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Inviato: 6 Giu 2011 18:32
Oggetto: A spasso per il Mugello e il Montefeltro.
La partenza è fissata per venerdì 3 giugno, ma i preparativi iniziano molto prima. Nei giorni precedenti la partenza il lavoro di taglia e cuci tra Google Maps e Photoshop è stato notevole. L’ottima riuscita del giro è dovuta anche ai preziosi consigli avuti dagli utenti tosco-romagnoli del forum che mi hanno davvero consigliato bene.
A distanza di quasi un anno esatto dall’acquisto della moto (che è la mia prima moto), questa è la prima volta di un VIAGGIO in moto che non sia l’uscita della domenica. I sentimenti si combattono tra di loro: lo scontro è tra l’eccitazione della novità e la preoccupazione di quello che posso trovare per strada, lontano da casa, con solo una chiave a brugola sotto la sella.
La prima tappa vede un noioso spostamento in autostrada dalla barriera di Melegnano all’uscita Modena Nord. Fortunatamente i circa 180 Km passano abbastanza in fretta. Usciti a Modena Nord la SS12 ci attende e ci guida fino ad Abetone. La strada è larga, le curve dolci e solo una esigua presenza di autovelox disturba un po’ il viaggio. Incontriamo un nutrito gruppo di motociclisti austriaci: tra loro c’è un gruppetto di smanettoni (che si svernicia tutte le volte che ci sorpassa) e un gruppo di “fermoni” che ci divertiamo a superare ogni volta che ne abbiamo occasione. Superata Pavullo nel Frignano e giunti a Lama Mocogno le nuvole si fanno più fitte e la pioggia ci costringe prima ad indossare l’equipaggiamento adatto e poi ad una sosta più lunga, durante la quale approfittiamo di una simpatica vecchietta che ci accoglie nella sua “osteria” e ci offre ottimi tortelloni di magro al burro e salvia e un secondo a base di affettati e formaggi locali. Beviamo un sorso di vino e dopo il caffè paghiamo il conto: 15 euro a testa. Alla fine del pranzo scopriamo essere da sola a fare tutto: cucina, serve ai tavoli, sparecchia, fa il caffè e porta il conto: il marito è in ospedale per una piccola operazione e la figlia si rifiuta di darle una mano. No comment.
Risaliamo sulle moto e lasciamo Riolunato ancora sotto la pioggia. La vista sul monte Cimone è offuscata da nubi minacciosamente nere e scorgiamo il sole solamente in direzione Vignola. Superiamo i 1388 metri s.l.m. del Passo di Abetone sotto la pioggia che ci segue fino a San Marcello Pistoiese dove decidiamo di fermarci e toglierci le protezioni impermeabili. Ho la cattiva idea di accendere il navigatore e impostare la nostra meta finale per il primo giorno di viaggio: Barberino di Mugello. Il navigatore ci fa percorrere strade alquanto deserte, di uno strano asfalto rosso e rosa. Passiamo per i laghi di Suviana e Brasimone e sui ponti delle rispettive dighe. Giunti a Castiglione dei Piepoli è ora di fare rifornimento: le spie delle riserve sono già accese da qualche chilometro e di benzinai su queste stradine non ne abbiamo proprio visti.
Puntiamo verso sud, in direzione Vernio. L’asfalto è decisamente migliore e le curve invitano a piegare e utilizzare tutto il battistrada degli pneumatici nonostante le moto fossero zavorrate da borse su serbatoi e borse su selle. Poco dopo Vernio la strada curva ad est verso Barberino di Mugello e dopo essere passati sotto l’autostrada vediamo avvicinarsi sempre più la cittadina toscana. Arrivati in centro iniziamo a cercare le indicazioni per un Bed & Breakfast per la notte e i cartelli stradali ci conducono al B&B Nonna Ida: un casolare immerso negli abeti tra cavalli, cani e assoluto silenzio sulla strada che da Barberino porta al passo della Futa. Per la cena scegliamo una pizzeria con cucina che ci prepara dell’ottima carne fiorentina alla brace con contorno di spinaci saltati con un conto finale di circa il 50% rispetto a quelli a cui siamo abituati qui a Milano.
Dopo una notte di sonno profondo e una colazione abbondante offerta dal B&B si parte diretti sul Valico Croce a Mori. Contare gli autovelox tra Borgo San Lorenzo e Dicomano è un ardua impresa: è sabato mattina e agenti di polizia locale (già noti come vigili) “regolano il minimo” di alcuni autovelox fissi, pronti a “fare cassa” per una giornata che si prospetta clemente almeno sotto il punto di vista meteorologico. Giunti quasi a Londa incontriamo un povero motociclista che, andato dritto ad un tornante, ha falciato due ciclisti (fortunatamente senza gravi danni per nessuno) ed è molto agitato. Ci assicuriamo che a nessuno serva aiuto e, chiamati i soccorsi, decidiamo di proseguire.
Le curve sono piacevoli, facili e molto divertenti. Dopo poco tempo abbiamo già passato il Valico Croce a Mori, Bibbiena, il Valico dello Spino e il Valico di Viamaggio. L’adrenalina è alle stelle e il casco non riesce più a contenere il nostro sorriso.
Della serie “ma l’esperienza non ti insegna niente?” accendo ancora il navigatore, puntandolo su San Marino. Nonostante avessi chiaramente indicato di NON voler passare per strade sterrate, il malefico TomTom ci porta in fuoristrada sul monte Carpegna, passando per Bascio, evitando Pennabilli. Giunti a Carpegna, la strada torna guidabile e dopo Mercatino Conca, giungiamo a San Marino e poi a Serravalle, meta finale del nostro viaggio di andata.
Decidiamo di passare la notte in un albergo sul mare, a Fano, incontrando alcuni famigliari provenienti da Roma in gita con il camper e facendoci una sana mangiata di spaghetti al tonno e frittura di pesce. La domenica mattina ci svegliamo e le previsioni meteo non lasciano scampo: pioggia, pioggia, pioggia. Decidiamo a malincuore di percorrere solo autostrada e arrivati a casa il contachilometri segna + 1110.
Il piacere di aver percorso queste belle strade e aver incrociato e salutato tanti motociclisti ci fa dimenticare la stanchezza e sarà l’incentivo per tornare su queste strade e conoscerne di nuove.
Un lampeggio a tutti e grazie a chi è arrivato fino alla fine del report che forse è un po' troppo lungo