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in fuga dalle nubi
11970406
11970406 Inviato: 12 Giu 2011 22:03
Oggetto: in fuga dalle nubi
 

Ciao a Tutti, questo è il mio primo topic e voglio esordire con un report del mio ultimo giro.

Giovedì 9 giugno,

sono al lavoro ed ultimamente è un po' calma piatta. Un po' di noia e penso a quando potrò farmi un bel viaggietto senza rincasare inzuppato.
Mentre guardo il cielo che muta istante per istante dal sole al nero di nubi minacciose msi presenta il mio responsabile che dopo aver parlato con il boss chiede se domani voglio prendermi delle ferie....
non ci penso neanche, esce direttamente dall mia bocca un "sì..certo!"

Improvvisamente il clima ai miei occhi cambia, da minaccioso imprevedibile e come uno sciamano rin******to inizio ad osservare il cielo cercando di carpirne l'andamento..

Arriva l'ora di chiusura, salto sulla moto e mi convinco che domani non pioverà,quindi
chiamo un amico e chiedo se vuole partire con me per andare al mare, risponde che non può, deve essere presete a delle lezioni ma partirebbe in serata per raggiungermi.

Decidiamo una destinazione: Levanto, così preparo tenda, sacco a pelo e carico la moto pronto per partire all'alba.
Due alternative di strada, passando dal lodigiano e poi giù verso la liguria... oppure passando dal pavese e dal confine fra piemonte ed emilia.
Non trovo l'atlante stradale, quindi segno gli appunti recuperati da google maps e li infilo nel portamappe della borsa da serbatoio.


Capitolo 1, il tempo rincorre il tempo..

Suona la sveglia, la spengo terribilmente assonnato. Mi rigiro un po' nel letto..
sono in vacanza e non ho appuntamenti quindi mi rilasso...troppo...
suona l'altra sveglia...la spengo e guardo l'ora. le 7.30 (la sveglia del lavoro).Accidenti!
Mi alzo immediatemente, mi dispiace aver allungato troppo il sonno anche perchè secondo le previsioni fra poco arriverà la pioggia quì a Sedriano.

Niente panico, è tutto pronto bevo il caffè monto in sella ed appena uscito dal box vengo
accolto da un banco nero di nubi ed un freddo umido tipico del preludio di un temporale.

Prima, gas,un paio di vie esco in direzione Binasco,alzo gli occhi verso il cielo a tratti e dal vento cerco di capire quale direzione prenderà ...arrivo al bivio fatidico.
Scelgo di prodeguire per Pavia.
Mi fermo all'altezza di Certosa per il secondo caffè ed approfitto per chiarirmi le idee
sulla direzione, potrei ancora deviare . Sento un leggero calore ed un po' sorpreso sorrido: il sole ha trovato uno scorcio da cui risplendere.. mi dò fiducia e riparto.

Pavia, non conosco la città e giro un po' a vuoto, chiedo per Bressana bottarone ad una coppia che incontro in periferia. Mi dicono di non essere certi che il ponte sia aperto ma in tal caso mi spiegano come raggiungerlo ,ed appena passato mi mandano su una stradina che passa fra l'argine del po' e le campagne sconfinate-- deduco che è stata creata ad un paio di metri d'altezza (ovviamente senza il mnimo guardrail) probabilmente per le esondazioni.-- la percorro per una ventina di km .. a vista non una casa a parte qualche fienile distrutto ed abbandonato.

Seguo per torrazza coste e mi fermo per il terzo caffè.
Chiedo al bar indicazioni per Cantalupo ligure, mi risponde la donna che mi ha appena servito ,con voce rauca da fumatrice convinta mi spiega scrivendo i paesi che passerò per la mia destinazione.. conclude affermando che in moto è proprio un bel giretto divertente!

La ringrazio, e con una marcia in più data dalla conferma della strada mi rimetto in sella.


Capitolo 2, solitudine e distruzione;

Grazie alle ottime indicazioni, inizio una strada che passa fra i colli, le nubi continuano a circondarmi ma non gli do adito.

Sono immerso nella via che percorro. Km di curve e tornanti da percorrere lentamente con lo sguardo che si apre al paesaggio .. campi e colline a perdita d'occhio, ogni curva è preceduta da una avvallamento che obbliga guida cauta .

Passo Dernice e seguo per Cantalupo Ligure,
non so esattamente dov'è iniziata, ma ad un certo punto la strada si restringe e sale..

i gurdrail spariscono ed appaiono i cartelli di caduta massi e pericolo frana..

qualche km e mi ritrovo su una strisciolina che si arrampica sulla costa del monte seguendo un torrente che posso "ammirare" ad una cinquantina di metri sotto di me.
I cartelli continuano ad esserci tanto quanto la loro utilità: devo rallentare parecchio per evitare i sassi che cospargono la carreggiata ..

Non c'è ombra di civiltà nell'arco di km e curva dopo curva inizio ad avere la sensazione
che sarà molto lunga ed un po' mi pento della scelta di persorso, manco avessi un tenerè!

La deduzione era corretta, dopo c.ca 50km non vedo nulla a parte questa stradina distrutta e deserta,senza intersezioni se non sterrate.
I cartelli di confine dei paesi compaiono ma senza case..
50 kmh di punta e continuo a salire.
Non ricordo bene il punto ma credo di aver raggiunto i 1100 mt di altitudine.

Raggiungo Carrega Ligure, dalle ind. prese da google maps mi rasicuro di non essere finito in tibet.
Passo un paesino, Fascia. Finalmente la strada si allarga.. resta sporca ma più ampia ed all'improvviso quasi sorpreso dopo una curva intravedo dei tetti, sollevato dal nn essere rimasto solo in quell'angolo di mondo mi avvicino e mi fermo a chiedere info per Raggiungere Sestri Levante ad un ometto che lavora su un ponteggio.
Recepito la direzione, riparto e dopo pochi km evviva! un'indicazione per Genova!

Dopo l'ultimo tratto mi sembra tutto più facile, scorro sulla statale sereno, senza il timore di essere colpito da un masso in caduta libera o di incontrare uno sbarramento improvviso in un tratto dov'è impossibile un'inversione.

Alla prima sosta, mi godo una bella boccata di nicotina, il fumo scende nei polmoni ed accelera il battito del cuore. Ripenso alla stradina deserta e distrutta.
Non lo ripeterei , ma sono veramente felice di averla percorsa.

Il resto diventa puro divertimento e piacere del viaggio, mi godo il passo dal bracco
e l'arrivo a Levanto con giro verso un punto più alto per ammirare il golfo.

Capitolo 3, solo, felice e pronto per il ritorno.

Le nubi che credevo aver staccato, al mio risveglio mi danno il buongiorno.
Niente vento e nussuna previsione di miglioramento.
Chiamo il mio amico per aggiornarlo e decide di nn partire, io decido di tornare con calma.

La mappa del persorso dell'intero viaggio è questa:

Link a pagina di Maps.google.it

Non mi dilungo sul ritorno perchè credo di aver scritto gia abbastanza.

Il viaggio non è solo raggiungere una destinazione, o passare da un luogo.
In ogni viaggio ci si mette in gioco, si scoprono luoghi nuovi e nuove parti di se.
Dentro ogni curva affrontata si racchiude una gioia inspiegabile.

grazie a tutti coloro che han letto, e chiedo scusa per l'estensione del testo.

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