Ad una ad una si appoggiano sulle creste, rotolano lungo i crinali, brillano tutta la brillantezza, le stelle, per contendere le rotte smisurate degli arei nella notte del Roselend. Qui Il silenzio è di nessuno, solo il lucore degli ultimi scampoli di neve sanciti dalla luna e i riflessi di qualche arenaria che sembrano lucciole sfinite.
Così inizia un ramanzo di Jean Jono e non c’è nulla di meglio che descrivere questo splendido posto del Barrage de Roselend con una immagine
Ci avevate creduto?! No,non è un romanzo di Jono e neppure di Aubanel, altra penna provenzale di fama, semplicemente una delle meraviglie di questa parte di estate ben vissuta tra moto e montagne.
Le altre sono il panorama notturno dal balcone di Le Revard sopra il Lac de Bourget con le luci di una Lione che solo la notte fa apparire vicina, le risate di una combriccola di moschettieri ad Allos, l’Uia di Ciamarella vista dalla parte opposta delle valli di Lanzo al Col de l’Iseran, la fontana di Arèches che getta acqua di rose, l’intelligenza delle montagne al Col du Joly che pare consistere nel farsi vedere da lontano.
Ma andiamo per ordine o meglio ordiniamo queste breve carrellata fotografica consci che mai come ora (il blablabla non docet!) è meglio far parlare le immagini e lasciamo le galassie, le stelline, le stelle di mediocre grandezza a fare una famiglia allargata con i pianeti e le astronavi
Qualche moschettiere al Col de la Bonnette che si contende con i picos de Europa in Galizia la nomea di strada transitabile più alta d'Europa
Vi aspetto qui dove non vi riesce di riprender fiato tra un a piega e l'altra e non me lo chiedete che tanto non mi muovo ... 
è una vita che prometti ... mi sa che devo aspettarti!! 
