ghigo ha scritto:
Scusate l'OT mostruoso, ma quel fotografo non poteva portarlo via il bambino??? ma come si fa a lasciarlo lì?? è ovvio che è andato in pasto all'uccello che gli fa la posta. non avrei mai potuto lasciarlo lì così, mai e poi mai
è normale commuoversi, sarebbe molto peggio il contrario.
Saggio è colui che si stupisce di tutto, che prova emozioni.
(non è mia, è di Gide, non sono poeta )
è normale commuoversi, sarebbe molto peggio il contrario.
Saggio è colui che si stupisce di tutto, che prova emozioni.
(non è mia, è di Gide, non sono poeta )
Caro ghigo.. l'avevo preannunciato nel mio post precedente... non arrivate a conclusioni affrettate...
Chi di noi non avrebbe preso in braccio quel frugoletto e percorso quanto meno un km per portarlo al campo ONU?
Nessuno... in condizioni normali...ma fare il fotografo di guerra è ancora peggio che fare il soldato, in guerra... la tua arma è l'obbiettivo, e sei sballottato quà e là tra etnìe e convinzioni diverse, la tua vita non vale nulla, chiunque (anche un ragazzo di 14 anni) col fucile in mano, può decidere di ucciderti... in qualsiasi momento del tempo che passi in quel girone dantesco...quando io calcai alcuni scenari di guerra ero armato e convinto che la mia preparazione mi avrebbe tratto d'impaccio...ero io quello considerato pazzo... per le mie convinzioni... poi conobbi alcuni di questi pazzi veri...armati di Nikon...e di ideali... alcuni si asserragliavano negli hotel comprando foto... altri giravano veramente... in mezzo alla morte e alla speranza che, come la vita, perdeva giorno per giorno di valore...
A volte la differenza tra un fotografo vivo e uno morto, poteva essere un solo, singolo, semplice scatto...stavano lì mentre chi deteneva le armi (e temporaneamente il potere di vita e di morte) decideva se lasciarli vivere loro, e i loro frutti.. quegli scatti che avrebbero scosso il mondo... difficile vederla dal punto di vista dei fotografi... oggi nel fango, domani a qualche gran galà.. difficile vederla dal punto di vista di qualche signore della guerra...
Difficile.