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Inviato: 4 Ott 2009 0:23
Oggetto: Una due giorni da favola!20 e 21 agosto in giro per l'Umbria
Protagonisti:
- X8_71 nel ruolo del pilota
- SpanknapS, la fantastica zavorrina
- Cioppi Cioppi, lo “spooter” che si crede una moto, ma è un Piaggio X8 200
Luogo:
Lazio – Umbria e ritorno (600 km circa in tutto)
Trama:
I bagagli erano pronti già dal giorno precedente, e l’organizzazione era la seguente: zaino con viveri, nel bauletto; tute antipioggia (per il nonsisamai) e zaino di X8_71 nel sottosella; zaino della zavorrina sulle spalle della proprietaria
La mattina del 20 agosto i nostri si apprestavano a quello che è, ad oggi, il loro viaggio più lungo sulle due ruote… il loro primo viaggio da soli con Cioppi Cioppi!
Alle 8.00 tutto era pronto: X8_71 e SpanknapS, da veri motociclisti (dentro!), indossano attentamente e con orgoglio le loro giacche, i caschi rigorosamente integrali, i guanti e montano sul loro bolide, un Piaggio X8 200 che da quasi un anno li fa volare sulle sue due ruote!
Partono da Cinecittà per fermarsi alla loro prima tappa: Orte, dove colgono occasione per rifocillarsi dal caldo! Ma, ancora troppo presi dall’euforia, si fermano solo per bere un succo!
Il pilota:
La zavorrina:
Cioppi Cioppi:
I nostri ripartono: il viaggio in autostrada prosegue fino a Perugia, dove arrivano infine poco prima di mezzogiorno!
L’ingresso al centro storico di Perugia:
Sulla via che porta al centro storico:
Il corso:
Una stradina carina:
La chiesa di San Francesco:
Un arco, tipico dei borghi medievali:
La chiesa:
All'interno della Rocca Paolina:
La veduta panoramica da Perugia:
Zavorrina e pilota:
Dopo un bel giro a Perugia, con annessa passeggiata nella Rocca Paolina (come avete potuto vedere dalle foto), e dopo due meritatissimi paninazzi, ci dirigiamo verso Umbertide, seguendo delle strade interne moooolto sfiziose, ma di cui non ricordiamo il nome (tingavertiani umbri, scusateci!)
Umbertide, con tutti i bagagli addosso
A Umbertide ci fermiamo per comprare la merenda (un gustosissimo gelato ) e un burro di cacao protettivo, che le labbra delicate della zavorrina stavano andando in frantumi
Da lì ripartiamo carichi di energie e ci sentiamo parecchio avventurosi. La nostra prossima meta sarà Gubbio (yuppieeeeeeee, Don Matteo stiamo arrivandoooooooo!!! ), e per raggiungerla scegliamo una strada piena di tornantini, ma anche qui la memoria non ci assiste per ricordare il nome (siamo due disastri, lo sappiamo! )!!
Dopo esserci ricordati che, quando si è sulle due ruote, ci si può pure fermare per fare qualche foto sul ciglio della strada, cogliamo subito l’occasione per fare qualche scatto in libertà:
La felicità della zavorrina:
Il pilota col suo bolide sul ciglio della strada tornantesca:
E, molto prima di quanto ci aspettassimo, ecco che si prospetta davanti a noi………
Gubbio!!!
La chiesa di Don Matteooooo!!
La delusione della zavorrina nel vedere che Terence Hill non c’è… ma dall’espressione si capisce che non è una che si perde d’animo facilmente:
..questo non ricordiamo cos’è (ok, riconosciamo che la nostra arteriosclerosi è galoppante ), ma ci è piaciuto un sacco!
Dopo Gubbio, con la promessa di rivederla meglio il giorno seguente, riprendiamo la E45 in direzione Sigillo, luogo del nostro pernottamento in un carinissimo agriturismo!
Dopo la cena, stanchi e pieni, sia di cibo che di soddisfazione per la giornata trascorsa, torniamo in stanza e ci riposiamo alla grande. Una delle parti migliori, infatti, ci aspetta la mattina del 21!!!!
Il giorno dopo i nostri si svegliano di buon’ora. Li attende infatti un istruttore, che li porterà sulla cima del Monte Cucco:
Per prepararli al……………………………. Parapendioooooooooooooooooo!!!!
Non potete capire la strizza!!! La zavorrina era la predestinata al primo volo in tandem…
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee….. si parteeeeeeeeeeeee!!!
Tornerà a terra sana e salva, a parte le due ginocchia sbucciate e la caviglia storta… ma lei le considera “ferite di guerra”, e si ritrova a sorridere anche quando atterra e verifica i danni subiti!
Tornano tutti e tre, pilota, zavorrina e istruttore, sulla cima del Monte Cucco, per il secondo giro, quello che vede protagonista X8_71:
Il volo!!!!
Dopo quest’esperienza favolosa, i nostri verificano i danni subiti dalla zavorrina per essere inciampata durante la rincorsa. Si torna comunque in agriturismo, dove avviene una prima medicazione delle ginocchia. La caviglia aspetterà fino a quando i nostri non troveranno una farmacia, nella quale comprano il necessario (santa cavigliera!!!) per proseguire in relativa armonia il viaggio!
Ma la zavorrina non si lascia intimorire dalla caviglia che grida vendetta ad ogni irregolarità dell’asfalto: è decisa a tornare a Gubbio, e lì tornerà! Purtroppo però deve ripiegare sulla funivia che porta al monastero di Sant’Ubaldo anziché farsi un bel giro panoramico per la città. E vabbè!
Sulla funivia, la faccia terrorizzata di X8_71, che neppure sul parapendio soffriva così tanto le vertigini :
Gubbio, veduta funiviesca:
Il monastero di Sant’Ubaldo:
Dopo un rinfrancante pasto a base di pizza, ci dirigiamo verso Spello, la “splendidissima colonia Iulia”, dove facciamo acquisti di suovenir più o meno grastronomici e dove ci rinfreschiamo con granita e limonata! Piccolo aneddoto: da Gubbio, chiediamo indicazioni per Spello. Uno dei due signori: “ma è lontano da qua, con lo scooter!” e io, orgogliosa: “si figuri, veniamo da Roma!” e lui, sbalordito: “ah.. allora andate sulla via del ritorno…” ghghgh!
Eccoci ad un bar di Spello con una splendida vista panoramica:
La zavorrina, con la faccia delusa e rosicante per l’infortunio alla caviglia che non ha permesso ai due di visitare i dintorni:
..ma la voglia di stare insieme al suo Lui è tale da farle rifiutare anche la riposante offerta del pilota di prendere un albergo, aspettarlo lì fino a che lui non sarebbe tornato con la macchina…….. MAI!
Su due ruote si era partiti, su due ruote si doveva tornare! E poi... chi ce la faceva a separarsi?
Il viaggio di ritorno è stato fatto praticamente senza soste(a parte un autogrill sulla E45 per cenare), da Spello a Roma, con la caviglia ormai gonfissima nonostante le ripetute applicazioni di ghiaccio spray
Arrivo a casa verso le 23:30. Ce l’abbiamo fattaaaaaaaaaaa!!!
Insomma, è stato un viaggio veramente INDIMENTICABILE! Non credevo che mi sarebbe piaciuto così tanto andare “in solitaria” così lontano, credevo mi sarebbero mancati i rombi attorno di quando siamo andati in Abruzzo con l’AMFOP!
E’ invece è stato fantastico ogni singolo minuto del viaggio (a differenza di quanto succede in auto)!
Io, la zavorrina, ringrazio il pilota per queste (e mille altre) emozioni che sa donarmi, e che rendono la vita con Lui una splendida avventura!
Ti Amo..
(scusate la nota smelensa, ma non ho resistito! )
Ultima modifica di SpanknapS il 4 Ott 2009 22:01, modificato 2 volte in totale