 

Inutile dirvi che vi seguo a ruota, neh? 0509_doppio_ok.gif
 
14696932
14696932 Inviato: 18 Ott 2013 8:06
 

gatosloco79 ha scritto:
Due giorni? Mmmm la cosa si fa interessante! icon_mrgreen.gif
Oddio ci sto ricascando... 0509_si_picchiano.gif
due giorni in francia mi vanno bene....un sabato e domenica si puo fare , basta saperlo in anticipo che mi organizzo col lavoro....ciaoooooooo
 
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