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Inviato: 17 Set 2011 16:38
Oggetto: Pianeta Apuane, 14 settembre
Giretto infrasettimanale su stradine poco battute di una zona poco battuta, ma più unica che rara: le Alpi Apuane.
Poco prima delle 9 lascio finalmente il congestionamento parmense e mi butto verso il Cerreto. Strada messa bene come asfalto, almeno rispetto a Cisa e Lagastrello.
A Fivizzano volto a sinistra verso la Garfagnana. Ecco che passato il piccolo valico spuntano le piramidi del Pisannino e del Pizzo d'Uccello.
Una stretta deviazione mi permette di tagliare fuori Casola e avvicinarmi alla Foce Carpinelli. Strada sinuosa e divertente, ma sempre scivolosa quando c'è caldo... lunga discesa fino alla trafficata Castelnuovo, da dove imbocco la strada per la Versilia. Anche qui conviene contenersi, dato che la polvere di marmo lasciata sull'asfalto dai camion può fregare. Ad Isola Santa svolto a destra verso Careggine: la strada comincia subito a salire ripida, regalando bei panorami sul gruppo delle Panie e la sottostante vallata. Alcuni passaggi sono davvero vertiginosi.
In seguito la strada compie un lungo tratto nel bosco, per sbucare fuori in prossimità di una vecchia stazione sciistica (sì, proprio qui). Seguo le indicazioni per gli impianti e in un paio di km raggiungo un bel punto panoramico, da cui si vedono bene quasi tutte le cime principali della catena montuosa.
Superata Careggine, la strada scende a tornanti verso Poggio, da cui svolto subito in direzione di Vagli. La strada subito è molto veloce, poi diventa più tortuosa quando comincia a vedersi l'altissima diga del lago: divertente, ma occhio ai camion del marmo che non hanno troppa cognizione.
Il lago di Vagli, obiettivamente, non è bello. Visibilmente artificiale (c'è addirittura un paese sommerso, dentro), ha lunghi rami che si diramano seguendo le vallate secondarie e rive erose per la poca acqua... comunque si trova in una bella cornice di monti.
By cornaccione at 2011-09-17
Riparto alla volta di Gorfigliano, lasciandomi sulla destra lo spettacolare Campo Catino. La discesa dopo il valico è breve ma ripida: tra le foglie dei castagni appare imponente il Pisannino, il più alto monte delle Apuane.
Giunto a Gramolazzo, faccio una breve sosta sulle sponde del suo lago, molto più bello di quello di Vagli.
Riparto e di nuovo mi lascio sulla sinistra Orto di Donna, luogo meraviglioso e risparmiato dalle cave (ma la strada è chiusa per lavori). Decido allora di visitare Ugliancaldo, paese dal nome impronunciabile, situato in posizione panoramica proprio sul poggio tra Garfagnana e Lunigiana. Case vecchie, viottoli stretti con archi e gallerie e sullo sfondo i profili appuntiti di Pisannino e del Pizzo d'uccello.
La strada che scende verso la valle del Lucido è stretta ed esposta. Arrivo finalmente alla mia ultima tappa, Equi Terme. Questo paesino è un'autentica perla: il vecchio borgo, le terme, le grotte... e “Solco”. Ci metto un po' a trovare la strada: è privata per la cava, ma me ne lavo le mani. Lascio sulla sinistra gli alberghi con la gente in piscina e nelle vasche del fiume e in poche centinaia di metri mi ritrovo qui:
E' il Solco di Equi, piccolo canyon di casa nostra. L'asfalto però finisce alla svelta, e preferisco proseguire a piedi: la strada infatti va avanti, costeggiando la stretta vallata, e sullo sfondo si innalza la paretona del Pizzo d'uccello. Passate due buie gallerie eccomi in pratica ai suoi piedi, in vista della cava che la sfiora e la minaccia. Questo salto verticale di 700 metri è valso al Pizzo nobili soprannomi, tipo “l'Eiger delle Apuane”. Presenta due vie ferrate ai lati, mentre la parte centrale va a cuore: certamente l'ER non ci sale!
Acqua blu
E' ora di tornare indietro: mi ricongiungo alla SS63, ma la abbandono alla svelta per tagliare il caos di Aulla: così ho modo di salire ancora un pochino e salutare le Apuane.