Elisa, il tuo scritto è davvero molto bello e toccante.

Ti consiglio di farlo pubblicare come articolo sulla home page, piacerebbe a molti/e, specialmente a coloro che magari pensano che essendo alle prime armi non ci si può ritenere veri motociclisti.

E come ha detto qualcuno... il viaggio è solo all'inizio!!!

a chi devo chiedere per farlo pubblicare?

e comunque, grazie

Brava, hai descritto benissimo le tue emozioni
Un consiglio, non badare a chi ti sta dietro o davanti, tu tieni il tuo ritmo e vedrai che andrai sempre bene

e una curva al Muraglione, dopo averla fatta centinaia di volte, è solo una curva … o forse no. Forse non lo sarà mai solo una curva.
Perché non c’è solo la curva. C’è il calore del sole, che inaspettato penetra nella cordura del giubotto e riscalda la pelle, in queste fresche giornate settembrine, lungo i passi della mia bella Romagna. C’è il profumo del bosco, l’odore delle conifere balsamiche che apre e quasi punge i polmoni. Il suono del motore, che scandisce con una perfetta cadenza la progressione delle marce. Le mani indolenzite, i muscoli in tensione[/i]”

Certo sono i vaneggiamenti di una inesperta, ancora con il figlio rosa

Complimenti per il report!!!




Ma.. toglimi una curiosità: cambia colore col passare del tempo???

Forse Mussida e Mogol, quando hanno scritto questa canzone, erano appena rientrati da un viaggio in moto.
“… cosa sono adesso non lo so, sono un uomo in cerca di se stesso…”