partenza pochi istanti dopo la fine del gp d'australia di F1. faccio velocemente lo zaino e parto. direzione distributore benza . finito il dissanguamento del portafoglio, procedo per monza, arcore e la brianza, tra traffico e semafori sempre rossi. effettivamente non è stata un'idea genialissima, ma almeno taglio per la brianza direttamente. arrivo in un paesino "calco" e ne approfitto per mangiare. davanti a me s'alza la 1^ meta:
c'è un bel cielo limpido, mangio sotto un sole piacevolmente caldo di inizio primavera. azzanno il panino un paio di volte e alle mie spalle sento dei guaiti prima, qualche abbaiata dopo. mi volto:
il cane per tutta la durata del pasto non mi molla. le prova tutte ma il mio unico panino allo speck con maionese se lo guarda e basta . (non sò se si nota, ma sulla sella c'è il panino... e cane punta il panino imperterrito )
finito il pranzo-show e caricato il navigatore (con relativi scongiuri ) si parte, ma veramente. prima tappa, passo valcava a circa 1300mt. il viaggio procede "tutto bene" per i primi km, poi arrivo a s.michele presso torre de busi e qui il navigatore mi fà prendere la strada più corta (mi ero dimenticato nelle impostazioni il parametro "scegli strada più corta") . idea veramente insana, sceglie una mulattiera mezza sterrata con una pendenza che potevano mettere direttamente una funivia e facevano prima. non mi ribalto e arrivo vivo in cima. qui:
stà salita di 50mt in linea d'aria, un 100mt d'altezza, m'ha fatto risparmiare 300mt di statale. proprio un'ottima idea fare enduro in salita quando non si ha un'enduro. mi sono preso una delle strizze della giornata. ne facevo volentieri a meno. proseguo e finalmente i panorami si fanno valere
arrivato in cima, il panorama mostra parte del percorso, dal Resegone, i piani di Artavaggio, la val Taleggio tutti a nord. a sud la pianura padana, bergamo, le alpi piemontesi e della val d'aosta mentre guardando a sud gli appennini liguri.
la discesa è molto divertente, i vari paesini sono vuoti, non c'è in giro nessuno e le strade sono libere...
arrivo a zona Sedrina, mi lascio alle spalle le vallate verdi percorse e punto per san pellegrino. bei posti, che non ho fotografato un pò per il traffico un pò perchè non c'avevo troppa voglia di fermarmi nel traffico. punto al passaggio successivo, l'aggangio è Brembilla, per poi poter entrare in Val Taleggio. stranamente e per una volta, il navigatore m'avverte subito (di norma m'avvisa in differita, con un "appena possibile... tornate indietro!!!" ). l'entrata per val taleggio è in un'insenatura tra le roccie, aperta da un torrente che ha scavato nella roccia. il torrente èdannatamente freddo. la straducola del percorso si snoda contorcendosi nella vallata, tra rigagnoli d'acqua ovunque, anche in strada, pezzi di roccia caduti (sempre in strada) grossi come pugni (costante è la speranza che uno di quei pezzi non pigli me ne da fermo ne in marcia). il passaggio in quest'insenatura dura alcuni km. sosta foto, alla meno peggio. per fare alcune di quelle mi sono dovuto mettere sul guardrail e stare in bilico sul fiume. quando ritorno in sella trovo il cavalletto in parte sprofondato nel terreno: per uscire da lì, le contorsioni ed ernia a pezzi. riparto e dopo alcuni minuti, all'improvviso, si apre la val taleggio per tutto l'orizzonte. davanti a me si prepara la salita per Vedeseta e Avolasio.
da queste parti c'ero già passato quasi un mese prima con Nae e Panzo e tutto era ricoperto da neve. ora la neve è solo oltre i 1000mt ma c'è meno terriccio/sabbia lungo la strada. almeno finchè si rimane sulle strade dei vari comuni, una volta lasciata la strada battuta, cioè dal comune di Vadeseta (circa), si ritorna alle solite con strada sporca. con banchi di terriccio che fanno derapare e scodare. altre strizze (in certi momenti m'era sorto il dubbio d'avere sulle ruote della nafta o del grasso da come era diventato tutto instabile) in queste straducole strette, scompaiono le moto sportive o naked e spuntano praticamente solo le enduro
anche stavolta sbaglio strada, ma questo è uno dei rari casi in cui il navigatore non centra nulla. per salutare alcuni tizi, tiro dritto lungo la strada nonostante il "tra 100mt svoltate a destra" d'avvertimento del navigatore. oltretutto procedo un bel pezzo in vallata senza accorgermene e quando il navigatore mi ripete di tornare indietro (senza specificare quanto indietro) faccio prima marcia indietro e poi ad ogni svincolo penso bene d'imbroccarlo. il risultato è che vado in casino io e il tomtom. mi fermo, consulto la mappa. 10 min fermo a capire dove sono io sulla mappa e io sulla strada. alla fine, riesco a fare il punto della situazione e riprendo la strada giusta tornando indietro di un bel pezzo. torno indietro e ripasso dal gruppetto che avevo salutato. gran bella figura da pollo.
t3o
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Inviato: 29 Mar 2010 12:09 Oggetto: parte 2
PARTE 2
si abbandona la strada dei comuni e si entra nella strada di collegamento con i vari passi. condizioni della strada piuttosto brutte. non disastrose come la volta scorsa, ma poco ci manca.
fino ai pressi di Culmine S.Pietro è un continuo di soste, per fare foto. con le soste, mi sorge il dubbio del tempo. ci sono sempre più nuvoloni e trovarmi in una bufera a 1000mt con da affrontare una discesa non mi lascia proprio serenissimo . . rischio il tempo, tanto che arrivato ad una piazzola, parcheggio e m'imbuco a piedi prima lungo un sentierino poi perdendomi totalmente lungo il crinale della vetta.
mentre m'inerpico, simile ad un mulo da soma (mi portavo dietro lo zaino, macchina fotografica, casco & co), scopro che salire non è semplice menchemeno scendere, specie quando il pendio è scivoloso, con erba umidiccia e schiacciata dalla neve, ghiaia e terriccio. avere poi la strada da un lato (ma sotto di un 50mt ad alcuni mt di lato da una parte ed una valle dal lato opposto) aiuta anche meno.
ritorno in sella e riparto, destinazione Moggio. le strade si fanno più pulite.
la mancanza di neve rende i panorami molto meno spettacolari di quanto visto un mesetto prima.
a Balisio, incomincia la coda di auto con tutte le persone che tornano a Lecco o Milano.
prima di arrivare a Ballabio scatto l'ultima foto. sembra quasi il canyon americano...
da qui, statale. traffico piuttosto intenso.
poi, coda. all'altezza di Gaggio o Capriano (forse) sveltato l'arcano:
incidente.
non sembravano esserci feriti gravi. per la cronaca, due auto coinvolte, di cui una era finita dentro e sotto il guardrail centrale che divide la carreggiata con lo scorrimento opposto. un'auto era una berlinetta l'altra era una mercedes nuova. qualcuno era ancora a bordo della vettura mezza interrata.
vabbè, solite considerazioni.
all'altezza di muggiò altra coda.
cambio statale.
...altra coda.
evabbè, ormai è tardo pomeriggio e non c'è molto da inventarsi.
t3o
Sbk
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Inviato: 30 Mar 2010 10:39
Complimenti per il giro e per il report.
Posso chiederti il percorso su google maps?
grazie
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