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Inviato: 22 Set 2011 22:07
Oggetto: 12/08/2011 Monghidoro-Tonale-Gavia-Stelvio-Monghidoro
...Voglio fare un giro in moto..... penso.. è da un pezzo che non faccio un giretto come si deve, magari in solitaria, chi ha avuto la disgrazia di avermi tra i piedi sa bene quanto mi piaccia ed apprezzi la compagnia, ma
anche quanto mi piacciano le solitarie, piu o meno organizzate, o zingarate come le chiamerebbe un mio amico.....
La meta in testa ce l'ho ma per arrivarci con poca autostrda.....ma in tempo utile per fare il tutto in giornata... diventa un po' un casino, specie perchè il mio feeling con le cartine stradali non è eccellente....semplice si
scrive una mail a comandina!!!
Detto fatto e la risposta arriva precisa e puntuale, chi la conosche lo sa...
"Di seguito il giro che ieri sera avevi stabilito essere il migliore.
Monghidoro
Bologna
Padova
Cittadella
Rosa' BANDIERINA?
Bassano del Grappa
Borgo Valsugana BANDIERINA
Trento
Mezzolombardo
Cles
Male' BANDIERINA
Ponte di Legno (P.sso del Tonale)
Passo Gavia
(alternativa 1: Vezza d'Oglio e poi passo del Mortirolo) (alternativa 2: Vezza d'Oglio, Edolo, passo Aprica, Tirano)
Bormio BANDIERINA
PASSO DELLO STELVIO
Prato allo Stelvio
Naturno BANDIERINA
Merano
Bolzano
Trento
Verona
Modena
Bologna
Monghidoro
Nota: a Bormio c'e' un incrocio che ti permette di essere a Livigno in 39km, passando per il passo del foscagno. Quando sei in zona, valuta se ti conviene andare a fare il pieno di benzina a Livigno: vendono la verde a
1.098 al servito (www.prezzibenzina.it). In Italia costa circa 1.5
Ciao Ti amo"
Così recita la sua mail di risposta.
Tutto chiaro imposto sul navigatore
tutte le coordinate dei paesi e sono pronto a partire.
La mattina seguente mi alzo di buon ora, non sono propio dell'umore giusto, ci penso, mi rigiro nel letto, mi dico che sono scemo, poi ci ri-penso, mi alzo, accenno a mia madre del giretto che ho in mente di fare e
conviene che sono scemo.
Ok allora è propio il caso di partire.
Come in tutte queste mini avventure, la cosa che mi dà piu soddisfazione è poter poi dire a me stesso "visto pirla, che nonostante tutti i timori sei arrivato in fondo??"
Ore 7:30 in punto apro il cancello di casa e parto, direzione Bologna, poi A13 fino a Padova dove esco per prendere verso la Valsugana, sosta veloce per fare Benzina. Il ragazzo del distributore non credeva di avermi
fatto entrare 50€ nel serbatoio (neanche io avrei voluto), si riparte, il gusto inizia ora! La velocità è moderata, giusta per guardarmi attorno, ma soprattutto mi permette di pensare; dentro il ronzio del casco è una cosa
che mi rilassa damatti, penso a tutto, non c'è un argomento o un insieme di concetti in particolare, metto in folle la parte della testa che non serve per guidare e basta, difficile da spiegre come senzazione/condizione.
Strada facendo mi accorgo che il Road Book di comandina è valido ed efficace in un baleno sono al Tonale e per arrivare al passo mi godo particolarmente il pezzo di qualche chilometro che porta dalla valle alla vetta,
strada larga asfaltata bene e curvoni veloci.
Sono in cima, di strada ne ho già fatto un bel pezzettino, non so di preciso quanta, né quanta ne rimane, ma tant'è che in fin dei conti oggi non devo rispettare nessun appuntamento, nessuno mi aspetta e non devo
aspettare nessuno, sono LIBERO! decido per fare colazione, caffè e pasta di rito.
Mentre sto per reinfilarmi il casco sento un tonfo sordo mi giro e vedo una onda four bordeaux appoggiata in terra, il signore tedesco che la stava parcheggiando, probabilmente mettendo male il cavalletto, aveva
apppggiato la moto in terra, corro ad aiutarlo prima ad uscire da sotto la moto che carica com'era sembrava un tir, e poi a rialzarla. Mi ha fatto strano una cosa, mentre mi accingevo ad aiutare l'amico teutonico,
attraversando il piazzale, con molte moto e motociclisti, mi sono accorto che nessuno aveva fatto un passo verso il malcapitato per prestare un minimo di aiuto, stavano li a guardare... sicuramente l'amico tedesco visto
la mole e la nutrita combiccola con cui era, se la sarebbe cavata egregiamente anche senza il mio aiuto, o di altri, ma tant'è che magari le du dita mentre ci si incorica te le mettono tutti ma se poi sei nelle beghe???
Sono sicuro che questo comportamento non sia maleducazione o menefreghismo.... magari solo queste persone non hano mai avuto la fortuna di venire a contatto con un gruppo di persone come il Ting' Avert o il MC
Lucca, magari non hanno mai preso in considerazione che il motociclismo sia anche altro oltre a guidare un mezzo a due ruote, qundo io ci ho pensato la prima volta, qualche anno fa è stata una vera e gradita
sorpresa.
Mentre penso a ciò riparto, direzione Gavia, anche quasto passo l'ho gia fatto un altro paio di volte con bagagli, zavorrina e nebbia. Data la strada non propio "sicura"....un filo d'ansia c'è, tendo sempre a sopravvaluare
le situazioni, ad aspettarmi sempre che ci sia qualcosa che ti rovini la giornata, il 99% delle volte mi sbaglio, e dopo la soddisfazione è doppia!!
Detto fatto, arrivo in cima al Gavia, un tripudio di moto e ciclisti: questi sì che se la sono guadgnata la vetta.... anche per loro immagino la soddisfazione. Probabilmente, se uno dovesse farlo per lavoro di scalare un
passo simile, probabilmente nessuno ci proverebbe nemmeno. Non ricordo dove, ma mi sembra di aver letto una frase che più o meno diceva che le sfide più ardue sono quelle che si intraprendono con noi stessi... in
un certo senso è vero, e sicuramente le piu dure non sono certo quelle del tipo "lunga passeggiata in moto"
Sosta con foto di rito al passo; non mi levo nemmeno il casco e sono di nuovo in strada: adesso c'è il pezzo forte... Il panino dal sudicio mi aspetta!! è circa l'ora di pranzo e il cornetto del Tonale ormai non basta più...
La strada e i tornanti si susseguono come i pensieri vari e variopinti dentro al casco; non faccio nemmeno in tempo ad accorgermene che sono allo Stelvio!!!
Paninazzo ECCEZIONALE partorito dalle sapenti e ...saporite diciamo così, mani del Sudicio
nemmeno il tempo di finire di mangiare con calma che inizia a sgocciolare, ingoio panino e cocaola a mo' di serpente, mi infilo il casco e via.
Cavolo non mi sono nemmeno reso conto di esssere arrivato che sono di nuovo in strada. Oggi va così, "non ho l'uovo fermo", come si dice da questa parte dell'appennino... sono comunque stracontento, non sono
ancora a casa ok, ma intanto fin qui ci sono arrivato!!!
Sceso dallo Stelvio dalla parte che porta a Merano poi Bolzano, prendo l'autostrada che mi porterà a casa in qualche ora e una sosta a Campogalliano.
Arrivo a casa in perfetto orario per cena, 20:30 spaccate, circa 900km fatti
un senso di formicolio al sedere ma una certa sodisfazione che solo una stupidata così può regalare.... io vado in moto anch per questo, e ringrazio per aver conosciuto questo forum e le persone che lo popolano.
Lamps
Andrea.