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Inviato: 2 Ott 2011 20:36
Oggetto: Classic Ride Roma - Campo Imperatore (AQ) - 2.10.2011
Domenica mattina, giornata di sole, le previsioni hanno parlato di uno stupendo fine settimana ed è un pò di tempo che per la testa mi ronza l'idea di fare un giretto vintage in alta montagna con mia moglie e il nuovo acquisto, la Triumph Bonneville T100.
Non sarebbe la prima volta che vado a Campo Imperatore con la Bonny ma le altre volte ero solo o con amici, stavolta è diverso ci vado con mia moglie in uno dei nostri giri senza fretta, senza orari, con tante foto, vagabondando qua e là.
Partiamo con calma alle 10.00 di mattina, il percorso è semplice: la Salaria fino ad Antrodoco, Passo delle Capannelle, Fonte Vetica e rientro in autostrada.
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Le strade intorno a casa e la tangenziale sono già un formicolio di macchine e gente dallo sguardo sonnolento, chi va a messa, chi al pranzo con i parenti, chi passerà la domenica al centro commerciale o chissà dove. Ma noi no tra poco saremo fuori da tutto questo lontani dalla città.
Il motore della Bonneville ancora freddo ronfa e scopietta pigramente ma tra poco appena l'andamento diventerà più regolare e ci sarà un pò di strada libera sò che la nostra inglesina inizierà a volare e personalmente non stò più nella pelle.
Poco prima di Rieti ci fermiamo per un caffè e una sigaretta e poi via verso le Terme di Cotilia e le Gole di Antrodoco, inizio ad aumentare il ritmo e la moto dondola dolcemente sulle curve e lascia indietro qualche scintilla del cavalletto centrale tra lo sguardo incuriosito e divertito di passanti e fratelli motociclisti. Di Bonneville ne girano tante in città ma è raro vederne qualcuna in giro tra le montagne.
Mia moglie è una coopilota perfetta (trovo che il termine zavorrina nelle nostre uscite ne sminuisca le capacità di stare in sella) di kilometri insieme ne abbiamo fatti tantissimi e conosce il mio modo di guidare e piegare la moto a perfezione, sò che ad ogni curva è pronta ad accompagnarmi come se fosse lei stessa a guidare. In tante uscite da solo ho avuto la sensazione che la sua presenza fosse una parte importante nelle mie traiettorie.
Ci lasciamo il reatino alle spalle, ormai siamo quasi a L'Aquila, l'aria e più fresca e il motore ormai va a pieno regime.
L'ultima volta il Passo delle Capannelle lo avevo fatto da solo sulla sportiva insieme ai ragazzi del gruppo SPQR. Stavolta siamo solo noi tre il bicilindrico ronfa allegramente su per la salita e i tornanti, la moto si arrampica come se la sua vocazione fosse sempre stata quella in uno scorrere di verde degli alberi e grigio di roccia.
Quota 1300 s.l.m. Valico delle Capannelle, il paesaggio cambia, e il nastro d'asfalto che corre tra colline brulle e bestiame al pascolo è un un vero spettacolo.
Ad un certo punto dopo una sosta per un paio di foto mi viene l'idea di mettermi a fare anche un pò di off-road leggero in mezzo a un campo sotto la sguardo divertito di Anna che avrà pensato ad un principio di demenza senile e quello sbigottito di una coppia in macchina
La prossima meta è Fonte Vetica e il Ristoro Mucciante, ritrovo abituale di tante uscite.
Il traffico ed i centri commerciali sono ormai lontanissimi, solo pascoli, rocce, montagne (tante e maestose) in uno dei luoghi più belli d' Italia, e quel bicilindrico che continua ad andare mordendo l'asfalto come se avesse una insaziabile fame di strada.
Arrivati al ristoro un pò di poesia scade nella fila per acquistare la carne da fare alla brace scambiando biglietti dell'elimina code con chi rinuncia all'attesa e risate, ma anche questo fa parte della bella giornata
Subito dopo pranzo la visita di Stefroma e Roberto di strada lungo un loro giro è un vero piacere, quattro chiacchiere due risate e poi si riparte, loro credo in direzione Castel del Monte, noi a ritroso verso Assergi per fare rientro a Roma in autostrada.
Alle 19.00 siamo a casa stanchi, rilassati e con il premio di una bellissima giornata passata in moto