Rubo il titolo di un topic da poco aperto ma ribaltandolo (non me ne voglia l' autore , anche perchè non vi è nessun riferimento).
Il discorso è semplice: ho venduto la moto!
ecco l' ho detto.
A qualcuno forse non fregherà molto questa mia "confessione", ad altri sembrerà un discorso già sentito ed altri invece forse capiranno.
Non saprei da dove cominciare, se dalla mia passione che mi ha portato a stare da più di vent' anni su due ruote a motore o dai "problemi" che mi hanno portato a questa sofferta decisione.
forse invece è meglio non dilungarsi troppo, per non annoiarvi, anche perchè forse è una storia già sentita......
La moto è appunto, passione ( sfizio se vogliano) e sacrifici e compromessi di ogni genere sia dal punto di vista economico, che di salute, affetti, tempo ecc.
Purtroppo, non navigo nell' oro e le priorità in una famiglia sono altre
Chi ha passato i trenta e ha un angelo in casa che cresce sempre più non può girarsi, pigliare il casco ed andare un farsi un giro nel poco tempo libero che resta dal lavoro ed altri impegni.
Non è un delirio di responsabilità di chi di botto ha aperto gli occhi o gli è crollato il mondo addosso, assolutamente no; ne ero consapevole che col tempo , pian piano, questa passione poteva vacillare, essere messa in discussione.
Ora è venuto il momento di appendere il casco al chiodo, almeno per un pò; dedicandomi con più serenità a cose più importanti ed ad altre passioni che ho ( e non sono poche).
La moto vuole anima e corpo (oltre che soldi), lo sappiamo che emozioni ci provoca anche solo cercare "un accessorio" nuovo e la trepidazione di vederlo montato; ci prendiamo cura delle nostre moto più di noi stessi alle volte.
e premesso questo, le altre ragioni risiedono nell' utilizzo che ahimè sono più o meno costretto a fare della moto ( brevissimi tragitti per arrivare al negozio, almeno non sono strade cittadine), rare uscite che si contano sulle dita di una sola mano, il tutto col controno di pericoli, ansia, maleducazione, inciviltà e strade che tarpano le ale ali a qualsiasi sogno si realizza mentre "cavalchiamo"; non ho possibilità di andare a divertirmi e sfogarmi in pista.....
Mi sono quasi stancato di bardarmi come un astronauta pur di fare quel microgiro e convincermi che sto "sfruttando" la moto, quando mi sto sforzando visto che a volte lo sento quasi come un obbligo verso di lei ( e verso di me che ho speso i soldi per qullo che stava diventando un soprammobile, avendo i soldi lo terrei "fermo" ma sarebbe peggio).
Alla fine non è morto nessuno e queste cose ci si abitua ( e non è detto che fra qualche anno non ritorni in sella); ma ora davvero è un capitolo chiuso, ma non l' ultimo di quel libro che forse non avrà pagine avventurose di navigati motociclisti, ma contiene tante piccole emozioni che ci accomunano.
grazie a tutti anche solo per aver letto.
PS
è ancora in garage con il corollario di poster, accessori, a casa ci sono i modellini ecc..........ma non è più la stessa cosa e le emozioni si sono raffreddate cedendo il passo alla razionalità : di sogni e speranze non si soppravive , se non ci fossero saremmo delle larve ma non sempre si possono assecondare all' infinito.