Ecco il report del viaggio ai Pirenei:
Prima di tutto il motto del viaggio: “ E’ tardi”
Partecipanti: Antonietta, Mas52, fuochista500, prussianblue
Primo giorno
Percorriamo rapidamente la valle di Susa e la valle della Durance sino a Gap dove giriamo per Nyons trovando una strada veloce, scorrevole e curvosa lungo la quale troviamo una piazzola dove pranzare.
Breve visita a Nyons che mi ricordavo più interessante forse perché quando sono passato in precedenza c‘era la festa della lavanda, quindi via per le gorges de l’Ardeche, posto bellissimo ma i 41° di temperatura lasciano il segno, meno male che lungo la discesa troviamo il bar di un campeggio dove, dopo cospicua rinfrescata con la testa sotto un rubinetto di acqua fresca ci riprendiamo e riposiamo una manciata di minuti.
Risaliti in moto proseguiamo per il Parc de Cevennes, bellissimo con i suoi splendidi paesaggi e strada con asfalto ottimo ricca di curve per decine di kilometri.
Dopo 500 km raggiungiamo l’albergo dove ci rinfreschiamo e ceniamo.
Secondo giorno
Riprendiamo il percorso del Parc de Cevennes godendoci gli angoli più suggestivi e quindi ci dirigiamo verso il bellissimo ponte di Millau il cui pilone più alto misura più della tour Eiffel.
Da qui proseguiamo il viaggio verso Carcassonne dove visitiamo brevemente la cittadella medioevale.
Dopo 450 km raggiungiamo l’albergo a St. Girons dove era stabilita la seconda tappa.
Terzo giorno
Il più importante del giro, quello dei colli pirenaici dal versante francese, colli notissimi per essere il clou del Tour de France oltre alle Alpi.
Iniziamo con il Portet d’Aspet, che però è avvolto nella nebbia, per proseguire con il Mantè la cui sommità è ben soleggiata; lungo il tragitto vediamo il cippo dedicato al ciclista Casertelli deceduto per una caduta al Tour; discesa a Luchon e via verso il Peyresourde e l’Aspin da noi ben goduti in quanto la nebbia si era completamente dissolta.
Quasi in cima al colle successivo, il Tourmalet prendiamo la funivia verso il Pic du Midi il cui secondo tratto era davvero impressionante con una campata unica di 2700 metri da cima a cima con un notevole baratro sottostante.
Dopo aver mangiato ed esserci goduti il panorama riscendiamo e, prese le moto saliamo in cima al colle meta di una miriade di ciclisti.
Veloce discesa dal Tourmalet e quindi visita al santuario ed alla grotta di Lourdes (che non fa mai male) sotto un sole cocente.
Riprese le moto risaliamo verso il col de Soulor, antipasto del successivo splendido col de l’Aubisque, a detta di tutti il più bello; foto di rito e discesa verso Laruns dove trascorriamo la notte.
Km della giornata 350 di colli.
Quarto giorno
Partiamo con direzione Biarritz sulla costa atlantica, località marittima “di grido” ove pranziamo.
Dopo aver rifornito lo stomaco facciamo rotta verso il passo di Roncisvalle rendendo omaggio al paladino Orlando.
Dopo cospicua e rilassante sosta percorriamo la strada verso il col de Larrau, al confine tra Spagna e Francia, che risulta essere una piacevole sorpresa da un punto di vista panoramico.
Lungo il tragitto da Roncisvalle il nostro pensiero corre verso la banda missilistica visto che il percorso si snoda per decine di kilometri tra strade splendide e prive di traffico con asfalto tipo Mugello.
Dopo aver scollinato dal col de la Marie Blanque, altra meta del Tour de France, ritorniamo a Laruns dove dormiamo non prima di aver cenato tifando Spagna nella finale della Coppa del Mondo.
Km percorsi 400 sempre di colli
Quinto giorno
Partiamo da Laruns dirigendoci verso il col de Pourtalet sulla sommità del quale rientriamo in Spagna con destinazione Andorra.
La strada si snoda tra veloci curvoni in appoggio continui destra sinistra ed anche qui il pensiero non poteva non essere per i missili, ci immaginavamo infatti Pier16 & company ginocchio a terra ad oltre 200km/h per una distanza praticamente infinita.
Raggiunta Andorra ( a mio parere piuttosto deludente) ci fermiamo per fare qualche acquisto in questo porto franco e ci ristoriamo al bar.
Essendosi fatto tardi ripartiamo per la Francia attraversando il Pas de la Casa, stazione sciistica di Andorra e, nella discesa piombiamo in una fitta nebbia che ci accompagnerà sino alla sommità de col de Pailheres dalla cima del quale la Francia sembra sott’acqua con tutte le creste pirenaiche che emergono.
Purtroppo, per raggiungere l’hotel a Mijanes, dobbiamo reimmergerci nella coltre bianca e procedere molto lentamente per diversi kilometri.
Comunque bella dormita dopo una cena sostanziosa e soddisfacente.
Km percorsi 450 sempre di curve.
Sesto giorno
Inizia il percorso di ritorno ma non ci facciamo mancare alcune divagazioni come il bagno in mare a Sete, la sosta ed il ristoro ad Aigues Mortes in Camargue e la visita alla rocca di Les Baux de Provence, davvero affascinante con le repliche della armi da battaglia medioevali (catapulta, testuggine, fionda, etc).
Da Les Baux raggiungiamo l’albergo a Pernes vicino a Carpentras-
Km della giornata 370
Settimo giorno
È’ ora di rientrare ma non ci facciamo mancare l’ineludibile salita al Mont Ventoux, sempre bella.
Rendiamo omaggio alla stele eretta in onore del ciclista Tom Simpson deceduto per la fatica nel 1967 e scendiamo a Sault dove ammiriamo i campi di lavanda.
Da questa località via verso Sisteron e Barcelonnette dove salutiamo Giuseppe e Antonietta che rientrano via Colle della Maddalena.
In realtà Fuochista500 ed io avremmo dovuto tornare via Gap ma la strada era chiusa per il passaggio del Tour de France per cui ai già tantissimi colli attraversati abbiamo dovuto aggiungerci anche il Vars.
Km percorsi 400
Sono veramente contento di aver partecipato a questa gita e della simpatia e capacità motociclistica dei compagni di viaggio.
Fuochista500, simpaticissimo e che conosco da tempo immemorabile (non si venga a parlare di dualismo moto-scooter perché con il suo Gilera fuoco andava come un missile)
Antonietta fotografa ufficiale di Mas52 sempre allegra e tranquilla senza mai un lamento anche in condizioni di evidente stanchezza da parte di tutti.
Mas52 un grande motociclista oltre che persona semplice, simpatica e di compagnia.
Grazie a tutti e…….
E’ TARDI
Edo
