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Inviato: 1 Ago 2012 8:08
Oggetto: Vallone di Roselend, Francia e Svizzera.
E' un giro giornaliero di 340 km e si fa in giornata da Aosta ma può servire come spunto da inserire in una vacanza o magari in un viaggio più lungo.
Il Roselend l'avevo visto consigliato su questo forum ed abitando in zona ho approfittato di una bella giornata e sono partito.
Il tratto Bourg Saint Maurice Flumet fà parte della Route des Grandes Alpes.
Sono strade in alcuni punti strette e tortuose e da fare in relax con tempo bello anche perchè lo scopo è il panorama.
Questa mattina dunque mi sono svegliato presto ed era una di quelle giornate terse che sembrano finte.
Alle 6 e 30 c’erano 15 gradi e una brezzolina magica.
Ho detto:”Moglie! Prendi il casco che oggi facciamo il Roselend.
E così, moglie schierata in assetto di combattimento, casco, stivali e occhialoni, partenza alle 8 e sù per il piccolo San Bernardo.
Potevo passare anche per il Colle San Carlo ma visto che per me è una meta abituale, per questo giro più lungo l'ho escluso ma per chi venisse da queste parti raramente è un colle da non trascurare.
A Bourg Sain Maurice, alla rotonda nei pressi della stazione ferroviaria sù per la D902 che si arrampica verso il Cormet del Roselend, un vallone prima boscoso e scosceso con gorges poi sempre più ampio e luminoso.
Dal Cormet di Roselend la D902 diventa D925 ma non si può sbagliare
Paesaggi da favola per chi ama la montagna.
Poi il bel paesino di Beaufort in questo periodo un pò affollato.
Dopo Beaufort non si deve sbagliare e bisogna prendere la bella D218B per Les Saisies e Flumet.
Da Flumet inizia il tratto più congestionato e, al limite, si può prendere l’autostrada per Chamonix visto che la zona Mégève Chamonix è molto trafficata.
A Chamonix merita una fermata nella cittadina famosa per la nascita dell’alpinismo moderno alla fine del 1700.
Un giro nel centro storico e omaggio alle statue del De Saussure, lo scienziato svizzero che mise in palio un premio per chi fosse riuscito a scalare per primo il Monte Bianco.
Allora si credeva che a quelle quote oltre al pericolo dei ghiacciai, non ci fosse ossigeno.
Ci riuscirono Balmat, guida e cercatore di cristalli e il dott. Packard che perse la vista per mesi dato che i nell'ultimo tratto per la vetta ruppe il vetro affumicato che teneva davanti al viso visto che allora non c'erano occhiali da sole.
Uno spuntino e poi via verso la vicina Svizzera, a Martigny, attraverso il colli del Montets e della Forclaz.
E il giro è quasi finito, manca solo più il Gran San Bernaardo e siamo a casa ma prima ci fermiamo, poco sotto il colle dal lato italiano alla piola del pinocchietto “Chez Elio” e ci facciamo una merendina al fresco prima di scendere nella calda serata di Aosta.
Dettaglio del Roselend
Salendo al Piccolo San Bernardo
Il Lago del Piccolo San Bernardo
Il Piccolo San Bernardo, Sono quasi le 9 del mattino ci sono 9°C e tira una bella bisetta.
Scendendo dal Piccolo San Bernardo a Bourg Saint Maurice
Risalendo da Bourg Saint Maurice il Vallone di Roselend.Bisognerebbe fermarsi a far foto ogni 500 m
L'Aiguille des Glaciers del Bianco dal Vallone di Roselend
Il lago di Roselend
Risalendo verso Chamonix riappare il Bianco
A zonzo per Chamonix
Monumento al De Saussure con Balmat che indica la vetta del Monte Bianco
Qualche buontempone ha messo un berrettino alla statua del granda Balmat, la guida che scalò per prima il Monte Bianco alla fine del 700.
A spasso per Chamonix
Due "soci" a Chamonix
La pittoresca Aiguille Verte del Monte Bianco, tra Chamonix e Argentière
Nella Svizzera verde dopo il colle dei Montets
Tra Chamonix e Martigny
Il massiccio del Grand Combin (4314 m) salendo da Martigny al Gran San Bernardo
Rientriamo dal Gran San Bernardo
Il pinocchietto ad acqua di Chez Elio che pedala tutta l'estate finchè non arriva il gelo d'autunno.
Merenda cena Chez Elio