"Cordoli pericolosi", no dai motociclisti
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Secondo l´Amat quei due chilometri di cordoli sono necessari per permettere agli autobus di circolare più rapidamente e di non accumulare ritardi a causa delle macchine che invadono le corsie preferenziali. Ma per i motociclisti lo spartitraffico che divide le carreggiate è il pericolo numero uno per chi si muove a bordo di uno scooter.
Sul piede di guerra la Federazione mobilità sostenibile: «Un grande Comune come Roma ha accolto le segnalazioni dei cittadini e ha sostituito i cordoli con le borchie - dice il presidente Antonio Marino - qui invece si torna indietro. Dimenticando che i cordoli sono un pericolo serio sia per i motociclisti sia per i pedoni con una ridotta capacità motoria. Sono trappole per ciclisti e motociclisti, causa in passato di numerosi incidenti. Spesso sono sporchi di grasso, scivolosi, poco visibili perché troppo bassi o coperti dall´acqua piovana, si deteriorano facilmente e spesso si spezzano diventando ancora più pericolosi. Per il ripristino parziale della coloritura del cordolo in via Marchese di Villabianca ci sono voluti quattro anni».
Secondo Marino le borchie, dissuasori di forma circolare da collocare a poche decine di centimetri di distanza uno dall´altro, «aumentano la sicurezza stradale ed evitano gli incidenti legati. Sarebbe più utile che le corsie preferenziali fossero presidiate dagli ausiliari del traffico, dipendenti dell´Amat, e che fossero installate telecamere per il monitoraggio continuo delle corsie preferenziali».
Più possibilista Eros Lodato, presidente della Federazione motociclistica italiana: «I cordoli sono oggettivamente molto pericolosi - dice - e noi li abbiamo sempre combattuti. Ma visto che il Comune e l´Amat sono intenzionati ad andare avanti, abbiamo deciso di collaborare per evitare il peggio. Ci hanno riservato un numero di telefono che i motociclisti potranno comporre per segnalare cordoli malridotti o poco visibili. E ci hanno assicurato che i cordoli saranno più bassi di quelli classici e ben segnalati. Vigileremo».
L´ordinanza dell´ufficio Traffico del Comune prevede l´applicazione dei cordoli a protezione delle corsie preferenziali in cinque arterie: corso Alberto Amedeo nel tratto fra via Lascaris e corso Calatafimi, via Maqueda fra via del Bosco e piazza Sant´Antonino, via Roma fra corso Vittorio Emanuele e via Cavour, corso Tukory fra piazza Sant´Antonino e piazza San Francesco Saverio, via Libertà fra via Giusti e via Notarbartolo. Secondo l´Amat sono necessari per permettere agli autobus di rispettare i tempi di percorrenza e costituire un´alternativa seria all´auto. Obiettivo è anche ridurre lo smog, che per ora non dà tregua: da due giorni la centralina di rilevamento dell´inquinamento in piazza Giulio Cesare segnala superamenti nei livelli di polveri sottili.
(10 febbraio 2009)
Fonte:
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