kekambas83 ha scritto:
Si capisco cosa intendi ma quello che intendevo io è che sul sito c'è scritto che è certificata come alta visibilità, quindi per me se c'è scritto che è certificata da qualche parte dovrà pur esserci scritto sulla giacca, altrimenti non scrivo sul sito certificata per l'alta visibilità secondo la norma EN 471.
Assolutamente d'accordo. Se la vendo come omologata EN471 allora deve esserci l'omologazione EN471, a prescindere dal fatto che sia utile o meno.
Bulldoggaro ha scritto:
Beh, no...
la "visibilità" non si giudica a spanne: l'omologazione richiede certi materiali e una superficie minima di tale materiale.
Perció l'omologazione (come al solito) è un buon indice di cosa stiamo comprando.
Lo standard EN471 in pratica dice questo:
Citazione:
EN471: 2003 High-visibility warning clothing
EN471 High Visibility Garments
Class 2: Intermediate level of protection
Examples: Sleeveless waistcoats, tabards, bib and brace trousers
0.5m2 fluorescent material
0.13m2 retroreflective material
Class 3: Highest level of protection
Coats and jackets with sleeves, coveralls, two piece suits
0.8m2 fluorescent material
0.2m2 retroreflective material
There are within the standard certain requirements for in-use Test Requirements, these are as follows:
Retroreflection materials require brightness after:
Rainfall Performance
Temperature Variation
Abrasion
Cold folding
Flexing
Washing
Dry cleaning (where applicable)
Flourescent materials:
UV exposure
Dimensional change
Water vapour resistance
Colour fastness
Mechanical properties
Link a pagina di En.wikipedia.org
Link a pagina di Reflexite.com
In pratica lo standard dice che ci deve essere una certa superficie di materiale riflettente e fluorescente, e detto materiale non deve perdere efficacia quando piove o quando lo metto in lavatrice etc. Fino a qui siamo d'accordo, nessuno vuole un giubbotto visibile che poi diventa invisibile.
Ora la quantità di superficie riflettente si può tranquillamente ispezionare ad occhio, oppure se uno vuole se la misura col righello. Se per esempio mi compro il giubbotto giallo che ho visto in negozio sicuramente ho più superficie fluorescente e riflettente di un capo omologato in classe 1 (è un pò come Sharp vs ECE:2005).
Per quanto riguarda le proprietà ottiche e meccaniche dei materiali il discorso è più delicato, perchè che riflette la luce lo vedo da solo, ma nessuno mi dice che continuerà a funzionare nel tempo. La buona notizia è che i materiali usati per gli inserti riflettenti e fluorescenti sono sempre quelli, cioè 3M Scotchlite ™, Reflexite ™ e simili (stiamo parlando di capi di buona qualità. non di giubbini cinesi con marchi di fantasia) e si comportano sempre allo stesso modo, non è che 3M produce uno Scotchlite speciale per i capi omologati e un altro che non si vede bene e fa morire i motociclisti. Certo, in questo caso bisogna fare la fatica di leggersi le etichette dei materiali e capire cosa c'è nel giubbotto, però non è che sia molto più complicato di cercare la targhetta dell'omologazione.
Insomma, io la vedo così:
1) Se uno riesce a trovare un capo ad alta visibilità omologato EN471 va bene quello e può comprarlo a scatola chiusa. Meglio ancora se è in classe 3, che è quella con più superficie hi-vis.
2) Se però omologato non lo trova o non se lo può permettere, allora ai fini pratici (cioè farsi vedere dagli automobilisti) un capo non omologato scelto con criterio può andare bene lo stesso ed è comunque infinitamente meglio di un capo a bassa visibilità.
NB: è appena il caso di ricordare che stiamo parlando solo della visibilità e non delle protezioni... per quelle vale lo stesso discorso dei caschi, l'omologazione 1671 è necessaria perchè ad occhio non si può capire se le protezioni funzioneranno o no.
3) La cosa peggiore è continuare a girare vestiti di grigio o di nero, che almeno qui a Roma vuol dire essere stanchi della vita.