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Inviato: 6 Mar 2010 15:23
Oggetto: Doppio giro di lunedì
Dopo aver passato la domenica a spiare il cielo con occhi languidi, finalmente, lunedì primo marzo la giornata si presenta abbastanza buona per una bella uscita in moto.
Mi vesto di tutto punto ed esco a tirare fuori la mia er6 dal box. Il tempo di infilarmi casco e guanti e si parte.
Prima sosta dal benzinaio per fare il pieno:
"Dove te ne vai di bello?"
Una delle cose che mi piace dell'andare in moto e che i benzinai ti chiedono sempre dove vai. Viaggio molto in auto per lavoro e in genere non hanno lo stesso atteggiamento con gli automobilisti. Oddio non che sia importantissimo, ma è una piacevole variazione dal tipico schema di conversazione alla pompa di benzina: "quanto?""pieno""pin e ok". Quando sono in moto trovano sempre il modo di fare quattro chiacchiare.
Esco dal benzinaio e mi trovo sull'asse attrezzato, poi via sulla statale, direzione popoli! Era un inverno che non mi facevo più un'uscita in montagna e, considerato che sono motociclista ed escursionista, ne sentivo la mancanza da un doppio punto di vista.
L'aria è comunque fresca ma l'aria non passa granché sotto la tuta e il micropile che porto sotto. L'unica cosa fastidiosa è il vento forte che mi prende proprio di lato. Non avendo mai guidato con un vento del genere, mi trovo spiazzato a dover contrastarlo sul manubrio. Lo spiazzamento diventa una vera e propria strizza quando una raffica particolarmente violenta mi sposta la moto verso l'esterno mentre sono nel bel mezzo di una curva. Decido di prendere per l'aquila e così mi trovo ad affrontare le famose svolte di popoli. curva dopo curva sorrido pensando a quanto ora mi sento più a mio agio dopo 2300 chilometri di moto.
Alla fine, prima di arrivare all'aquila, decido che è ora di tornare indietro, e così prendo la prima strada che capita per tornare verso popoli, e quindi a casa.
Arrivo, mi spogli e mi guardo un po' di tv. Dopo circa una mezz'oretta la mia ragazza torna dal lavoro e mi dice:
"Amore, che ne dici di un giro in moto?"
Sorrido e rispondo:
"Vestiti che andiamo"