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Primo weekend in moto della mia vita: Roma-Monteriggioni
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14334923 Inviato: 6 Mag 2013 14:22
Oggetto: Primo weekend in moto della mia vita: Roma-Monteriggioni
 

Il turismo per me ha sempre significato quattro ruote, binari o, mio malgrado, oggetti volanti ( icon_rolleyes.gif ). Erano anni che sognavo di fare un viaggio, anche piccolo, in moto. Era letteralmente un sogno visto che la moto neanche ce l’avevo, né pensavo che prima o poi ne avrei avuta una, anzi due. La mia passione per i motori, la velocità o più precisamente l’accelerazione, era stata sempre riversata su mezzi a quattro ruote, e conseguentemente è andata così anche col turismo.
Non erano anni, invece, ma più o meno un mese che attendevo la primavera per passare del tempo con la mia Ducati: tale era la voglia che l'idea di trascorrerci un giorno intero s'è raddoppiata: a questo punto meglio tutto il weekend, no?! Avevo una meta in testa, Monteriggioni (a nord di Siena), e il mezzo pure, una fantastica Ducati 1198S Corse, tutta da scoprire, comprata da pochissimo e provata solo dentro Roma per portarla dal garage al meccanico per controllarla.
Con la mentalità da automobilista doc per me il massimo dell’avventura sarebbe stato non prendere l’autostrada e optare per la Cassia, una strada piuttosto panoramica immersa nel verde. Ma leggendo un report di un viaggio compiuto recentemente con meta Monteriggioni viaggiando sulla Cassia, e chiedendo informazioni al riguardo, uno dei motociclisti che vi hanno partecipato (Mav1975, che ringrazio per la dritta!) mi consiglia una magnifica alternativa: Roma-Monteriggioni passando per Tuscania-Pitigliano-Cinigiano-San Galgano. Il tutto per allungare il percorso il più possibile ed avere uno scenario fatto di curve su curve. Compro carte stradali del Lazio e della Toscana, traccio i percorsi con un pennarello, cerco di memorizzare un po’ di località per evitare di fermarmi ogni mezz’ora.
Il mio è un viaggio un po' anomalo. Volevo che il protagonista non fossi io, la meta o il tragitto. Ero disposto a mettermi un po' da parte per dare spazio a lei: la Ducati che per così tanto tempo avevo guardato e riguardato sugli annunci in rete. E in effetti ho affrontato l'intero viaggio osservandola continuamente, chiedendomi come andasse, come si stesse comportando, quanto fossi capace di farla esprimere.
Causa lavoro e meteo bizzarro il viaggetto viene rimandato più volte, ma non demordo. Così al primo weekend in cui il sabato mi sveglio col sole (a tal proposito ringrazio anche CateAA che da Siena mi ha fornito indicazioni meteo per sabato! icon_smile.gif ), mi fiondo in garage e prendo la moto:
bagaglio leggerissimo e improvvisato, il tutto insaccato in uno zainetto qualunque, legato alla moto dal “ragno”. Terrà? Lo perderò? Prenderà fuoco sotto gli scarichi caldi? Speriamo di no.
E così siamo pronti a partire: siamo io, la Ducati e i signori Termignoni. Questi ultimi senza dbkiller e in carbonio.
Fa caldo. L’attrezzatura (che scatenerà le critiche, giustificate, dei viaggiatori a due ruote veri) è delle più leggere: giubbotto primaverile-estivo (l’imbottitura rimane a casa), guanti estivi, sottocasco di seta, paraschiena, casco, visiera nera, jeans, scarpe Adidas. L’ideale per un viaggetto ai primi di maggio. (Ma tutto ciò che sabato si dimostrerà comodissimo, domenica si rivelerà in tutta la sua inadeguatezza).

Eccola qui con il sottoscritto + zainetto sul sellino posteriore:



Nonostante la visiera oscurata sembra lo stesso che traspaia tutto l’entusiasmo… incosciente di chi non sa cosa l’aspetta il giorno dopo.
Partenza alle 10,30. Mi fermo a fare il pieno, becco tre semafori rossi di fila e la moto si scalda subito. In modo allarmante tanto che devo tenere larga la gamba destra. Inizio a temere che sarà così, se non peggio, per tutto il viaggio e mi faccio prendere dal nervosismo. Quasi inizio a chiedermi perché non ho scelto la MV (ma so bene perché!), e penso: mi sa tanto che i bicilindrici Ducati non fanno per me. Pessimismo allo stato puro, del tutto fuori luogo, e del resto viene subito smentito.
Sul raccordo l’impatto vero con un motore bicilindrico è decisamente entusiasmante. La mia MV a 4 cilindri va caricata prima di essere lanciata; sembra che dica: “scatenami!”. La Ducati è diversa: anche con un innocuo colpetto di gas tira in modo a me sconosciuto; sembra che dica: “frenami!”.
Ma se la prima non fai in tempo a “caricarla” che già trovi qualcosa che ti ostacola, la seconda la puoi lanciare subito e mollando il gas un ottimo freno motore ti riporta tutto sotto controllo senza scalare chissà quanto. E così mi diverto un po’ a smanettare fuori Roma, nei tratti più veloci e sicuri. La moto schizza via e sai sempre di poter contare su un ottimo sistema frenante.
Si entra subito nella campagna. Il verde che mi circonda è fantastico, il sole pure. Non potevo sperare di meglio.
Incontro diversi motociclisti: con tutti scambiamo un saluto ed incrocio anche una fantastica F4: che bello guardarla in movimento dall’esterno! Al suo pilota va il mio saluto più appassionato! Ma è bellissimo incrociarsi e salutarsi con tutti, moto grandi e piccole. Provo anche con degli scooteristi, ma niente da fare. O non se l’aspettano oppure penso che sia gente abituata a spostarsi con questo mezzo così come farebbero con qualunque altro mezzo utile ad arrivare a destinazione.
Il mio divertimento cresce e mi diverto tantissimo nella guida. Ma per sicurezza ho impostato il controllo di trazione al livello 8, il massimo, giusto per divertirmi a scoprire la moto con un pizzico di sicurezza in più. Inizio a giocare con le curve e proprio dopo una curva mi spunta davanti un magnifico scorcio di Pitigliano:



(Continuo domani!)

Ultima modifica di trickster il 7 Mag 2013 12:12, modificato 1 volta in totale
 
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14335968 Inviato: 6 Mag 2013 19:13
 

complimenti intanto per la moto...è anche il mio sogno anche se la 1098...poi in moto in Toscana è come dare vincente il Barcellona, quasi una garanzia...non delude mai...aspetto il proseguo 0509_doppio_ok.gif
 
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14337344 Inviato: 7 Mag 2013 9:22
 

Complimenti!!!!!!! 0509_doppio_ok.gif le cose fatte così, all'improvviso, si rivelano sempre le più belle perchè son delle vere avventure! 0509_up.gif Attendiamo il seguito! 0510_saluto.gif
 
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14337532 Inviato: 7 Mag 2013 10:21
 

R6zorro ha scritto:
complimenti intanto per la moto...è anche il mio sogno anche se la 1098...poi in moto in Toscana è come dare vincente il Barcellona, quasi una garanzia...non delude mai...aspetto il proseguo 0509_doppio_ok.gif


Grazie, ti auguro di avere presto una 1098 allora! Di dove sei?
Il prosieguo lo sto scrivendo.
Sai che io invece sarei curioso di provare una R6... non ho mai guidato né una 600 né una moto giapponese!!!

Ultima modifica di trickster il 7 Mag 2013 10:29, modificato 1 volta in totale
 
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14337546 Inviato: 7 Mag 2013 10:26
 

CateAA ha scritto:
Complimenti!!!!!!! 0509_doppio_ok.gif le cose fatte così, all'improvviso, si rivelano sempre le più belle perchè son delle vere avventure! 0509_up.gif Attendiamo il seguito! 0510_saluto.gif


Già! Poi nell'imbambolamento emotivo ho fatto pure una serie di cavolate. La prima: dopo un'ora di viaggio, fermandomi per tirare fuori la cartina, ho notato che avevo lasciato una tasca del giubbotto aperta, proprio quella dove avevo il cellulare. Se fosse volato via neanche me ne sarei accorto... icon_rolleyes.gif
E questa è peggio ancora: dopo un centinaio di chilometri ho cominciato a pensare meno alla moto e un po' più a me... e ho realizzato che, visto il sole e il caldo, sarebbe stato meglio aprire le quattro prese d'aria del casco! icon_xd_2.gif
 
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14337856 Inviato: 7 Mag 2013 12:10
 

Il tempo di fare una foto, rifornirmi di carburante e via. Tanto più che mi aspetta il tratto più incerto del mio viaggio. Unire Cinigiano e Pitigliano rifuggendo da strade troppo frequentate (che comunque sono parecchio lontane) è un po’ un rebus. Mi ritrovo a salire in prima marcia con la Ducati che sembra un mulo che scalcia e sono sicuro che i Termignoni ci mettono la loro parte per complicarmi la vita. Sta di fatto che sotto i 40 km/h questa moto non è in sé, non è se stessa; peggio ancora nelle ripide discesine che seguono: prima marcia e vari giochi di frizione.
Succede pure che ci metto la mia parte: la mia memoria confonde Sorano con Corano, che sono vicine ma in direzioni opposte, e così devio dal mio percorso prefissato. Ma poco male, perché tanto arrivare a Cinigiano era comunque difficile. Pochi minuti e mi ritrovo in stradine di montagna in cui non c’è traccia di presenza umana: né contadini, né automobili, né abitazioni. Una trentina di chilometri trascorsi in questo modo. Il controllo di trazione si accende spesso con il primo segnale ad ogni accelerata un po’ più decisa. Le curve si fanno più strette, l’asfalto più rovinata, il silenzio totale, rotto solo dai Termignoni che - devo ammetterlo - hanno un sound fantastico: se le canne d’organo della F4 viaggiano su frequenze acute entusiasmanti, i due scarichi della 1198 mi disegnano un’espressione di divertimento fanciullesco sul viso: al solo rilascio del gas scoppiettano tonanti come brevi raffiche di fuochi d’artificio.
E proprio mentre mi diverto ad impostare queste strette curve in strade deserte nei pressi di Cellena mi ritrovo, all’uscita dall’ennesima curvetta, con questo scenario:



Un millesimo di secondo di tempo per spalancare la bocca sorpreso e mi sento afferrare dal panico. La moto è ancora piegata, la rialzo subito ma così non riesco a “chiudere”, cammino pericolosamente vicino al ciglio della strada, vedo di fronte a me un mucchietto troppo alto per passarci sopra indenne e scarto a destra, sull’erba, tra i sassi e… un albero. Tiro la frizione e freno con tutto quello che posso azionare dolcemente: in pratica cerco di rallentare il più possibile prima dell’inevitabile caduta. L’albero è meglio evitarlo, per cui rimane o la ghiaia più profonda a lato strada o l’erba fuori strada: scelgo quest’ultima. Mi dico: preparati a cadere-preparati a cadere! Ma riesco a fermarmi e sono ancora in piedi. E ho scelto bene perché quando riparto uscendo dall’erba, spingendo con i piedi, salgo sulla “montagnetta” di ghiaia e la ruota ci affonda. Lì sarei cascato. E ringrazio di essere con la Ducati: più leggera della MV, più agile e con tanto freno motore. Con la F4 avrei perso tutto il tempo a scalare marcia e mi sarei ritrovato per terra, anche perché farla curvare è più duro.
Arrivo a Roccalbegna completamente ebbro dal divertimento (episodio della ghiaia a parte!) che sto provando a guidare quella moto per quelle strade. Non mi fermerei mai, ma sono tre ore che vado avanti tra un’accelerazione e una piccola pieghetta e sono le 14. Meglio fermarsi a mangiare. Il tempo di scattare questa:



E mi siedo a tavola, all’aperto sotto un pergolato in modo da tenere d’occhio la moto. A un certo punto mi rendo conto della mia comica posizione: per l'abitudine, anche a tavola mi ritrovo tutto piegato in avanti come se stessi guidando la sedia e il tavolino!
A parte i palmi delle mani di un rosso acceso, a causa di tutte le frenate in entrata di curva, mi sento tutto ok. Solo la visiera del casco e la parte superiore del giubbotto sono incredibilmente zeppi di insetti schiantatisi contro. Ordino cinghiale, cerco di guardare la rocca soprastante e intanto pulisco il casco. Mi fermo un’ora in tutto, spiegando al ristoratore dove mi sto dirigendo, da dove vengo e ascoltando i suoi consigli stradali. Agli altri tavoli solo turisti inglesi: vanno matti per la Toscana.
 
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14338591 Inviato: 7 Mag 2013 15:22
 

Complimentoni! bel giro davvero 0509_up.gif e bella moto!
 
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14339213 Inviato: 7 Mag 2013 18:20
 

io abito nel veneto anche se non sono autoctono 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
Per guidare una 600 giapponese volentieri se non l'avessi venduta.. 0510_sad.gif
Ora che leggo sulla 10\1198 mi chiedo se sia determinante o meno il DTC; cominciano a venirmi dei dubbi sull'assenza di questo quasi prezioso accessorio sulla 1098...Mah
Comunque bel report, vai avanti che ti leggo molto volentieri 0509_campione.gif
 
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14339256 Inviato: 7 Mag 2013 18:31
 

R6zorro ha scritto:
io abito nel veneto anche se non sono autoctono 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
Per guidare una 600 giapponese volentieri se non l'avessi venduta.. 0510_sad.gif
Ora che leggo sulla 10\1198 mi chiedo se sia determinante o meno il DTC; cominciano a venirmi dei dubbi sull'assenza di questo quasi prezioso accessorio sulla 1098...Mah
Comunque bel report, vai avanti che ti leggo molto volentieri 0509_campione.gif


guarda, del DTC ho appena scritto qui Messaggio #14339239

Ammetto che devo ancora capirlo bene.
Però chi ne sa sicuramente più di me ha scritto che gli è stato molto utile in casi di perdita di aderenza.
Devi informarti se sulla 1098 puoi installarne uno aftermarket. Sul forum ducati ci sono delle autorità in materia!
 
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14339312 Inviato: 7 Mag 2013 18:46
 

Riparto alle 15 ma accuso subito l’aver spezzato il ritmo della guida… e il cinghiale. Avverto il calo d’adrenalina, quindi rallento il passo fino a Paganico.
Da lì fino ai pressi di Siena c’è una strada veloce e abbastanza dritta, due corsie per ogni senso di marcia: scateno un po’ la Ducati toccando ogni tanto con la mano sinistra il sellino posteriore per verificare che a certe velocità il ragno regga e lo zaino rimanga al suo posto. Altri tre quarti d'ora trascorsi a circumnavigare Siena, in cui mi diverto ancora a tirare un po’, ad impostare curve rimanendo sempre impressionato dall’efficientissimo sistema frenante, e sono davanti alle suggestive mura intervallate dalle tante torri di Monteriggioni.
L’ingresso da una delle due porte è imbarazzante: sono tutti appiedati, avendo lasciato auto e pullman fuori le mura, e con la moto e gli scarichi che fanno un casino infernale sono una vera attrazione, o più realisticamente un vero rompiscatole. Sguardi fissi: di rimprovero? Di sconcerto? Magari anche di ammirazione per la moto? Nel dubbio, mi rifugio dietro la mia visiera nera.
Ma l’albergatore mi aveva già assicurato di poter entrare dentro le mura per parcheggiare al sicuro la moto per la notte. Questa la piazzetta (vuota al momento del tramonto) che ho attraversato in moto chiedendo “permesso” tra un pedone e l’altro:



E questa la moto a riposo dopo il viaggetto:





Cena di nuovo a base di cinghiale (lo trovo irresistibile!) e poi me ne vado a studiare la storia di Monteriggioni e a fare esperimenti di fotografia al tramonto. Ma prima mi viene instillato il panico: la ragazza alla reception dichiara la sua ammirazione per la moto nonché per il mio coraggio… visto il meteo di domani. Che meteo?!? Mi mostra lo schermo del pc con tanto di previsioni: pioggia-pioggia-pioggia. icon_eek.gif Fino a martedì. icon_eek.gif icon_eek.gif
L’idea di guidare sotto la pioggia mi terrorizza: primo, non conosco ancora così bene la moto; secondo, non mi piace proprio l’idea di guidare una moto sotto la pioggia; terzo, non sono per niente attrezzato!
Me ne vado a dormire lasciando un cielo stellato che sembra smentire previsioni così catastrofiche.
Il giorno dopo, di buonora, apro la finestra aspettandomi il peggio. E invece il tempo è sereno. Mi presento per la colazione rilassato ed espongo ai due albergatori la conversazione avuta la sera precedente con la loro collega. Ridacchiano e mi spiegano che dev’essere stata proprio pessimista perché la giornata, a guardar fuori, si annuncia soleggiata. E uno dei due aggiunge: ieri c’erano così tante stelle, adesso ci sarà bel tempo, tant’è vero che per la colazione abbiamo preparato tutto all’aper… Non fa in tempo a finire la frase che inizia a venire giù acqua, sempre di più. Passerei il tempo a prenderlo per i fondelli per il tempismo , se non fosse che io sto messo molto peggio di lui.
Dopo soli 5 minuti, e il tempo di pagare il conto, diluvia. Cielo grigio scuro.
Panico.
Opzioni: parto e ci provo. Attendo e magari migliora. Oppure… vagliamo quest’ipotesi: chiedo all’albergatore se ha un ricovero coperto per la moto, in modo che io la possa lasciare lì, prendere il pullman per Siena e il treno per Roma, per poi venire presto a riprendermi la moto! Ipotesi scartata: nessun ricovero coperto. Penso anche a una vaga possibilità di fermarmi un altro giorno, ma niente da fare: è tutto prenotato per la domenica. Non mi resta che attendere un po’. E infatti appena smette di diluviare colgo l’occasione e parto in direzione Siena. La visiera oscurata si rivela terribile: non si vede un benemerito! Come viaggiare in auto di sera con gli occhiali da sole. E se la apro mi arriva in faccia di tutto: dalla pioggia al misto acqua-fanghiglia sollevato dalle auto davanti a me. Torna a diluviare, il cielo è scurissimo. Il jeans si impregna d’acqua, ho anche un po’ di freddo e sto perdendo sensibilità alle mani. Ogni volta che aziono il freno posteriore o cambio marcia con più decisione le Adidas drenano acqua. Così non posso andare avanti moltissimo. Così entro a Siena, c’è un garage pubblico che conosco. Entro, parcheggio e valuto la possibilità di lasciarla lì; addirittura vado a parlare con il guardiano che mi mostra cortesissimo le telecamere del garage che inquadrano angoli dei diversi piani! Ma mi spiega tutti i limiti della videosorveglianza. Sto lì un’altra mezz’ora a temporeggiare e mi decido a partire e a tentare. Saccheggio lo zaino per ricavare qualcosa di utile: salta fuori un ombrello ( e perché mai ho portato un ombrello? Pensavo di andarmene in giro con l’ombrellino sulla moto come una signorina sul calesse?!) inutile; poi una maglia a maniche lunghe da mettere sotto il giubbotto (utile!) e dei sottoguanti (utilissimi). Tutto qui. Avrei tanto gradito una visiera trasparente!!!

(continuo, e finalmente finisco, domani!)
 
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14341612 Inviato: 8 Mag 2013 14:03
 

Riparto e imbocco la Cassia. Non piove tanto, il paesaggio è decisamente bello da vedere persino sotto un cielo grigio, tengo una velocità bassa e posso permettermi di tenere quasi del tutto alzata la visiera. Me la godo un po’. Conto i chilometri che mi separano da Roma: 200 km… tanti!
Incrocio una carovana di auto d’epoca con tantissime Topolino. Mi scappa un sorriso e ci salutiamo con la mano.
Svolto qualche curva ed ecco davanti a me il bellissimo lago di Bolsena. Tra l’altro a Bolsena c’è un gran bel castello: ci tornerò sicuramente a visitarlo. Mi memorizzo il dato.
Giro intorno al lago passando tra varie abitazioni dove diverse persone gettano sguardi incuriositi verso questo improvvisato, curiosissimo mototurista che sembra non aver capito che non è proprio estate.
Montefiascone. Farei un discorsetto col sindaco. L’asfalto della cittadina è devastato, letteralmente a pezzi, da far venire i nervi ad ogni automobilista, un mal di testa a guardarlo anche solo da pedone, e crea diversi pericoli insidiosi per un motociclista. Con tutta quella devastazione mi viene difficile persino curvare a bassa velocità. Quella moto, pensata più che altro per la pista, rimbalza sulle buche e tende ad andare dritta. Del resto è da quando sono entrato in zona di pertinenza laziale che il manto stradale è mutato: in Toscana l’asfalto della Cassia era decente, nel Lazio ti viene dato subito il benvenuto dai crateri della larghezza di un colpo di mortaio, con una concentrazione tale che la zona sembra essere stata bombardata di recente.
Gli ultimi tratti della Cassia sono veloci e cerco di “pedalare” per concludere il viaggio. Mi sono anche seccato di prendere freddo, acqua e fanghiglia, così abbasso la visiera e passo in modalità notturna. Dopo un po’ ci faccio l’abitudine e accelero. La moto romba tranquilla ad ogni velocità. Regge le curve sotto l’acqua, anche se non sono certo uno che osa chissà quanto: neanche con l’asciutto, figuriamoci sotto una pioggia che aumenta via via che mi avvicino a Roma. La parte peggiore è proprio l’ingresso dentro Roma. Immancabile il traffico pure con tutta quell’acqua e all’ora di pranzo. I soliti cinquantamila semafori, i pozzangheroni, le auto in coda, la strada sembra essere stata cosparsa di chissà quale sostanza viscida. La moto arranca alle basse velocità e di superare i 30 km/h non c’è speranza: un ultimo esercizio di pazienza.
Sono finalmente in garage, dopo 600 chilometri percorsi tra andata e ritorno. Scendo soddisfattissimo del viaggio d’andata (una goduria clamorosa su ogni tipo di strada attraversata), della moto, della meta prescelta e di me stesso, visto che ho avuto un battesimo d’acqua molto snervante ma istruttivo.
Mi sono definitivamente innamorato del bicilindrico. Completamente inutile in città, ma solidissimo e sicuro in tutto il resto: un gran tiro sempre assicurato, freno motore eccezionale, scalate da fare con prudenza, accelerazioni mozzafiato.
Scatto qualche ultima foto alla moto prima che verrà pulita (domani) e scappo subito a vedere la motogp, prima di addormentarmi… e di iniziare a scrivere il report!



 
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14342955 Inviato: 8 Mag 2013 22:02
 

Che bel report!! Che passione!!!Bravo!!!!E l'acqua....beh...ci sta!!!L'importante è che sia andato tutto bene!!! icon_wink.gif che abbia visto posti nuovi e che ti sia divertito!! 0510_saluto.gif
 
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14343780 Inviato: 9 Mag 2013 9:39
 

Bellissimo Report con molte vicende che però arricchiscono l'esperienza meravigliosa del viaggiare in moto!

Ahaha come si fa a non andare pazzi per un bel piatto a base di cinghiale?

L'Italia per nostra fortuna è bellissima, con strade mozzafiato ed una cucina che ovunque ti sazia e ti fa godere il palato!

Ancora Complimenti!

doppio_lamp.gif
 
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14344324 Inviato: 9 Mag 2013 13:36
 

CateAA ha scritto:
Che bel report!! Che passione!!!Bravo!!!!E l'acqua....beh...ci sta!!!L'importante è che sia andato tutto bene!!! icon_wink.gif che abbia visto posti nuovi e che ti sia divertito!! 0510_saluto.gif


Grazie! La passione era repressa da tanti anni quindi quando l'ho sfogata è esplosa. icon_asd.gif
Un paio di volte, dando gas in uscita di curva, mi sono ritrovato ad ulurare sotto il casco per l'emozione di sentire quella spinta così poderosa.
L'acquazzone in moto è terribile, almeno per chi non c'è abituato. Il giorno dopo a Roma pioveva ancora ed essendo a casa ho sorriso per la soddisfazione di essere al coperto e per i ricordi del giorno prima.
La Toscana, sin da quando ho vissuto a Firenze per un anno diversi anni fa, la considero senza timore di esagerare non solo una delle più belle regioni d'Italia e d'Europa, ma del mondo. Non teme confronti.
Il tragitto d'andata lo consiglio vivamente!
 
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14344330 Inviato: 9 Mag 2013 13:38
 

Gaia85 ha scritto:
Complimentoni! bel giro davvero 0509_up.gif e bella moto!


Grazie! Attendo di vedere una Ninja verde! icon_wink.gif
 
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14344356 Inviato: 9 Mag 2013 13:44
 

Lore749 ha scritto:
Bellissimo Report con molte vicende che però arricchiscono l'esperienza meravigliosa del viaggiare in moto!

Ahaha come si fa a non andare pazzi per un bel piatto a base di cinghiale?

L'Italia per nostra fortuna è bellissima, con strade mozzafiato ed una cucina che ovunque ti sazia e ti fa godere il palato!

Ancora Complimenti!

doppio_lamp.gif


Cinghiale, funghi e pescespada (cibi di cui l'Italia abbonda) li mangerei pure a colazione. L'Italia è un paese meraviglioso e mi spiace solo per il turismo poco organizzato (spesso volutamente) al mezzogiorno. Ma chi è del posto può sempre dare buone dritte.
Medito prima o poi di spedire la moto in Sicilia e di fare un giro di tutta o parte dell'isola.
 
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14345437 Inviato: 9 Mag 2013 19:35
 

perchè spedirla, vai in moto e ti vivi l'esperienza a tutto tondo...al limite spedisci i bagagli..
 
14347018
14347018 Inviato: 10 Mag 2013 11:20
 

R6zorro ha scritto:
perchè spedirla, vai in moto e ti vivi l'esperienza a tutto tondo...al limite spedisci i bagagli..


non avendo moto da viaggio, preferisco gustarmi solo la Sicilia piuttosto che stancarmi a morte in tutto il lungo viaggio da qui a lì.
 
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14347876 Inviato: 10 Mag 2013 16:13
 

bel giro, peccato per il tempo!
le adidas sono ancora ad asciugare? icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
 
14347890
14347890 Inviato: 10 Mag 2013 16:16
 

IL-Paolino ha scritto:
bel giro, peccato per il tempo!
le adidas sono ancora ad asciugare? icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif


AHAHAHAH! Campeggiano ancora in una stanza diffondendo un tanfo simile all'esplosione di una fogna in un giorno di umidità, in attesa che mi decida a lavarle!
 
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