14496059
Inviato: 8 Lug 2013 8:40
Oggetto: Le gole del Verdon e la Bonette
Il maltempo che ha afflitto la primavera 2013 avrebbe potuto rovinare tutto, ma non l’ha fatto; il caldo tipico della fine di giugno avrebbe potuto farci sudare, ma così non è stato; avremmo potuto incontrare il famoso pullman carico di massaggiatrici svedesi ma anche quello non è capitato! In compenso ci siamo fatti uno dei giri più belli che abbia mai potuto affrontare, con un tempo splendido e un clima fresco ma dall’asfalto caldo!
Tutto ha avuto inizio un venerdì verso sera, quando, chi da Milano, chi da Pavia e chi da Genova, siamo partiti alla volta delle Alpi Marittime con destinazione Vinadio. Lì abbiamo dormito e il sabato di buon mattino ci siamo svegliati con destinazione Gole del Verdon, Francia.
Giunti al Colle della Maddalena con le spalle delle gomme già ben calde, grazie ad una raffica di tornanti per lo più con buon asfalto, scendiamo in direzione Barcellonette per una strada larga, avara di pieghe ma dal paesaggio molto grazioso.
Dalla cittadina francese saliamo al Col d’Allos, grazie ad una stretta e non protetta stradina di montagna, ma vi assicuro che il panorama invogliava a rallentare ed ad alzare la visiera per assaporare al meglio lo spettacolo che si propone a 360° di fronte a noi.
Varcato il passo ci ritroviamo, qualche centinaio di metri più in basso, alla località sciistica di La Foux d’Allos, dove nasce il fiume che seguiremo per tutto il resto della giornata. Quindi seguendo il suddetto Verdon su di una spettacolare strada a due corsie a dir poco deserta ed arriviamo quindi al lago De Castillon dove ad attenderci tra mille pieghe c’è una bellissima diga incastonata all’inizio delle famose Gole.
Da qui in un soffio siamo a Castellane, crocevia per quasi tutti i turisti diretti al canyon, e così iniziamo il nostro tour all’interno del parco naturale. Noi abbiamo scelto di farlo in senso orario così da esser sempre sul lato della strada con la visuale migliore, ma non è una regola. Le Gole all’inizio non sono molto spettacolari poiché la strada corre al loro interno ma pochi km dopo il borgo di Trigance ci si imbatte in un tratto di strada denominato “ Courniche Sublime” ed il nome dice tutto. Tra paesaggi mozzafiato e curve non da meno arriviamo al lago De Sainte Croix da dove invertiamo la rotta per ritornare a Castellane per una gradevole strada che scorre in grandiosi scenari. Per non farci mancar nulla a La Palud Sur Verdon ci siamo anche fatti la Routes de Cretes, via non molto ben asfaltata ma che permette di aver un punto di osservazione incredibile sulle Gole (da fare in senso orario, per non trovare sensi unici…).
Passiamo la notte in questa graziosa cittadina, tra una birra e una passeggiata in centro troviamo anche alcuni amici che come noi hanno deciso di gustarsi la Provenza.
Ma la mattina ha l’oro in bocca e così, l’indomani, ci svegliamo presto ed alle 8.00 siamo già in sella diretti al Coll de la Bonette. Per arrivarci attraversiamo le Gole di Daluis, vi posso assicurare che, oltre ad una strada che farebbe dare manciate di gas anche al più pacifico dei motociclisti, abbiamo attraversato paesaggi veramente eccezionali. Scorci che ricordano certe volte le dolomiti e certe altre il parco Yosemite, in alcuni tratti la strada scorre letteralmente tra le rocce e le due corsie di marcia si dividono per abbracciare rossi speroni rocciosi … Non esagero dicendo che questi luoghi mi hanno veramente colpito.
Arriviamo così alla ridente cittadina di Guillaumes, dalla quale saliamo grazie ad una strada, per così dire, “aerea” al passo Valberg, che è anche una località di villeggiatura sia estiva che invernale. Da qui scendiamo per una ripida via fino a Saint Sauveur Sur Tinee, e quindi oltrepassando Isola,da dove si sarebbe potuto rimpatriare per il Coll de la Lombarde, iniziamo l’ascesa lungo la via più alta d’Europa. Arrivati alla Bonette scendiamo in una lunga picchiata fino a Barcellonette da dove (dopo aver spento il fuoco accesosi sulle saponette!) ritorniamo in Italia passando nuovamente per il Colle della Maddalena.
Da Cuneo siamo ritornati nel traffico e nell’afa della pianura padana ma con i cuori gonfi di felicità che ancora una volta le nostre moto hanno saputo regalarci.
Grazie a Cesare, Tommy e Lorenzo per la compagnia… e per le foto che potete ammirare!
Muss