Con un po’ di nostalgia propongo questo reportino di un giro fatto nel 2012, in omaggio alla giovane zavorrina che mi ha accompagnato; ebbene si, pur essendo diversamente giovane, ho avuto il piacere di fare un magnifico giro in moto in compagnia di una zavorrina d’eccezione, giovane, biondina, bellissima... la meglio di sempre!

Lo so che non va bene, i giovani devono stare con i giovani, ma non ho proprio saputo resistere quando mi ha chiesto: papà domani mi porti a fare un giro in moto? era da tanto tempo che volevo portarla, ci tenevo, ma volevo che fosse lei a chiedermelo e adesso lo aveva chiesto, in un attimo ho ripassato mentalmente tutti i percorsi fattibili in un giorno che conosco, deve essere qualcosa di speciale e indimenticabile, ecco ho trovato, sarà un giro magnifico!
Ah dimenticavo, le ho risposto che se proprio ci teneva, l’avrei portata…
Credo di aver dormito tutta la notte con il sorriso sulle labbra, pensavo: si chiederà cosa proviamo io e sua madre ad andare tutte le volte che possiamo in moto, sobbarcarci 400/600 km in un giorno, ritornare a casa stanchi ma contenti, con almeno 200 foto da scaricare e guardare subito, penserà che siamo matti e vuole provare, i giovani si sa a volte “vivono” di più le ore serali e oltre, per cui poi il giorno dopo che normalmente è quello festivo viene utilizzato in parte per dormire, un vero peccato… ma domani la sistemo io.

Eccoci, siamo pronti a partire, abbiamo “rubato” giacca, pantaloni e casco alla mamma, è tutto un po’ abbondante, ma per una volta ci può stare, solo gli stivali sono troppo corti e dobbiamo cercare altro.
La mamma naturalmente è a conoscenza del “furto”, è qui di fianco a noi che ci fa mille raccomandazioni, di fare attenzione, andare piano e telefonare ogni quarto d’ora… lo dice con gli occhi lucidi, la capisco, avrebbe voluto venire anche lei, vedere con i suoi occhi le sensazioni che la nostra piccola, la nostra unica figlia lascerà trasparire in un viaggetto in moto contornato da posti fantastici che non conosce, ma non si può andare in tre, peccato…

mentre ci allontaniamo la guardo negli specchietti, ci saluta finché riesce a vederci
dal punto di vista meteo la giornata è stupenda, proprio quello che ci vuole per godersi i paesaggi alpini, dopo una breve sosta a Chianale

proseguiamo per la spettacolare stradina che porta al Colle dell’Agnello




una marmotta che non si era accorta della nostra presenza, esce dalla tana e vedendoci resta immobile paralizzata dalla paura, sembra quasi che si sia messa in posa per farsi fotografare




ci sono dei cavalli al pascolo, impossibile non fermarci, la zavorrina ha un debole per tutti gli animali



eccola felice come una Pasqua, perché è riuscita ad accarezzare il puledro



man mano che saliamo il paesaggio diventa sempre più superbo

qui mi lancio in una foto panoramica spericolata, composta da ben 6 foto, riuscita!


Colle dell’Agnello 2744 m



scendendo dal versante Francese si incontra il piccolo belvedere “La Demoiselle Coiffée” uno sperone di roccia che grazie al suo cappello naturale fatto di materiale più duro, si è salvato dall’erosione del tempo e sbuca improvvisamente dalla pineta




cosa non farebbe un papà per far sorridere la figlia, qui imito la faccia da wc, devo dire è stato facile e mi è venuta pure bene…


nel frattempo arriviamo a Château-Queyras, prendo una stradina secondaria per ammirare da sotto il castello situato sulla punta di uno sperone di roccia

con in fondo la gola scavata dal torrente




riprendiamo quota e “attacchiamo” il castello dall’alto


questi piccoli borghi sono davvero una favola, la giovane zavorrina è incantata



la complicità della splendida giornata rende questi posti esageratamente belli


però non si vive solo di bellezza, ci vuole anche qualcosa di solido…


questo posto mi sembra perfetto!

adesso ci vuole una passeggiata per godersi questo piccolo paradiso




…sembra una favola, ma è tutto vero!






è ora di ripartire, ci sono ancora tante cose da vedere

in breve raggiungiamo il belvedere “La casse Deserte” che con il suo paesaggio lunare davvero molto bello, lascia a bocca aperta chi lo vede per la prima volta

la bellezza della gioventù è indiscutibile, però anch’io faccio la mi sporca figura…





un paio di km e siamo al Col d’Izoard 2360 m


saliamo al belvedere per gustarci di più la maestosità di questo colle



mamma mia che affollamento, c’è un folto gruppo di giovani arrivati con un grosso pullman





stanca ma bellissima…

e stata una giornata intensa, il tempo è volato ed è ora di rientrare, ma superato Sestriere, vedendo le indicazioni non resisto e opto per un fuori programma, la salita al Colle delle Finestre 2176 m


arrivati a casa, la giovane zav confessa alla madre di essere stanchissima, dopodiché felice inizia a raccontargli tutte le meraviglie che ha visto, sue parole: “posti che quando li vedi in cartolina, pensi che non esistono”, credo che adesso ha capito perché io e sua madre rientriamo stanchi ma contenti da un giro così, con la voglia di guardare subito le foto per essere certi di non aver sognato.
E’ stata una grande giornata che ricordo con molto piacere, ma anche con tanta nostalgia e un po’ di tristezza, perché la nostra “piccola” ora è diventata grande, ed ha iniziato la sua vita da grande con il suo lui, è una cosa che mi auspicavo da tempo, ed è giusto che sia così, però c’è sempre un po’ di tristezza…
_______________Un saluto a tutti
