Noiosa l'andata, arrivare fino a Tarcento lottando col traffico mattutino è stato uno stress.
Mi dirigo verso l'alta Val del Torre, in strada solo la mia moto e qualche indigeno.
Serenità
La chiesetta alpina
La strada da questo lato è ben asfaltata, tranquilla, libera.
Inanello curve su curve con soddisfazione, il bicilindrico frulla, respira bene a quest'altezza, e mi impratichisco, l'aria è frizzante, non fa caldo e sto bene intabarrato nel giubbotto.
In cima al passo:
Appena sconfinato mi fermo, la sella Kawasaki mi sta distruggendo le terga.
Sgranchisco le gambe, guardo l'Uccea sotto di me, lato valle
Lato monte
La motina riposa
Lo scorrere dell'acqua mi infonde tranquillità
Inizio a scendere, in questo contesto non riesco ad essere sciolto come in salita, e vado giù di freno motore, un ciclista mi passa come se fossi fermo...Ah, quanto gli invidio la sicurezza e le traiettorie.
Arrivo alla base del passo, mi dirigo a Kobarid e poi a Volce.
Non c'è un'anima a parte me, mi domando dove siano tutti , mi passa un gruppo di tedeschi tutti su BMW (non le solite GS, bensì K RS, R RS, R RT...tutte stradali tourer).
Stanco della piattezza del fondovalle, per non farmi mancare l'esperienza, decido di risalire per il passo Solaria.
L'anno scorso chiesi informazioni a Razweb e Jimmmy, mi dissero che la strada era stretta, non granchè da fare, ma posto bello per il panorama.
In effetti...Da questo lato il fondo ha un buon asfalto, ma troppo di frequente in mezzo alla strada mi trovo sassi, grandi come due pugni, caduti dal fianco del monte.
Li schivo tutti, però sono come gli "Imprevisti" del Monopoli, dietro alla curva non sai mai cosa ti attende.
Su un tornante mi fermo per il panorama, che merita l'ascesa.
wankelmania
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Inviato: 7 Giu 2013 19:18
Arrivo al passo, c'è un campo sportivo, un'area attrezzata, il parco giochi per i bambini, una struttura lignea che sembra un banco grappette...Non c'è l'oste, per il cordiale ripasserò (peccato, peccato...).
Inizio la discesa.
Strada stretta, fondo rovinato, asfalto che pare tirato via, buche, bagnato, terra umida, nessuna banchina o parapetto per chilometri.
Ecco, qui ho paura e procedo a 30 orari...2a e 3a, freno motore vispo...Adesso capisco perchè me l'avevano sconsigliato.
Tant'è, sono qui, devo tornare in valle.
Attraverso dei deliziosi paesini di montagna, ove pare che il tempo non trascorra.
Questo potrebb'essere "Clabuzzaro"
Qui la chiesetta di...non ricordo, forse Topolò..
Il fiume e la Madonna delle acque
Dopo questi luoghi che paiono incantati, arrivo in valle dalle parti di Cividale.
Riposo le membra e ristoro lo stomaco alla trattoria "Da Gianni" di Sanguarzo, dove assaporo un ottimo frico
Alla ripartenza le plumbee nubi alla mancina mi suggeriscono un lesto ritorno a casa.
Per fortuna non ho preso pioggia.
Che dire...Il passo Uccea mi piace assai, più nell'altro senso (salire dalla Slovenia e scendere in Italia), il Solaria l'ho fatto mio per avere "una tacca in più sul fucile", ma non mi è piaciuto.
wankelmania
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Inviato: 19 Giu 2013 14:02
Complimenti!!! hai visitato proprio dei bei posti
franmoto
Ospite
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