LA giornata di ieri è da incorniciare nell’angolo dei propri ricordi...
NOn potrò fare a meno di ricordarla quando, incalzato da domande altrui, cercherò di spiegare il motivo di tanta "idiozia"...
Non potrò fare a meno di ricordarla quando, ripensando alle strade percorse, racconterò di come si riesce a non cadere sul ghiaccio!!(in moto ovviamente...a piedi è ancor più facile

Non potrò fare a meno di ricordarla...
La giornata di ieri, programmata alla bell'e meglio la sera prima col Capellone, inizia la mattina verso le 9, scambio rapido di telefonate e il Metallaro mi dice "La tipa dell'ufficio del COmune di Tuenno mi ha solo confermato che hanno messo il divieto di transito sulla strada per Tovel...però non mi ha saputo dire le condizioni della stessa!".
Bene...andiamo a verificare le condizioni allora!!!



Ore 10e15 partiamo dal mio paese dopo aver fatto il pieno...
Ore 11e40 circa siamo già dopo Mezzolombardo, la Gardesana ce la siamo sorbita molto rapidamente, a parte un pò di traffico nei soliti punti nevralgici, Salò, Toscolano, Limone e Riva.
La temperatura è oltremodo gradevole, io sono moffolato, al contrario del Capellone che non ha avuto tempo per montarle sulla sua Mukka da latte!!



Però devo dire che a parte il ritorno sono state pressochè "inutili" ed esagerate per le temperature.
Dopo Mezzolombardo troviamo il bivio per salire verso Tuenno e così iniziamo a salire per quei dolci declivi addobbati dai meli che caratterizzano la Val di Non.
A nord in lontananza il nostro sguardo non puà non essere attratto da quelle sculture, fatte da una moltitudine di vette innevate...
il contrasto tra l'azzurro del cielo, il bianco candore della neve, il colore delle rocce delle montagne, del verde che poi si tramuta in ocra e marrone dei boschi sottostanti mi lascia senza fiato, con un cenno del capo e della mano cerco di indicarlo al mio compare d'avventura, ma poi mi rendo conto dell'inutilità del mio gesto, come si fa a non notare uno spettacolo simile.
Saliamo e poi ridiscendiamo da un declivio ad un altro, passiamo uno dopo l'altro questi paesini arroccati sui fianchi di questi dolci pendiii, il nostro pensiero si porta avanti e il dubbio di non poter riuscire a fare ciò che vorremmo inizia a farsi insistente.

Infine giungiamo a Tuenno e subito dopo, eccolo, il bivio per il nostro tanto amato e desiderato laghetto alpino.

Il cartello indica, Lago di Tovel 11, speriamo di riuscire a superare il punto dove l'anno scorso all'Idioten ci eravamo dovuti arrendere...

Iniziamo l'avvicinamento al punto X, non manca molto, in lontananza iniziamo a scorgere qualcosa, incredibile, sembra proprio che la strada sia effettivamente praticabile!!!




il dubbio rimane, ci sarà la sbarra? oppure no?
Proseguiamo e ....
prima i cartelli di



Ci sono tre cartelli di divieto di transito e due newjersey, di quelli in plastica bianchi e rossi ai bordi della strada......
Ma si passaaaaaaaa!!!!



Ora...sappiamo benissimo che c'è il divieto, ma credo che ormai non possiamo tirarci indietro, nel caso incontrassimo delle divise, pagherò i 74€ per la mia infrazione, ma almeno potrò dire di averci provato!!!
Sulla soglia delle due "transenne" mi fermo e il Metallaro si affianca con la sua Muu, mi guarda e il suo sguardo diabbolico

CI addentriamo a velocità moderata nella valle, il sole si nasconde dietro l'alta parete rocciosa alla nostra sinistra e l'aria si fa più fredda. Inizio a sentir profumo di neve...un chiaro e inequivocabile profumo di fredda neve....
Dopo qualche curva...




POca neve e....tanto ghiaccio!!!





La strada è in piano e a tratti ci sono ancora dei pezzi di asfalto quasi totalmente liberi dal ghiaccio.
Iniziamo a superare lastre di ghiaccio con cautela, prendiamo confidenza col fondo stradale e coi nostri mezzi, dopotutto non è che andiamo tutti i giorni con la moto sul ghiaccio!!!


Dopo qualche centinaio di metri abbiamo un minimo di confidenza, sempre tenendo le chiappe strette


La sensazione che si prova è difficile da descrivere, un continuo senso di instabilità, di leggerezza di tutta la moto, all'anteriore e al posteeriore.
Nessuno movimento brusco, solo pelando il gas e senza "mai" frenare si riesce a proseguire senza danni!!
Inizio a divertirmi, ma...
Eccoci al primo momento critico!!!


ahimè ora devo scappare...il lavoro chiama!!!
spero abbiate pazienza per aspettare la seconda parte del report..e magari le foto!!!



Saluti Desmo
