30.07.12 primo giorno di ferie. Il desiderio di scappare via, covato nell’animo da tempo, esplode di colpo.
E così, con un programma in testa tutto da definire ma con una voglia matta dentro, alle sette di mattino sono già pronto in moto con il casco in testa ben allacciato e tutto il resto a posto.
Unica certezza : voglio andare sulle Dolomiti; dove di preciso non lo so, ci penserò strada facendo. Entro in A4, direzione Venezia, al casello di Sommacampagna, e proseguo
poi sulla A31 per uscire al casello di Dueville; qui prendo la statale
in direzione di Bassano del Grappa facendo attenzione agli autovelox :
in una ventina di km ce ne sono tre, però, ad onor del vero, uno ha il limite a 70 km/h gli altri due a 90 km; ci possono stare dai. Attraversato Bassano imbocco la Valsugana ed il paesaggio da agricolo/industriale diventa di colpo pedemontano; la strada corre
parallela al fiume Brenta e, teoricamente, sullo sfondo della vallata
dovrei cominciare ad intravvedere le prime montagne vere… teoricamente….
in pratica il cielo è coperto di brutto e l’impressione è che oggi di acqua ne verrà giù parecchia.
Infatti nei pressi di Arsiè comincia a piovere; indosso l’antipioggia e proseguo un po’ infastidito ma deciso ad arrivare alla mia prima tappa
( che nel frattempo ho mentalmente elaborato ) : il Passo Rolle, poi si vedrà. Attraverso Fiera di Primiero e arrivo velocemente a San Martino di Castrozza dove avevo fissato la prima sosta per rifornimento; nel frattempo il cielo un po’ si è aperto e non piove più : bene! Si riparte con una massiccia dose di buon umore e finalmente la strada comincia a salire in quota.
Neanche il tempo di godermi i primi tornanti, che dietro mi si incolla una Corvette (targa svizzera) sfanalando a più non posso; dentro di me penso : sono in vacanza, mi voglio godere la giornata, no? ok, rallento e lo faccio passare : questo sgommando a razzo
mi passa e va….. dopo due/trecento metri c’è subito un tornante e che succede? Lo svizzerotto sbaglia l’impostazione della curva e si pianta lì : per fare il tornante deve fare la retro e ripartire! Come riparte sgommata e via a tutto gas… nooo non ci credo! dentro
al casco sto a morire dal ridere; cioè questi sono tornanti “autostradali”, dai…….
Allora son proprio curioso : mi incollo dietro alla Corvette e non la mollo più : nei brevi tratti dritti lo lascio andare con lui che tira il motore allo spasimo, ma in prossimità dei tornanti , visto che continua a ciccarli tutti, mi faccio sotto e, apposta, scuoto la testa in maniera molto eloquente; e così per un paio di km poi la cosa non è più divertente e visto che il mio scopo è godermi la salita, salgo al passo tranquillamente. Il tempo rimane nuvoloso ma asciutto, peccato perché così si perde lo spettacolo dei monti circostanti si vede poco o niente.

Arrivo in cima al Passo Rolle, son soddisfatto, mi guardo un po’ in giro, ci son le mucche al pascolo e …. c’è anche lui!!……………..

lo svizzero!! Non so se ridere o …… ma per piacere……

Va ben, dai, l’importante è che viste le brutte premesse meteo fin qui ci siamo arrivati; cartina alla mano e prossima tappa : allora giù verso Paneveggio, svolta a dx, e su per passo Valles; poi ancora giù verso Falcade svolta a sx e su per il passoSan Pellegrino; non male sono le nove del mattino e abbiamo già messo giù 200 km.

IMG]Link a pagina di I47.tinypic.com

passo San Pellegrino
Ohhh, eccoci qua : il tempo tiene bene, purtroppo però senza sole,e mi è venuta fame : una bella fetta di strudel e latte caldo. Facciamo anche un paio di foto, via.Fidata cartina in mano e prossima tappa : dal San Pellegrino giùfino a Moena, poi a dx verso Vigo di Fassa, svolta a sx per Passo Costalunga, lago di Carezza, e giù a Nova Levante; e
qui dovrei arrivare in tempo per mangiare un boccone.

passo di Costalunga

il Catinaccio (quel che si vede) dal lago di Carezza
Infatti, trovata una tipica trattoria altoatesina , prendo un buon secondo con una altrettanto buona birretta; con l’inseparabile cartina segno la terza tappa del tour : da Nova Levante verso sud per 3/4 km poi a sx per il passo di Lavazzè, a sx per passo di
Pramadiccio (niente di che) giù a Cavalese poi per Molina di Fiemme
e, svolta a sx, Passo Manghen.


passo di Lavazzè : un po' di azzurro!


Ecco, sul Manghen mi accorgo che non devo più guardar la mia inseparabile cartina perché il tour è finito , rimonto in sella, imbocco la discesa dal passo, che all’inizio è bella tosta, arrivo giù a Telve, costeggio il lago di Caldonazzo e in un amen sono a Trento.
‘Azz.. un’ora prima ero su a duemila metri di altezza immerso nella natura e adesso son fermo nel traffico di città. Pazienza! Mi immetto sull’autostrada del Brennero e, tutto bardato da montagna, comincio a sudare di brutto; si perché arrivato giù in pianura trovo un sole atroce e una temperatura di 35 gradi. Ma va bene lo stesso si tira dritti fino a casa senza pensarci due volte. Solo un malinconico sguardo allo specchietto : arrivederci Dolomiti!
Arrivo alla maison che sono circa le cinque del pomeriggio, un po’ stanco ma felice; percorsi 490 km. Mi butto sotto la doccia e sento, finalmente, appagata la voglia di una giornata tutta mia.
Speravo solo di fare più foto, purtroppo stavolta è andata così!
a tutti voi :

p.s. un affettuoso ringraziamento alla mia fedele mukka.
