12461413
Inviato: 25 Set 2011 19:12
Oggetto: 25/9/2011: non può piovere per sempre
Ciao a tutti. Sono da poco tornato a casa dopo un giro in moto denso di emozioni e ribaltoni climatici.
Dovevamo trovarci in tre questa mattina alle 9.30 a Torino, per fare una gita al mare passando dalle Langhe. Arrivo puntuale, anzi, qualcosa in anticipo. 9.25 appoggio la moto al cavalletto e scendo. Nemmeno il tempo di togliere il casco che comincia a piovere. Sarà una "lieve" pioggerellina penso. Diluvio....
Dopo 10 minuti mi chiama uno dei due compagni di giornata. Ha la bocca ancora impastata dal sonno, mi dice che si appena svegliato e che con questa pioggia non si farà nulla. Ha ragione lui, ovvio. Intanto un pò mi incazzo pensando che sono sotto un nubifragio essendo arrivato puntuale all'appuntamento mentre il mio sonnacchioso amico si era appena alzato dal letto. Se almeno avesse iniziato a piovere prima, me ne sarei accorto in tempo per non mettermi in viaggio. Va beh...
Metto giù la chiamata e mando un messaggio di sicurezza all'altro mio amico. Niente giro oggi, gli scrivo ( e 'sti ca**i, ci mancherebbe, penso mentre osservo la mia moto passiva a ricevere una pioggia che non se ne va). Lui non mi risponde subito. Anzi, non mi risponde per niente. Per tutto il giorno non avrò sue notizie. Alla faccia della fratellanza motociclistica. Neanche un mezzo messaggio, un vabbè dai facciamo la prossima, nemmeno uno squillo.
Gli unici "squilli" li fa pioggia per continuare a battere colpo.
Telefono in tasca e domenica andata...Non mi resta che tornare a casa mestamente. Peccato che non possa avvicinarmi alla moto perchè diluvia ancora, e ben me ne guardo di lasciare il balcone sotto cui mi sono appollaiato per rimanere asciutto.
Allora mi dico, prenditi un caffè lì al bar davanti e poi aspetta che smetta, non può piovere per sempre.
Resto al bar quasi mezzora, prima che la pioggia cessi. Nel frattempo si sono fatte le dieci e l'umore resta grigio come il cielo. No, aspetta. Guardando meglio, c'è un pallido sole dietro le nuvole. Chissà, forse...
Il pensiero ormai non è più dominabile. Decido. Ci provo, faccio trenta chilometri fino a Carmagnola. Se ricomincia con l'acqua, torno a casa. Ma voglio provarci.
DI lì in poi è un migliorare costante, quando arrivo a Montezemolo il sole è bello alto e faccio in tempo a gustarmi/spaventarmi per un pazzo su un CBR che mette il ginocchio a terra in uscita di curva, proprio di fronte a me...
Poche soste, arrivo al Cadibona e poi giù fino a Savona. Sempre sole. Tiro ancora un pò fino a Finale Ligure, poi guardo l'ora: mezziogiorno e mezza. Meno di tre ore ci hi messo. Se me l'avessero detto quando iniziava il diluvio mattutino, mi sarei messo a ridere . Mi faccio due spaghetti ai frutti di mare e mi butto in spiaggia a prendere il sole. Il tutto provando una goduria immensa, sopratutto alla faccia dei miei amici rimasti a Torino. Guardo i riflessi del sole sul mare e godo. Mi sdraio per dormire e godo. Godo tantissimo.
Quasi mi sto addormentando quando sento un tuono. Ahi, ho cantato in fretta. Meglio andare finchè si può. Fino ad Albenga è sempre sole, ma quando alzo la testa verso il San Bernardino mi vengono i brividi: nuvole spesse molto basse. Mi preparo al peggio.
E andrà peggio... Faccio tutto il colle sotto l'acqua. Di nuovo intensa picchetta sul casco, intimorendomi. Lo so, lo fa apposta. Le piace spaventarmi. Guido con attenzione, l'asfalto sembra una saponetta, ma mi destreggio bene. Ormai la maggior parte del colle è alle mie spalle, quando mi capita un'altra brutta sopresa. Mi avvicino a una jeep, palesemente più lenta di me. Studio un pò, mi preparo al sorpasso. Ogni volta è così quando piove. Devi essere svelto ma allo stesso tempo dolce con i comandi.
Usciamo da un tornante in salita, io e la jeep. GLi tengo la distanza, la curva successiva è troppo vicina. Il guidatore, forse in uscita dà troppo gas. Fà un mezzo testacoda. Lo guardo attonito mentre controsterza di brutto e capisce che può mettersi male. Ce la fa a rimettersi dritto. Per fortuna io ero rimasto lontano, così mi basta pinzare appena il freno per essere fuori portata.
Lo passo di brutto, accelerando alla prima occasione. L'evento mi mette sulla difensiva, così inizio a guidare in maniera ancora più prudente.Come cavolo avrà fatto a scivolare così con un mezzo a quattro ruote? Idiota lui o bravo io che riesco a tener su la moto anche se sembra una biscia?
Ma non c'è tempo per riflettere, la pioggia non accenna a smettere. E non lo farà fino a Mondovì, dove mi fermo gocciolando acqua ovunque.
Ragiono a freddo e calcolo di aver percorso quasi 80 chilometri sotto un altro diluvio su una delle strade più strette e impervie del Nord Ovest motociclistico...
Quando riparto, la grande giostra delle emozioni climateriche è terminata. Per fortuna.
Passo da Fossano, Racconigi, Carmagnola. Poi, di nuovo, Torino.
Il sole sempre all'orizzonte e l'asfalto finalmente aderente. Il placido panorama che scorre intorno è un degno finale, quasi un amarcord. Sono i titoli di coda di una giornata che, senza le giuste coincidenze, non sarebbe nemmeno cominciata.
L'avevo detto io: non può piovere per sempre !!