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Inviato: 10 Nov 2009 20:49
Oggetto: 33° Motoraduno Motoclub Belpasso CT:abbandonato sull'Etna
Ho partecipato a quasi tutti i motoraduni del MT Belpasso, sin dalla prima edizione, come aggregato. Quest'anno, per la prima volta, avendo l'intenzione di partecipare a tutte le giornate, mi sono iscritto. Ho partecipato il venerdì e il sabato con la mia Honda VFR del '91. Domenica 9 agosto, approfittando del fatto che il tragitto era breve, non essendo accompagnato da mia moglie, che mal sopporta "le vibrazioni", ho partecipato con la mia Ducati Scrambler 450 ( con soli 15.000 Km.) del 1970. Dopo i primi giri nei paesi limitrofi, verso le ore dodici abbiamo iniziato a salire verso l'Etna, prima sulla S.P.92 poi, x circa 6 Km (di saliscendi), in direzione Zafferana e poi nuovamente su, verso i monti Silvestri. La Ducati saliva che era una meraviglia, era nel suo "abitat" ideale ma, ad un tratto, comincia a mancare. Si spegne. Provo a rimetterla in moto ma non da segni di vita. Nel frattempo vengo sorpassato da tutti i partecipanti. Rimasto solo decido di farla partire a strappo. Arrivo fino al tratto con i saliscendi. Non parte. Mi fermo. Fattisi le 13.30 decido di chiamare il servizio assistenza del motoclub. Dò la mia posizione. Quelli del motoclub sconoscevano il percorso ma mi dicono che se i partecipanti sono saliti scenderanno. Certo! Solo che per scendere avevano preso un'altra strada. Richiamo il motoclub, mi dicono di non muovermi perchè hanno capito dove sono:al passo del cane, sopra l'abitato di Pedara ed hanno già attivato il servizio per recuperarmi. Nel frattempo mi si scarica il cellulare. Dei passanti mi fanno usare il loro ma quelli del motoclub non rispondono più, saranno andati a pranzo.
Morale: il soccorso non è mai arrivato, mi hanno abbandonato sull'Etna in un posto sperduto e dove non è passato più nessuno.
Al sopraggiungere del buio, non avendo alternative, comincio a spingere la moto (anche in salita e vado per i 60... anni) per ben 6 Km. Arrivo, distrutto, sopra Nicolosi. Scendo a motore spento fino al centro abitato e chiamo gli amici, non più giovani come me, che mi soccorrono.
Non ho parole! A Voi le conclusioni.
Un saluto a tutti. Littewilliam.