Ci sono momenti in cui uno esce a farsi un giro per vedere gli amici, per sgranchirsi i bulloni o, come nel mio caso, perché si "deve".
Tutto comincia nell'estate 2008. Il mio scooter, un Honda Bali 50, casca a pezzi. Anni di vita cittadina a Milano lo hanno ridotto a una carriola. In quei caldi mesi in casa si discute se cambiarlo e con cosa cambiarlo. Anni addietro avevo dilapidato i miei risparmi per fare la patente della moto (con moto a noleggio) e così comincio a portare l'acqua al mio mulino dicendo "Ma se anziché un 125 prenessi un 150 così all'occorrenza potrei fare la tangenziale?". L'idea che in caso di necessità sarebbe stato possibile trasferirlo a mezzo tangenziale non è sembrata brutta. Ne frattempo curiosavo i listini... azz uno scooter 150 nuovo costa come una moto usata. Com'è sto fatto? E così, tra un listino e un preventivo eccomi qui a proporre l'acquisto della moto. Intendiamoci, cercavo in casa un appoggio politico. Certe cose è bene farle in letizia... Passano i mesi e i giorni son lunghi.
Capita che le ali "motociclistico-ziesche" del parentado vengono mobilitate per dare una spallata...
Capita che tra una tazza di te e un biscottino chieda a mia mamma "Che ne pensi della moto?" e lei "Che non sono favorevole". Al che la mia fetente faccia di tolla se ne esce con un "ma potresti diventarlo".
Capita il momento in cui passo a prendere mia sorella in sprutter. Lei al semaforo rosso si spaventa. "Eeeee non frena!" e al semaforo verde si terrorizza "perché non riesci a partire???".
Capita alla fine che la mamma si convince perché mia sorella l'ha convinta che lo scooter era alla frutta ed era pericoloso girare con quello, mentre la moto è più sicura...
Capita così che, a ottobre 2008, la moto arriva. Una honda hornet 600 del 2004. Blu!
Nel frattempo c'era questo giro in moto da fare con la sorellina... rimandato a quando avrei avuto sufficiente confidenza col mezzo. Ora capite, da ottobre a febbraio non è che un novizio può fare tanta esperienza. Specie se la moto la tiene a Crema (ebbene si, vivo da solo, fuori casa). A febbraio la sorellina sciagurata parte per un anno di studio in Australia... e buona notte. Mica posso attraversare il globo in moto per portarla a prendere un caffè???
Capita poi che il suo anno di studio si prolunga, e torna a casa per un mese. Però nel groviglio di date e scadenza c'è un solo pomeriggio possibile. Martedì 19 arriva in treno a Treviglio. Temperatura -2. Nebbia. Auzz che bel giro!
Da Treviglio ci mettiamo sulla statale per Caravaggio, seguiamo per Mozzanica, a Sola giriamo per Castel Gabbiano, Sergnano, fino a Crema.
Curve in piega? Zero, neanche da pensarci. I pinguini si erano trasferiti sulle mie gomme, dicevano che erano belle fresche...
Sul tragitto avremmo dovuto vedere due castelli. Io facevo il cicerone... ma non si vedeva una mazza. Dalla mia corsia non vedevo il ciglio della strada sul lato opposto.
Arrivati a Crema... tiro la frizione. Beh? Perché è così scivolosa??? Era coperta di ghiaccio. Mi guardo i guanti: erano due ghiaccioli. Marina (la sorellina) appoggia la sua mano sulla mia spalla per scendere. Il guanto dovrebbe essere nero-blu. È bianco, coperto da uno strato di ghiaccio. Appena scendo guardo la moto: ha stalattiti ovunque. Gli specchietti hanno il lato anteriore ghiacciato.
Brrr.... Con aria innocente esclamo "Prove generali per l'Elephant traffen!".
Però era un giro che si doveva fare. Non potevo aspettare un altro anno. "La Intrepida" voleva conoscere questa sorellina di cui le avevo tanto parlato...
ciao...
